“Il 70% supera l’esame al primo colpo”

I seminari monografici promossi dalla cattedra di Diritto Commerciale del prof. Giuseppe Guizzi hanno sortito i risultati sperati. “Sono molto soddisfatto – commenta il docente – C’è stata una folta frequenza rispetto agli altri anni e il gruppo di studenti che ha partecipato alle lezioni monografiche (una sessantina) è stato il nocciolo duro del semestre. I seminari hanno coinvolto i ragazzi, questa forma di contatto diversa probabilmente mancava alla disciplina”. Agli esami: “i corsisti non dovrebbero avere particolari problemi, sono agevolati nella preparazione e li aspetto a luglio. Giugno, invece, è un mese particolare, gli esami sono troppo a ridosso della fine delle lezioni e non sempre gli studenti hanno avuto la possibilità di ripetere il programma”. Ma cosa occorre ripetere in vista della prova? “Di sicuro la parte più complessa, il diritto delle società. È la sezione più importante, ma anche la più ostica del manuale. Poi dipende anche da cosa si è recepito al corso, le criticità non sono le stesse per tutti”. Il manuale: sebbene sia solo ‘caldamente’ consigliato, sarebbe un errore sceglierne un altro. “L’impostazione del corso segue il filo logico di quel manuale. Un libro diverso potrebbe spiazzare e destare maggiori difficoltà. Se si è fatto un dato ragionamento, e poi si è digerito a casa con lo studio, non dovrebbero esserci problemi”. Il tempo da dedicare alla disciplina: “non ci si può presentare all’esame dopo un solo mese di studio. La scarsa preparazione si nota subito nelle risposte, ed è causa di rimandi a mesi successivi. Per sostenere un esame come Commerciale occorrono almeno 2-3 mesi di studio pieni”. Rispetto al passato, secondo il docente, si avverte meno ansia per la prova: “Non c’è più il terrore di prima. Al corso ho la percezione che non c’è grande preoccupazione. In passato, approcci sbagliati allo studio avevano causato molti più bocciati. Ora posso affermare che il 70% degli studenti supera l’esame al primo colpo”. Altra controtendenza: “non si rimanda più la prova alla fine del percorso. Sono sempre di più coloro che sostengono la disciplina nell’anno in corso, perfettamente in regola”.
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