Corsi di recupero a disposizione degli studenti di Scienze Biologiche. La Facoltà di Scienze, da marzo, ha provveduto all’attivazione di ben quindici insegnamenti della durata di 20 ore ciascuno tenuti in orario pomeridiano. Le lezioni sono destinate agli studenti in debito del relativo esame o perché fuori corso o perché iscritti ad un anno successivo a quello in cui è tenuto l’insegnamento. Non tutti i corsi sono stati attivati contemporaneamente: così come predisposto dalla Presidenza, gli stessi sono stati spalmati su otto mesi – da marzo ad ottobre – per consentire la frequenza di più corsi. Necessaria la prenotazione.
Il prof. Aniello Russo, Presidente del Corso di Laurea, ha riscontrato “molta richiesta per i corsi del primo anno, Matematica e Chimica”, che verranno tenuti, rispettivamente, dalle professoresse Agata Caserta e Simona Piccolella. A conclusione delle 20 ore, però, nessun appello straordinario in quanto “prevediamo appelli tutti i mesi sia per i corsisti che per i fuori corso”, sottolinea Russo. Dunque, la finalità del recupero è “quella di preparare gli studenti all’esame”, così come sostiene il Preside Augusto Parente, per cui “si vuole cercare di eliminare il disagio che i ragazzi provano dopo aver tentato diverse volte un esame e non essere riusciti a superarlo”.
Le numerose richieste al corso di Matematica registrate dal prof. Russo sono, evidentemente, indice di una difficoltà condivisa nei confronti della materia. Anche i risultati dell’esame del primo semestre non lasciano certo spazio all’immaginazione: all’appello del 5 marzo, tenuto dal prof. Alessio Russo, su una trentina di studenti solo sette hanno superato la prova scritta con voti oscillanti tra il 18 ed il 20. Il docente conferma: “i risultati ottenuti dopo i primi tre appelli (gennaio, febbraio e marzo) non sono certo esaltanti. A fronte di una cospicua partecipazione alle prove d’esame, soltanto il 25% degli studenti le ha superate” e la maggior parte “con voti molto bassi”. Si è tentato di agevolare i ragazzi proponendo una prova scritta, “ciò dovrebbe dare la possibilità allo studente di superare l’impatto emotivo che invece un esame orale può rappresentare”, afferma Russo che aggiunge: “ad ogni modo viene data la possibilità a coloro che lo desiderino di sostenere anche una prova orale allo scopo di migliorare il voto dello scritto”. Perché, allora, la Matematica continua a rappresentare uno scoglio per gli studenti di Scienze Biologiche? “Per rispondere a questa domanda forse è opportuno chiedersi qual è lo stato attuale dell’insegnamento della Matematica nella Scuola Superiore e quali sono le competenze matematiche che gli studenti hanno acquisito nel momento in cui si accingono ad iscriversi ad una Facoltà scientifica”. A parlare, innanzitutto, le statistiche. “La recente indagine OCSE-PISA 2006 evidenzia che i quindicenni italiani sono al 38° posto per le competenze matematiche sui 57 paesi che hanno partecipato all’indagine. Questa situazione di difficoltà si riscontra anche analizzando le prove di verifica delle conoscenze all’ingresso dei Corsi di Laurea (ormai obbligatori in tutti gli indirizzi di studio in attuazione del D.M. 270)”. Anche il metodo di apprendimento fa la sua parte: “Si può notare che, spesso, nel corso della scuola superiore i contenuti matematici vengono assorbiti dallo studente in maniera superficiale e meccanica, privilegiando lo sviluppo di capacità pratiche di risoluzione di un problema rispetto alla comprensione del problema stesso. Capita con una certa frequenza di scoprire come studenti neo-immatricolati abbiano difficoltà di comprensione della struttura di un enunciato matematico, dei ruoli di ipotesi e di tesi, dell’utilizzo della prima e della negazione della seconda. Questo tipo di problemi risultano ancora più evidenti in quei Corsi di Laurea, quali ad esempio Scienze Biologiche, che il più delle volte sono scelti da molti studenti come ripiego ai Corsi a numero programmato (come Medicina)”. Di fronte a tali problematiche e all’elevato numero di immatricolati (circa 450), Scienze non è rimasta con le mani in mano: “la Facoltà ha cercato di affrontare questo tipo di problemi suddividendo il corso di Matematica in tre gruppi (di circa 150 studenti ognuno) organizzando corsi di primo sostegno per studenti che non hanno superato il test di ingresso ed, infine, istituendo un corso di recupero volto agli studenti in difficoltà nel superamento dell’esame”.
