Due Lauree Magistrali in tre anni. È l’obiettivo al quale guarda il Dipartimento di Matematica e, più in generale, la Scuola Politecnica edelle Scienze di Base, nell’ambito di un piano di ristrutturazione della formazione avanzata ancora in fase di progettazione, a cui si è accennato durante l’incontro di Orientamento sui percorsi Magistrali in Matematica, rivolto agli studenti Triennali e organizzato presso il Dipartimento Renato Caccioppoli il 24 maggio. Due le Lauree Magistrali fra cui scegliere, una tradizionale in Matematica e la nuova in Ingegneria Matematica, mentre si coltiva il pensiero di inaugurare, negli anni a venire, un indirizzo o un currucilum dedicato alla preparazione all’insegnamento. “Consultate anche i vostri colleghi più grandi e, per ogni dubbio, rivolgetevi a noi docenti”, dice la prof.ssa Gioconda Moscariello, Direttrice del Dipartimento, che ha illustrato l’offerta formativa insieme con il prof. Marco Lapegna, Coordinatore della Didattica delle due Lauree, Triennale e Biennale, in Matematica, e la prof.ssa Anna Mercaldo, Coordinatrice della Magistrale in Ingegneria Matematica. Forte autonomia nelle scelte, con esami mutuabili da entrambi i percorsi Magistrali, anche in inglese, e la possibilità di selezionare il proprio profilo didattico purché presenti una certa coerenza interna e un solo corso obbligatorio per tutti, annuale, da dodici crediti, in
Istituzione di Analisi Superiore, difficile, formativo, che utilizza tutte le conoscenze apprese negli anni precedenti. Queste le caratteristiche della Laurea Magistrale ‘classica’, organizzata nei curricula Generale, caratterizzato da uno zoccolo duro di discipline afferenti all’ambito Logica Matematica e Analisi Matematica, e Applicativo, attento agli aspetti informatici con una presenza significativa di materie che appartengono ai settori Probabilità e Statistica Matematica e Ricerca Operativa. I settori di impiego sono molti, industria, società di consulenza, economico-finanziario, ricerca e insegnamento. Appena attivata, interamente in lingua inglese, tanto da richiedere il conseguimento di un certificato di livello B2 entro il secondo anno di iscrizione, e rivolta a una platea più ampia di laureati in Matematica, Fisica e Ingegneria, la Magistrale in Ingegneria Matematica è articolata in un curriculum informatico e in uno
industriale e civile. Pone al centro gli aspetti applicativi, ricercando, anche in discipline teoriche come l’Algebra e la Teoria dei Gruppi, soluzioni a problemi di organizzazione, progettazione e previsione. “L’ingegnere matematico si propone come una figura trasversale, in grado di combinare le competenze matematiche con una visione progettuale. Molti studenti ci manifestano la loro soddisfazione per aver aperto a Napoli un Corso in questo settore, presente
fino ad ora solo a Torino e Milano”, sottolinea la prof.ssa Mercaldo che segnala la buona notizia del riconoscimento del titolo anche per l’insegnamento. Analisi reale e Funzionale, Metodi Numerici, Modelli Fisico-Matematici, Termodinamica e Fenomeni di Trasporto e Sistemi non Lineari caratterizzano la formazione comune del primo anno. Mentre Dinamica Computazionale dei Fluidi ed Elettrodinamica quella condivisa al secondo anno. Ancora tanti i dubbi dei ragazzi che alla domanda diretta sulle proprie preferenze, ancora non sanno cosa rispondere. “Quale percorso consigliereste a chi è interessato al Calcolo Numerico?”, chiede uno studente. “Ciascuno dei due Corsi di Studio presenta un’offerta formativa nel settore dei Metodi Matematici da nove, o da dodici crediti anche. Quello che bisogna capire è l’indirizzo che si vuole dare a questa formazione e i problemi verso cui interessa orientare i propri studi, perché i programmi e anche le sfumature della disciplina sono un po’ diverse”, risponde il prof. Lapegna. Come viene ripetuto più volte, c’è la possibilità di ‘giocare’ molto con gli esami a scelta, data la struttura estremamente flessibile del percorso, in antitesi a quello molto rigido e regolamentato della Triennale. “Quali sono gli sbocchi di un percorso intermedio, con esami presi dalle due lauree?”, domanda una studentessa. “Difficilmente in futuro troverete degli annunci di lavoro per matematici di uno specifico indirizzo, di solito si cercano matematici e basta. Tutto dipende, poi, dal gusto e dall’interesse delle persone – conclude il prof. Lapegna – Anche le discipline più teoriche e astratte, come Algebra, associate ad una buona base informatica, aprono molte prospettive”.
