Master in Logistica e Trasporti, tutti occupati i diplomati della prima edizione

Si sta avviando alla conclusione la seconda edizione del Master in Specialisti in Logistica Integrata e Trasporti (SLIT). I 24 allievi stanno svolgendo attività di stage presso le aziende partner: dalla Assidelta Broker srl alla Cafè do Brasil, dalla Grimaldi Compagnia di Navigazione alla Sticco Sped srl, giusto per citare qualche nome. Il direttore scientifico dello SLIT, prof. Renato Passaro, ci spiega quali sono gli obiettivi del corso. “Si parla molto della Campania e del Mezzogiorno come di una piattaforma logistica, ma per realizzare ciò si deve viaggiare su una base di conoscenza e di risorse umane qualificate. Noi miriamo alla formazione di queste risorse”. L’Università Parthenope dedica molta attenzione al settore della logistica e dei trasporti, tant’è che presso la Facoltà di Economia è attivo un Corso di laurea triennale denominato proprio Logistica e Trasporti. “In effetti, il Master nasce da una collaborazione tra le Facoltà di Ingegneria e di Economia. Il nuovo corso di Ingegneria gestionale per le reti di servizi, che ha sede ad Afragola, ha, tra l’altro, un indirizzo chiamato Reti di logistica e trasporti”. Che riscontro hanno avuto le prime due edizioni del Master tra i laureati? “Abbiamo sempre ricevuto più domande dei posti disponibili. I partecipanti sono stati selezionati attraverso un esame scritto e orale. E’ da dire che i ragazzi pagano per frequentare il master. Per queste due edizioni la quota di iscrizione è stata di 1.500 euro”. Arriviamo al punto più importante: il placement. “I diplomati della prima edizione lavorano tutti. Qualcuno è in fase di cambiamento, nel senso che, occupato presso un’azienda, ora sta guardando altrove, ma nessuno è rimasto senza una collocazione. Il 60% l’ha trovata subito, nelle stesse aziende dove è stato svolto lo stage, il 40% l’anno successivo”. Un risultato che sembra troppo bello per essere vero. Come lo si ottiene? “Lo spirito del master è questo: capire cosa vogliono le aziende. Delle 800 ore di lezione, meno della metà è svolta in aula da docenti universitari, la restante parte consiste in testimonianze da parte di protagonisti del mondo del lavoro, project work e stage. In questo modo gli allievi acquisiscono professionalità”. 
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