Maria, studio e tirocinio in Inghilterra

Per una studentessa di Lettere Moderne un tirocinio è un’opportunità importante, e sempre più gettonata, ma svolgerlo presso un’Università straniera rappresenta forse un’eccezione. È il caso di Maria Bruno che è in Erasmus presso l’Università di Reading in Inghilterra e, contemporaneamente, ha iniziato un tirocinio: “per capire meglio
il lavoro accademico e ampliare il mio curriculum. Me ne veniva data l’opportunità e semplicemente l’ho colta, dato che non mi dispiaceva affatto prolungare il mio soggiorno a Reading, dove continuo a vivere pur viaggiando periodicamente per dare gli esami a Napoli”, racconta. Il tirocinio non è obbligatorio neanche per gli studenti inglesi, molti però affiancano questa attività agli impegni universitari, così a Maria è sembrato naturale seguirne l’esempio: “Al campus c’è un Career Center in cui aiutano gli studenti a fare esperienze lavorative, soprattutto
presso aziende. Qui, infatti, c’è un’importante scuola di economia. Inoltre, ho conosciuto studenti Erasmus che svolgevano tirocini presso l’Università svolgendo conversazioni in italiano e lezioni per coloro che studiano la nostra lingua o per gli studenti di Lettere. Quindi non sono l’unica!”. Ma in cosa consiste esattamente il tirocinio di Maria? La studentessa spiega: “ho deciso di iniziare dopo aver terminato gli esami (l’anno accademico qui termina a giugno) e quindi, non essendoci opportunità inerenti all’insegnamento della lingua, il prof. Faloppa, il mio referente, mi ha proposto di fargli da assistente. Ho quindi fornito dei feedback sui due corsi del professore ai quali ho preso parte e fatto ricerche in biblioteca e on line cercando di reperire materiale utile per la preparazione del corso di Language and Power”. Oltre all’aspetto formativo e di maturazione professionale, la studentessa
ricorda però che la crescita è soprattutto umana: “Sicuramente all’inizio ho incontrato difficoltà riguardanti la lingua e l’approccio ad un tipo di organizzazione universitaria molto diverso da quello a cui ero abituata, ma, grazie alla grandissima disponibilità di professori e del personale amministrativo, e con l’impegno necessario per lo studio,
ho superato brillantemente tutti gli esami previsti dal mio programma. Tuttavia parlare soltanto dei risultati accademici è riduttivo. Posso affermare con certezza che quest’anno ha impresso una direzione inaspettata alla mia vita. Grazie alle esperienze vissute e soprattutto alle relazioni che ho stretto, sono diventata una persona migliore, e con migliore intendo più tollerante, più indipendente, più coraggiosa, più felice”.
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