Istituzione di Analisi Superiore, difficile, formativo, che utilizza tutte le conoscenze apprese negli anni precedenti. Queste le caratteristiche della Laurea Magistrale ‘classica’, organizzata nei curricula Generale, caratterizzato da uno zoccolo duro di discipline afferenti all’ambito Logica Matematica e Analisi Matematica, e Applicativo, attento agli aspetti informatici con una presenza significativa di materie che appartengono ai settori Probabilità e Statistica Matematica e Ricerca Operativa. I settori di impiego sono molti, industria, società di consulenza, economico-finanziario, ricerca e insegnamento. Appena attivata, interamente in lingua inglese, tanto da richiedere il conseguimento di un certificato di livello B2 entro il secondo anno di iscrizione, e rivolta a una platea più ampia di laureati in Matematica, Fisica e Ingegneria, la Magistrale in Ingegneria Matematica è articolata in un curriculum informatico e in uno
industriale e civile. Pone al centro gli aspetti applicativi, ricercando, anche in discipline teoriche come l’Algebra e la Teoria dei Gruppi, soluzioni a problemi di organizzazione, progettazione e previsione. “L’ingegnere matematico si propone come una figura trasversale, in grado di combinare le competenze matematiche con una visione progettuale. Molti studenti ci manifestano la loro soddisfazione per aver aperto a Napoli un Corso in questo settore, presente
fino ad ora solo a Torino e Milano”, sottolinea la prof.ssa Mercaldo che segnala la buona notizia del riconoscimento del titolo anche per l’insegnamento. Analisi reale e Funzionale, Metodi Numerici, Modelli Fisico-Matematici, Termodinamica e Fenomeni di Trasporto e Sistemi non Lineari caratterizzano la formazione comune del primo anno. Mentre Dinamica Computazionale dei Fluidi ed Elettrodinamica quella condivisa al secondo anno. Ancora tanti i dubbi dei ragazzi che alla domanda diretta sulle proprie preferenze, ancora non sanno cosa rispondere. “Quale percorso consigliereste a chi è interessato al Calcolo Numerico?”, chiede uno studente. “Ciascuno dei due Corsi di Studio presenta un’offerta formativa nel settore dei Metodi Matematici da nove, o da dodici crediti anche. Quello che bisogna capire è l’indirizzo che si vuole dare a questa formazione e i problemi verso cui interessa orientare i propri studi, perché i programmi e anche le sfumature della disciplina sono un po’ diverse”, risponde il prof. Lapegna. Come viene ripetuto più volte, c’è la possibilità di ‘giocare’ molto con gli esami a scelta, data la struttura estremamente flessibile del percorso, in antitesi a quello molto rigido e regolamentato della Triennale. “Quali sono gli sbocchi di un percorso intermedio, con esami presi dalle due lauree?”, domanda una studentessa. “Difficilmente in futuro troverete degli annunci di lavoro per matematici di uno specifico indirizzo, di solito si cercano matematici e basta. Tutto dipende, poi, dal gusto e dall’interesse delle persone – conclude il prof. Lapegna – Anche le discipline più teoriche e astratte, come Algebra, associate ad una buona base informatica, aprono molte prospettive”.