Luigi: insegnante in Toscana con la passione per la linguistica

Laureato nel 2004 con il massimo dei voti in Lettere moderne alla Federico II, indirizzo storico moderno e contemporaneo, Luigi Napolitano racconta: “l’Università è completamente scollegata dalla realtà. Ho dovuto individuare da solo quale percorso intraprendere nel post-laurea, magari anche compiendo degli errori che avrei potuto evitare se fossi stato meglio indirizzato”.
Luigi ha individuato solo verso la fine del suo percorso la passione per la linguistica, dopo l’esame di Glottodidattica,  “disciplina che avevo inserito nel piano di studi solo per non precludermi l’accesso alla Sicsi (Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento) e che, invece, ho scoperto essere la mia passione. Se l’avessi capito prima avrei affrontato molti più insegnamenti del settore”. Con questa consapevolezza, subito dopo i confetti, il neo-laureato nolano ha iniziato un tirocinio volontario e gratuito presso una sede dell’Arci che si occupa di immigrati: “durante quest’esperienza ho capito che mi piaceva molto insegnare italiano agli stranieri e che ero affascinato dall’interculturalità. Grazie a questo anno di tirocinio, quindi, ho potuto accedere all’esame DITALS, certificazione per l’insegnamento dell’italiano agli stranieri che ho conseguito a Siena”. Ma restare a Napoli avrebbe significato precariato e lavoro saltuario, per cui si è trasferito in  Toscana: “nel settembre 2005 ho capito che avevo bisogno di una spinta in più e ho pensato di provare ad accedere alla Siss dell’Università di Firenze. Ci sono riuscito e al termine dei due anni di Scuola ho conseguito l’abilitazione per l’insegnamento dell’italiano nelle scuole medie inferiori e superiori e per il sostegno. Adesso lavoro come insegnante con contratti annuali, ma la situazione si fa sempre più precaria visti i tagli alla scuola pubblica”.
Nonostante Luigi abbia ormai trovato una sua sistemazione, non ha abbandonato il suo sogno di insegnare agli immigrati e proprio quest’anno ha messo su l’Associazione Scuola di Lingua e Didattica dell’Italiano ‘Giordano Bruno’ che propone dei corsi e-learning (sito www.italianofacile.it). 
Il suo consiglio: “vivere un’esperienza lavorativa durante il periodo di studi perché aiuta a capire cosa si vuol fare veramente e permette di avviare i primi contatti con l’esterno”.
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