Code all’esterno delle aule, posti a sedere insufficienti rispetto al numero dei presenti: un dèjà vu l’inizio dei corsi del primo semestre a “L’Orientale”. A suscitare il malcontento delle matricole è il rapporto incongruente tra l’aumento di circa il 70% della tassa regionale del diritto allo studio, che da 62 è lievitata a 140 euro, e la qualità di alcuni dei servizi offerti agli studenti. Ad essere sotto il mirino degli studenti è la pianificazione dei corsi per la prima annualità di Lingua cinese e giapponese, e di Geografia sociale e culturale afferenti al Corso di Laurea di primo livello in Lingue, Lettere e Culture comparate. “Malgrado la ripartizione in due gruppi in base all’iniziale del proprio cognome (A-L e M-Z), lo scenario al corso di Lingua cinese I è poco edificante, l’aula T1 a Palazzo del Mediterraneo ha una capienza di 150 posti a sedere, ma il corso registra una presenza di circa 300 studenti: decine di ragazzi fuori all’aula, altre decine seduti per terra, è questa l’immagine più ricorrente”, spiega scuotendo la testa Antonella, 19 anni, neo matricola. “Dopo due ore che resti seduto per terra o sulle scale perdi quasi la sensibilità alle gambe, è un duplice sforzo fisico e intellettuale quello richiesto a noi studenti”, afferma con disapprovazione Salvatore, uscendo dall’aula Mura Greche di Palazzo Corigliano dopo l’esercitazione con la lettrice di Lingua giapponese I. “Bisogna anticiparsi di circa mezz’ora dall’inizio del corso per trovare un posto a sedere, e quando le lezioni incominciano alle otto del mattino, come accade tutti i mercoledì per le lezioni con la madrelingua di Giapponese I, è dura affrontare un’intera giornata di studio con l’incognita delle sedie libere”, dicono Serena e Filomena, studentesse pendolari. “Dopo tre lezioni seduta sul pavimento, avevo trovato un posto libero a sedere, ma l’ironia della sorte ha voluto che dovessimo sgomberare l’aula T1 a causa del black out e successivo allagamento in seguito al nubifragio di venerdì dodici ottobre”, racconta con tono sarcastico Alessandra, apprendente sinofona.
La carenza dell’interazione tête-à-tête con il docente durante le ore di conversazione, condizione necessaria ai fini del miglioramento linguistico: il disagio ricorrente tra gli studenti.
Anche il corso di Geografia umana e sociale registra un cospicuo numero di studenti “outsider”, che seguono le lezioni fuori dall’aula. “Queste condizioni sono faticose sia per noi studenti che per i docenti, la nostra consolazione è che tutto il materiale didattico mostrato in aula è reperibile on-line”, afferma unanimemente un gruppo di studenti “accomodati” sul pavimento fuori l’aula Mura Greche.
Quali le possibili soluzioni per migliorare il rapporto di equità e qualità tra la domanda e l’offerta relativa alla disponibilità delle aule e il numero degli studenti? Aule più grandi, allestimento di nuovi spazi, ulteriori ore di lezione per garantire una corretta ripartizione del numero dei frequentanti: le richieste avanzate dagli studenti.
Rosaria Illiano
La carenza dell’interazione tête-à-tête con il docente durante le ore di conversazione, condizione necessaria ai fini del miglioramento linguistico: il disagio ricorrente tra gli studenti.
Anche il corso di Geografia umana e sociale registra un cospicuo numero di studenti “outsider”, che seguono le lezioni fuori dall’aula. “Queste condizioni sono faticose sia per noi studenti che per i docenti, la nostra consolazione è che tutto il materiale didattico mostrato in aula è reperibile on-line”, afferma unanimemente un gruppo di studenti “accomodati” sul pavimento fuori l’aula Mura Greche.
Quali le possibili soluzioni per migliorare il rapporto di equità e qualità tra la domanda e l’offerta relativa alla disponibilità delle aule e il numero degli studenti? Aule più grandi, allestimento di nuovi spazi, ulteriori ore di lezione per garantire una corretta ripartizione del numero dei frequentanti: le richieste avanzate dagli studenti.
Rosaria Illiano