Inizio semestre un po’ a rilento a Giurisprudenza: la presenza degli studenti a lezione è a singhiozzi per la concomitante sessione di esami. “La prima settimana di lezione è sempre così – commenta Alberto De Simone, studente al IV anno – Molti ragazzi sono alle prese con l’ultimo appello e disertano i corsi perché stanno ancora studiando. Anch’io sono qui di passaggio, voglio capire se il professore di Commerciale prende le firme. Se così non fosse, scappo subito a casa, fra qualche giorno ho l’esame di Diritto Civile, devo ripetere ancora un bel po’”. A Diritto Privato, con la presenza di tanti studenti del primo anno, si registrano i più alti picchi di frequenza. “Rispetto alle lezioni del primo semestre – dichiara Viola Sarnataro – non c’è paragone, per confusione e presenza di ragazzi in aula. Ad ottobre c’era la fila fuori la porta, oggi, seppur in tanti, ho trovato posto subito. Si sta più tranquilli. Molti stanno ancora sostenendo esami, c’è chi addirittura è alle prese con la prima prova. Di certo non si può frequentare se la testa è altrove”. “Prendiamo appunti anche per i nostri amici – raccontano Letizia e Marisa, matricole – Facciamo parte di un gruppo molto unito e ci aiutiamo a vicenda. Alcuni sono impegnati con Costituzionale e saranno liberi fra una decina di giorni, purtroppo perderanno le prime lezioni fondamentali delle discipline. Per non farli restare indietro condivideremo i nostri appunti”. Alle lezioni di Privato, c’è qualcuno che è ancora indeciso sul da farsi. “Sono venuto a vedere che aria tira – dice Enrico Clemente – Sono un po’ indietro con gli esami del primo semestre. Quindi non so se concentrarmi su quelle discipline o affrontare le nuove. Non credo che darò Privato a breve, forse non seguirò il corso. In questi mesi vorrei studiare a casa per recuperare. Chissà se questa mossa si rivelerà vincente”. “Ho seguito tutti e tre i corsi previsti oggi e ho le idee ancora più confuse – spiega Valeria Giugliano – Se da un lato capisco l’importanza delle spiegazioni, dall’altro le lezioni che precedono Privato (Filosofia e Storia medioevale) sono di facile comprensione e potrei studiare a casa. Purtroppo gli orari di frequenza mi mettono di fronte ad una scelta: Privato inizia alle 12.30 facendomi perdere una mattinata di studio. Devo capire se ne vale la pena o no”.
Al secondo anno, diversi studenti affollano le aule di Diritto Commerciale. Il gruppo è molto variegato, sia per età che per anno accademico di appartenenza. “Sono molto contento di essere venuto a seguire – afferma Giuseppe Lauro, al V anno – Il prof. Guizzi spiega benissimo e vale la pena seguire le lezioni, si viene indirizzati passo dopo passo e, per chi come me si porta dietro una bocciatura, queste delucidazioni sono come manna dal cielo”. “Per ora ancora si respira in aula, ci sono posti liberi sparsi ovunque –fa notare Paola Lupo – Questa calma durerà ancora per qualche giorno, già dalla prossima settimana ne vedremo delle belle, con la solita corsa mattutina per accaparrarsi la comodità del posto a sedere”.
Si aspetta il pienone, nei prossimi giorni, anche ai corsi di Procedura Civile del terzo anno. “Al confronto del primo semestre, questa situazione mi sembra surreale – dichiara Francesco De Paola, studente al V anno – La presenza c’è, a Giurisprudenza in un’aula non si è mai in 50, tuttavia c’è molta calma e posti liberi ovunque. Per ora va bene così, ma fra una decina di giorni arriveranno in tanti, alcuni sono miei amici ed oggi sono il loro punto di riferimento per non restare indietro. Prendo appunti un po’ per tutti, in questa disciplina è importante darsi una mano”. “Sono stata bocciata a febbraio e sono dovuta ritornare in aula per ripetere gli argomenti – dice Carolina Fragapane – Mi occorre un ripasso generale. Seppure abbia frequentato il corso lo scorso anno, sono di nuovo qui, tanto devo aspettare giugno per poter ripetere la prova”. Seguire e prendere appunti “è l’unico modo per non impazzire a casa da soli. Queste nozioni di Procedura – sottolinea Ida Mirrione – sono un vero manicomio di codici, leggi e diciture da imparare per bene. È stancante dover rileggere una pagina cento volte, nella speranza di capirla. Almeno durante il corso tutto appare più chiaro ed anche moralmente ci si sente più sereni. Per ora si riesce a seguire bene, non c’è molta gente”.
