Aule affollate perché in coabitazione, a Storia c’è chi afferma: “ci sentiamo come i curdi, senza patria”

Al termine delle lezioni, il 13 ottobre, gli studenti nel cortile di Porta di Massa lamentano nuovamente accavallamenti di orario delle lezioni e non solo. Il caso questa volta riguarda il terzo anno di Storia, di cui si fa portavoce Marialia: “Filosofia Teoretica si accavalla con Storia dell’arte contemporanea il lunedì dalle 13.00 alle 15.00, mentre il venerdì sempre Teoretica coincide con Archeologia Classica dalle 11.00 alle 13.00”. Resta il problema spazi: “le aule sono troppo piccole per contenerci tutti. La DSU 5 di Porta di Massa e l’A8 di via Marina non sono sufficienti ad ospitare corsi mutuati, ovvero seguiti da noi storici, ma anche dagli studenti di Filosofia e Archeologia, come Storia dell’arte medievale. In Aliotta seguiamo a terra, così come in A6 di via Marina e nelle aule di via Mezzocannone 16. In queste ultime spesso mancano microfoni e proiettori, nonché il riscaldamento.
Dovremmo avere una sede fissa e adeguata dove seguire, ma ci sentiamo come i curdi, senza patria”, spiega Martina. Secondo alcuni il programma nella Guida dello studente non viene rispettato: “Sociologia è un corso a scelta che risulta in Guida, ma in realtà non si può scegliere, devi per forza optare per Antropologia culturale. Di sicuro ci è andata bene con il prof. Petrarca, preparatissimo, ma con troppi tesisti, ciò non toglie che non abbiamo potuto scegliere liberamente”, commenta Andrea. Secondo Vincenzo la situazione spazi migliorerà dal mese prossimo, causa il forte abbandono dei corsi: “molti, soprattutto al primo anno, se ne andranno. Quando ci si iscrive a Storia non si ha la percezione reale di cosa si andrà a studiare. Alle scuole superiori ci abituano al raccontino da imparare a memoria. Non è così, qui bisogna studiare le fonti. I docenti sono molto preparati, come il Presidente Delle Donne e la prof.ssa Boccadamo, di Storia del Cristianesimo e delle chiese. Per Letteratura con la prof.ssa Assunta De Crescenzo preferiremmo trattare più di tre autori al corso, vista la vastità del programma”. Al secondo anno di Lettere Moderne non c’è alcun problema di accavallamento secondo gli intervistati: “più che altro c’è un buco tra i corsi del mercoledì, dalle 11.00 alle 14.00, che ci porta ad abbandonare Storia Moderna”, sottolinea
Antonio. “Io vorrei aggiungere che la lezione frontale, così come affrontata da parecchi docenti, è pesante. Preferiamo materiale multimediale, già utilizzato dai professori Montuori, Senatore e Delle Donne”, aggiunge Marta. “Ci vorrebbe qualche esame scritto in più. Sono tutti orali e si aspetta spesso un’intera giornata prima di essere esaminati, dopo l’appello delle 9.00. Quando l’esame si svolge al Dipartimento di Filologia, si sta seduti a terra ad aspettare. Solo per Geografia abbiamo sostenuto un esame scritto, con 25 domande a risposta multipla
in un’ora e mezza. Il voto più alto è stato 27”, affermano Roberto e Antonio. Al terzo anno invece Elisa Ammendola e Giusi Cozzolino illustrano un’altra difficoltà: “il latino dovrebbe essere semplificato per noi studenti di Lettere Moderne, riducendo i libri da tradurre, che al momento sono gli stessi di Lettere Classiche. Il programma è troppo
esteso e chi ha frequentato Ragioneria alle superiori non potrà mai avere la stessa preparazione di chi è stato al Classico o allo Scientifico. Per fortuna pare che stiano istituendo corsi di latino di base gratuiti il lunedì dalle 10.00 alle 13.00”. Alessia Volturno, al terzo anno di Lettere Classiche, conferma quanto riferito dalle colleghe: “a causa dell’esame di latino conosco persone bloccate qui per anni. In più, non discuto la preparazione dei docenti, ma alcuni potrebbero evitare di pronunciare frasi come ‘deve rivalutare il suo percorso o come pensa di insegnare’ che servono solo a demoralizzare. Vorrei sottolineare anche la mancanza di aule studio, perché qui ci sono molte aule libere da corsi, che potrebbero essere utilizzate per studiare, in alcuni orari, e non ci permettono di farlo, perché
le chiudono”. Per il terzo anno di Lingue è Martina Barbato a parlare: “i risultati degli esami scritti di inglese e tedesco ci vengono dati un giorno prima dell’orale. È troppo poco. I calendari li pubblicano solo un paio di settimane prima degli esami, mentre alcuni Corsi di Laurea li hanno all’inizio dell’anno accademico”, conclude.
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