Arrivano dalla Russia e fino a dicembre daranno ripetizioni agli studenti dell’Orientale. Sono le quattro studentesse che hanno partecipato al progetto di “Accoglienza, Collaborazione e Scambio” attivo tra l’Ateneo partenopeo, l’Università Statale e il Politecnico di Tomsk. Hanno tra i 23 e i 27 anni e studiano tutte alla Magistrale in Italianistica. Si chiamano Irina Korniltseva, Ninel Ghenina, Polina Tcypileva, Mariya Petrishcheva e sono entusiaste di essere in Italia. “Per nessuna di noi è la prima volta nel vostro Paese”, dicono. Chi per caso, chi per un viaggio da turista, si sono tutte innamorate della nostra nazione tanto da cominciare a studiarne lingua e cultura. “Io ho iniziato perché c’era una professore all’Università che insegnava Italiano. Ormai sono tre anni che cerco di imparare la vostra lingua – racconta Irina – Mi piace stare qua. Posso ballare liberamente per strada e poi il clima è più mite. Inoltre, poter parlare in italiano per me è come una favola”. Seguiranno dei corsi al CILA e nel frattempo daranno ripetizioni di russo agli studenti nostrani del secondo e terzo anno. “Vorremmo organizzare delle letture – spiega Ninel, la più grande delle quattro – Stavo pensando di cominciare con autori degli inizi del ventesimo secolo, tipo Majakovskij”. Entusiasti del loro arrivo anche gli studenti dell’Orientale. “Finalmente abbiamo la possibilità di fare un po’ di conversazione”, esclamano. “Sono questi i momenti più importanti per un corso di lingua – dice Martina, studentessa ventunenne frequentante il Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale – una delle difficoltà maggiori quando si studiano idiomi come il russo sta proprio nel trovare l’occasione per fare un po’ di conversazione. Abbiamo tanto bisogno di comunicare. E poi è un’occasione per fare conoscenza e magari creare legami”. D’accordo con Martina è anche la sua collega Giovanna: “Oltre a poter stringere amicizia, è un’iniziativa comunque vantaggiosa per entrambe le parti. Noi abbiamo la possibilità di preparaci all’esame orale e loro hanno l’occasione di esercitarsi con l’italiano”. Gli studenti, a conclusione del primo incontro, hanno deciso di dividersi in tre gruppi di lavoro a seconda delle diverse esigenze didattiche. Il primo team è composto solo da studenti di Lingua Russa II. Per il resto sono tutti ragazzi frequentanti il Corso di Lingua Russa III. “I partecipanti alle lezioni avranno occasione di trascorrere ben quattro ore la settimana con le loro tutor, ovviamente quando le ragazze non saranno impegnate con i corsi di italiano al CILA – spiega la prof.ssa Michaela Bohming, docente di Lingua Russa I e II nonché coordinatrice del progetto – poi decideranno insieme per i tempi e i contenuti delle lezioni, volta per volta a seconda delle esigenze tecniche e didattiche. Il progetto di scambio per gli studenti dura tre mesi. Loro andranno via a dicembre”. Non è il primo anno che la docente presenta iniziative con ospiti stranieri. “In passato ero solita organizzare seminari durante il corso. Ma erano quasi deserti – racconta – Questa volta però, i ragazzi hanno partecipato e mi sembrano entusiasti di cominciare a lavorare”. Purtroppo, proprio quest’anno c’è la possibilità che sia l’ultimo. A causa delle difficoltà economiche, infatti, c’è il rischio che L’Orientale non riesca a rinnovare l’accordo. “Quando i nostri ragazzi vanno in Russia – racconta la professoressa – le spese per gli Atenei di Tomsk sono minori viste le strutture che hanno a disposizione. Là, ad esempio, dispongono di supplementi come la foresteria e la casa dello studente. Servizi che qui mancano”. Effettivamente, l’impegno economico dell’Ateneo, ex Collegio dei Cinesi, non è cosa da poco. Oltre a dover garantire l’alloggio per studenti e docenti, mette a disposizione mensilmente una somma in denaro per i suoi ospiti. Somma che ammonta a 900 euro per i docenti (che si fermano però solo 40 giorni) e dai 600 ai 750 euro per gli studenti.
Marilena Passaretti
Marilena Passaretti