“Gli studenti che hanno seguito il corso sono di sicuro avvantaggiati. Lo studio della parte generale con i princìpi costituzionali, sommato ad uno studio più tecnico che passa per le imposte come elementi sostanziali, è più chiaro per chi ha affrontato il manuale seguendo le lezioni e cogliendo il vero senso
degli argomenti”, la prof.ssa Loredana Strianese, docente di Diritto Finanziario (II cattedra M-Z) parla ai ragazzi in vista della sessione estiva di esami. “La comprensione delle norme tributarie – continua – è più semplice per chi ha ascoltato le spiegazioni. Da noi arrivano i ragazzi del secondo anno, studenti molto giovani a cui mancano le conoscenze specifiche nel contesto tributario. Capisco che l’approccio non sia semplice, il linguaggio tecnico diventa fruibile solo dopo tanto ascolto”. Inoltre, “la materia si posiziona nel diritto pubblico e ha un’evoluzione trasversale fra Commerciale, Amministrativo e il Penale dei reati tributari. Insomma, ai ragazzi non resta che studiare tanto e soprattutto bene perché gli argomenti complessi non mancano”. A compromettere l’esito di un esame è, infatti, “la scarsa preparazione. Chi non ha affrontato la materia con il giusto approccio rischia una bocciatura. Inoltre, cade in sede di prova lo studente che ha sottovalutato la portata degli argomenti. L’esame è impegnativo e non si può superare in 15 giorni di preparazione”. La prof.ssa Strianese, per venire incontro alle esigenze studentesche, ha abolito la parte speciale dal programma. E precisa: “Nel manuale non si incontrano grafici e formule come erroneamente si crede. Il Tributario è un diritto giuridico e non economico, dove occorre studiare per princìpi e norme sistematiche”. E qualora vi fossero dei problemi, c’è sempre l’opportunità di usufruire dell’orario di ricevimento: “Molti ragazzi, alla fine del corso, vengono a ricevimento proprio per chiarirsi le idee, si trattengono con i collaboratori cercando di risolvere le criticità”. Dopo uno studio attento, la materia
risulta interessante. Infatti, “Il numero di tesisti è molto alto, segno che la disciplina appassiona gli studenti perché li proietta in un futuro lavorativo diverso: la consulenza fiscale e l’avvocatura tributarista”.
degli argomenti”, la prof.ssa Loredana Strianese, docente di Diritto Finanziario (II cattedra M-Z) parla ai ragazzi in vista della sessione estiva di esami. “La comprensione delle norme tributarie – continua – è più semplice per chi ha ascoltato le spiegazioni. Da noi arrivano i ragazzi del secondo anno, studenti molto giovani a cui mancano le conoscenze specifiche nel contesto tributario. Capisco che l’approccio non sia semplice, il linguaggio tecnico diventa fruibile solo dopo tanto ascolto”. Inoltre, “la materia si posiziona nel diritto pubblico e ha un’evoluzione trasversale fra Commerciale, Amministrativo e il Penale dei reati tributari. Insomma, ai ragazzi non resta che studiare tanto e soprattutto bene perché gli argomenti complessi non mancano”. A compromettere l’esito di un esame è, infatti, “la scarsa preparazione. Chi non ha affrontato la materia con il giusto approccio rischia una bocciatura. Inoltre, cade in sede di prova lo studente che ha sottovalutato la portata degli argomenti. L’esame è impegnativo e non si può superare in 15 giorni di preparazione”. La prof.ssa Strianese, per venire incontro alle esigenze studentesche, ha abolito la parte speciale dal programma. E precisa: “Nel manuale non si incontrano grafici e formule come erroneamente si crede. Il Tributario è un diritto giuridico e non economico, dove occorre studiare per princìpi e norme sistematiche”. E qualora vi fossero dei problemi, c’è sempre l’opportunità di usufruire dell’orario di ricevimento: “Molti ragazzi, alla fine del corso, vengono a ricevimento proprio per chiarirsi le idee, si trattengono con i collaboratori cercando di risolvere le criticità”. Dopo uno studio attento, la materia
risulta interessante. Infatti, “Il numero di tesisti è molto alto, segno che la disciplina appassiona gli studenti perché li proietta in un futuro lavorativo diverso: la consulenza fiscale e l’avvocatura tributarista”.