Maria Laudando eletta alla guida di Studi Letterari, Linguistici e Comparati

“Il Dipartimento resta in buone mani”, è la frase con cui l’ispanista Augusto Guarino passa il testimone a Maria Carmela Laudando, ordinaria di Letteratura Inglese, eletta “con un’ampia partecipazione e un vastissimo consenso” alla guida di Studi Letterari, Linguistici e Comparati. “Personalmente, sono molto felice e soddisfatto – continua Guarino – perché la collega, oltre ad essere una persona sensibile, in questi anni ha acquistato una grande competenza sia sul versante dell’organizzazione della didattica che della ricerca scientifica”. Già dal 2015 Referente dell’Ateneo per l’orientamento in itinere e dall’anno scorso Referente locale del POT 7 Uni-SCO, il grande progetto coordinato dall’Università di Padova per l’Orientamento e il Tutorato, la prof.ssa Laudando è – come il prof. Manzo – un’ex studentessa dell’Ateneo, dove si laurea nel 1989 in inglese e tedesco con una tesi sull’opera letteraria di Laurence Sterne. Consegue nel 1994 il Dottorato di ricerca in Inghilterra, presso la Victoria University of Manchester, con giudizio di eccellenza. Ricercatore universitario per l’area anglofona dal 1997 al 2000 e poi professore associato di Letteratura inglese dal 2001, diventa professore ordinario nel maggio 2017. Dopo aver rivestito molteplici incarichi nell’allora Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, è membro del Senato Accademico per due mandati in qualità di rappresentante eletto dei professori associati di Studi Letterari, Linguistici e Comparati. Nello stesso Dipartimento, è dal 2016 Delegata alla Ricerca e dal 2018 membro della Commissione di Assicurazione della Qualità e della Commissione di Progettazione e Fundraising. A L’Orientale ha insegnato per alcuni anni anche Critica Letteraria e Letterature Comparate. I campi privilegiati delle sue ricerche sono la letteratura, l’arte e il teatro provenienti dai Paesi di lingua inglese, con una particolare attenzione rivolta al Settecento e ad autori come Jonathan Swift e Sterne, al rapporto tra scrittura, arti performative e nuovi media, all’intertestualità, alle teorie e pratiche traduttive, agli studi culturali e post-coloniali. Ha dedicato nelle sue pubblicazioni attenzione ad artisti come William Kentridge e Tim Crouch e autori del calibro di Salman Rushdie, nonché scritto un’importante monografia su Virginia Woolf e altri contributi sulle scritture al femminile, occupandosi poi della curatela dei due volumi ‘La città e le tecnologie mobili della comunicazione’ e ‘Reti performative’. Le sue pubblicazioni più recenti riguardano saggi sul tema della narrazione, della performance e della memoria culturale. 
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