Presentati i tirocini previsti dal piano di studi, per un totale di 6 crediti, dal Presidente del Corso di Laurea in Lingue e Letterature moderne europee Bernhard Arnold Kruse, il 14 ottobre in Aula Piovani. Al termine dell’incontro le due studentesse Veronica e Annamaria commentano positivamente le iniziative previste per il nuovo anno accademico: “il prof. Kruse ha subito differenziato tra tirocini intramoenia ed extramoenia. Quelli possibili per noi nella struttura sono: con il CLA (Centro Linguistico di Ateneo), attraverso un insegnamento, anche via Skype, quindi a distanza, ad alunni stranieri, in lingua italiana, ma non solo. Essendo noi studenti di Lingue, dovremmo anche saper insegnare lingue europee. Sempre al CLA è possibile affiancare i docenti durante le ore di lezione. Altro tirocinio alla Federico II è all’Ufficio Relazioni Internazionali, o tramite il Campus Federica e-Learning. Entrambi consistono in un lavoro di traduzione dei contenuti e nell’interfaccia con studenti Erasmus stranieri”, spiega Veronica. “La
professoressa Francesca Maria Dovetto ha invece proposto un tirocinio extramoenia al Dipartimento di Salute Mentale. Riguarda la trascrizione di sedute psicoanalitiche, utile ad importanti studi sulla produzione e la trasmissione del linguaggio. Inoltre si è parlato di tirocini con il progetto Erasmus Placement, recandosi in altri paesi come la Francia e la Spagna. Sempre riguardo l’estero, l’Associazione AIESEC si è presentata offrendo un
fitto programma di tirocini all’estero. Organizza, infatti, colloqui conoscitivi per inviare ragazzi in Polonia, Russia e Sud America allo scopo di promuoverne lo sviluppo attraverso la collaborazione con l’ONU”, aggiunge Annamaria. I tirocini non sono solo quelli proposti da docenti o associazioni: “possiamo anche chiedere convenzioni con strutture che facciano un lavoro inerente al nostro percorso di studi. Questi tirocini, però, dovranno essere innanzitutto produttivi, a detta dei docenti. Faccio un esempio: voglio chiedere alle responsabili, le professoresse
Patrizia Giuliano, docente di Linguistica acquisizionale, e Valeria Sperti, di Letteratura francese, di svolgere un tirocinio nelle scuole. Le responsabili prima di accordarmi il consenso devono essere sicure che io non insegni passivamente, ovvero con il metodo tradizionale, ma che proponga anche nuovi metodi di insegnamento delle lingue”, conclude Veronica.
professoressa Francesca Maria Dovetto ha invece proposto un tirocinio extramoenia al Dipartimento di Salute Mentale. Riguarda la trascrizione di sedute psicoanalitiche, utile ad importanti studi sulla produzione e la trasmissione del linguaggio. Inoltre si è parlato di tirocini con il progetto Erasmus Placement, recandosi in altri paesi come la Francia e la Spagna. Sempre riguardo l’estero, l’Associazione AIESEC si è presentata offrendo un
fitto programma di tirocini all’estero. Organizza, infatti, colloqui conoscitivi per inviare ragazzi in Polonia, Russia e Sud America allo scopo di promuoverne lo sviluppo attraverso la collaborazione con l’ONU”, aggiunge Annamaria. I tirocini non sono solo quelli proposti da docenti o associazioni: “possiamo anche chiedere convenzioni con strutture che facciano un lavoro inerente al nostro percorso di studi. Questi tirocini, però, dovranno essere innanzitutto produttivi, a detta dei docenti. Faccio un esempio: voglio chiedere alle responsabili, le professoresse
Patrizia Giuliano, docente di Linguistica acquisizionale, e Valeria Sperti, di Letteratura francese, di svolgere un tirocinio nelle scuole. Le responsabili prima di accordarmi il consenso devono essere sicure che io non insegni passivamente, ovvero con il metodo tradizionale, ma che proponga anche nuovi metodi di insegnamento delle lingue”, conclude Veronica.