Nessun boom di presenze a Procedura Penale del quarto anno. “La vera ragione di questo calo di frequenza – afferma Ludovica, studentessa al IV anno – è l’orario in cui sono posizionate le lezioni – dalle 14.30 alle 16.30 – in quanto fa perdere tantissimo tempo. Si rischia di non studiare né la mattina né il pomeriggio, un lusso che non possiamo permetterci, fra tre mesi ci sono di nuovo gli esami”. “Trovo scomodo venire in Dipartimento il pomeriggio, come me tanti ragazzi si sono lamentati – sostiene Patrizio Calapà – Però faccio questo sacrificio. La prof.ssa Vania Maffeo è nuova, sono venuto a lezione per capire il suo metodo d’insegnamento. Per ora va tutto bene, questo calo di frequenza mi fa quasi piacere, c’è un’atmosfera più tranquilla e rilassata. Peccato che durerà ancora pochi giorni”. A Diritto Finanziario si alza la media dei frequentanti. “La disciplina è così difficile che non seguire – afferma Lucia Mattera – equivale a bocciatura sicura. Dopo questa lezione scappo a seguire Scienza delle finanze, altro scoglio insormontabile per chi, come me, non lega con l’economia. Ho deciso che a giugno sfiderò questi due mostri, sono al quinto anno, è venuta l’ora di sostenerli”. “Più seguo e più mi perdo – dichiara Mario Scotto Lavinia – Le lezioni sono l’unica via di salvezza, però. Devo studiare fin dal primo giorno”.
Al secondo anno, diversi studenti affollano le aule di Diritto Commerciale. Il gruppo è molto variegato, sia per età che per anno accademico di appartenenza. “Sono molto contento di essere venuto a seguire – afferma Giuseppe Lauro, al V anno – Il prof. Guizzi spiega benissimo e vale la pena seguire le lezioni, si viene indirizzati passo dopo passo e, per chi come me si porta dietro una bocciatura, queste delucidazioni sono come manna dal cielo”. “Per ora ancora si respira in aula, ci sono posti liberi sparsi ovunque –fa notare Paola Lupo – Questa calma durerà ancora per qualche giorno, già dalla prossima settimana ne vedremo delle belle, con la solita corsa mattutina per accaparrarsi la comodità del posto a sedere”.
Si aspetta il pienone, nei prossimi giorni, anche ai corsi di Procedura Civile del terzo anno. “Al confronto del primo semestre, questa situazione mi sembra surreale – dichiara Francesco De Paola, studente al V anno – La presenza c’è, a Giurisprudenza in un’aula non si è mai in 50, tuttavia c’è molta calma e posti liberi ovunque. Per ora va bene così, ma fra una decina di giorni arriveranno in tanti, alcuni sono miei amici ed oggi sono il loro punto di riferimento per non restare indietro. Prendo appunti un po’ per tutti, in questa disciplina è importante darsi una mano”. “Sono stata bocciata a febbraio e sono dovuta ritornare in aula per ripetere gli argomenti – dice Carolina Fragapane – Mi occorre un ripasso generale. Seppure abbia frequentato il corso lo scorso anno, sono di nuovo qui, tanto devo aspettare giugno per poter ripetere la prova”. Seguire e prendere appunti “è l’unico modo per non impazzire a casa da soli. Queste nozioni di Procedura – sottolinea Ida Mirrione – sono un vero manicomio di codici, leggi e diciture da imparare per bene. È stancante dover rileggere una pagina cento volte, nella speranza di capirla. Almeno durante il corso tutto appare più chiaro ed anche moralmente ci si sente più sereni. Per ora si riesce a seguire bene, non c’è molta gente”.
Nessun boom di presenze a Procedura Penale del quarto anno. “La vera ragione di questo calo di frequenza – afferma Ludovica, studentessa al IV anno – è l’orario in cui sono posizionate le lezioni – dalle 14.30 alle 16.30 – in quanto fa perdere tantissimo tempo. Si rischia di non studiare né la mattina né il pomeriggio, un lusso che non possiamo permetterci, fra tre mesi ci sono di nuovo gli esami”. “Trovo scomodo venire in Dipartimento il pomeriggio, come me tanti ragazzi si sono lamentati – sostiene Patrizio Calapà – Però faccio questo sacrificio. La prof.ssa Vania Maffeo è nuova, sono venuto a lezione per capire il suo metodo d’insegnamento. Per ora va tutto bene, questo calo di frequenza mi fa quasi piacere, c’è un’atmosfera più tranquilla e rilassata. Peccato che durerà ancora pochi giorni”. A Diritto Finanziario si alza la media dei frequentanti. “La disciplina è così difficile che non seguire – afferma Lucia Mattera – equivale a bocciatura sicura. Dopo questa lezione scappo a seguire Scienza delle finanze, altro scoglio insormontabile per chi, come me, non lega con l’economia. Ho deciso che a giugno sfiderò questi due mostri, sono al quinto anno, è venuta l’ora di sostenerli”. “Più seguo e più mi perdo – dichiara Mario Scotto Lavinia – Le lezioni sono l’unica via di salvezza, però. Devo studiare fin dal primo giorno”.