Dal prossimo anno accademico, accesso programmato ed una forte interazione con le scuole superiori: “Quest’ultimo intervento sarà uno dei punti programmatici di un progetto (biennale) che, in qualità di delegato del Rettore, sto realizzando nell’ambito del Progetto Lauree Scientifiche”.
Barbara Leone
Il prof. Aniello Russo, Presidente del Corso di Laurea, ha riscontrato “molta richiesta per i corsi del primo anno, Matematica e Chimica”, che verranno tenuti, rispettivamente, dalle professoresse Agata Caserta e Simona Piccolella. A conclusione delle 20 ore, però, nessun appello straordinario in quanto “prevediamo appelli tutti i mesi sia per i corsisti che per i fuori corso”, sottolinea Russo. Dunque, la finalità del recupero è “quella di preparare gli studenti all’esame”, così come sostiene il Preside Augusto Parente, per cui “si vuole cercare di eliminare il disagio che i ragazzi provano dopo aver tentato diverse volte un esame e non essere riusciti a superarlo”.
Le numerose richieste al corso di Matematica registrate dal prof. Russo sono, evidentemente, indice di una difficoltà condivisa nei confronti della materia. Anche i risultati dell’esame del primo semestre non lasciano certo spazio all’immaginazione: all’appello del 5 marzo, tenuto dal prof. Alessio Russo, su una trentina di studenti solo sette hanno superato la prova scritta con voti oscillanti tra il 18 ed il 20. Il docente conferma: “i risultati ottenuti dopo i primi tre appelli (gennaio, febbraio e marzo) non sono certo esaltanti. A fronte di una cospicua partecipazione alle prove d’esame, soltanto il 25% degli studenti le ha superate” e la maggior parte “con voti molto bassi”. Si è tentato di agevolare i ragazzi proponendo una prova scritta, “ciò dovrebbe dare la possibilità allo studente di superare l’impatto emotivo che invece un esame orale può rappresentare”, afferma Russo che aggiunge: “ad ogni modo viene data la possibilità a coloro che lo desiderino di sostenere anche una prova orale allo scopo di migliorare il voto dello scritto”. Perché, allora, la Matematica continua a rappresentare uno scoglio per gli studenti di Scienze Biologiche? “Per rispondere a questa domanda forse è opportuno chiedersi qual è lo stato attuale dell’insegnamento della Matematica nella Scuola Superiore e quali sono le competenze matematiche che gli studenti hanno acquisito nel momento in cui si accingono ad iscriversi ad una Facoltà scientifica”. A parlare, innanzitutto, le statistiche. “La recente indagine OCSE-PISA 2006 evidenzia che i quindicenni italiani sono al 38° posto per le competenze matematiche sui 57 paesi che hanno partecipato all’indagine. Questa situazione di difficoltà si riscontra anche analizzando le prove di verifica delle conoscenze all’ingresso dei Corsi di Laurea (ormai obbligatori in tutti gli indirizzi di studio in attuazione del D.M. 270)”. Anche il metodo di apprendimento fa la sua parte: “Si può notare che, spesso, nel corso della scuola superiore i contenuti matematici vengono assorbiti dallo studente in maniera superficiale e meccanica, privilegiando lo sviluppo di capacità pratiche di risoluzione di un problema rispetto alla comprensione del problema stesso. Capita con una certa frequenza di scoprire come studenti neo-immatricolati abbiano difficoltà di comprensione della struttura di un enunciato matematico, dei ruoli di ipotesi e di tesi, dell’utilizzo della prima e della negazione della seconda. Questo tipo di problemi risultano ancora più evidenti in quei Corsi di Laurea, quali ad esempio Scienze Biologiche, che il più delle volte sono scelti da molti studenti come ripiego ai Corsi a numero programmato (come Medicina)”. Di fronte a tali problematiche e all’elevato numero di immatricolati (circa 450), Scienze non è rimasta con le mani in mano: “la Facoltà ha cercato di affrontare questo tipo di problemi suddividendo il corso di Matematica in tre gruppi (di circa 150 studenti ognuno) organizzando corsi di primo sostegno per studenti che non hanno superato il test di ingresso ed, infine, istituendo un corso di recupero volto agli studenti in difficoltà nel superamento dell’esame”.
Dal prossimo anno accademico, accesso programmato ed una forte interazione con le scuole superiori: “Quest’ultimo intervento sarà uno dei punti programmatici di un progetto (biennale) che, in qualità di delegato del Rettore, sto realizzando nell’ambito del Progetto Lauree Scientifiche”.
Barbara Leone