Sarà il tema della comunicazione scientifica a fare da fil rouge alla giornata di presentazione della XIV edizione del Master in Management Sanitario diretto dalla prof.ssa Maria Triassi. Durante la giornata del 16 marzo (ore 8.30, Aula Magna di Scienze Biotecnologiche), dal titolo ‘L’Agorà della Medicina’, nel corso della quale interverrà, tra gli altri ospiti, anche Michele Mirabella, volto noto di Rai 3, con ‘Comunicare la salute: un Elisir di lunga vita’, verrà presentato il volume con le tesi del progetto della XII edizione, pubblicato da Ateneapoli. Il testo della collana ‘Management in sanità’, disponibile in formato cartaceo e in versione e-book, scaricabile gratuitamente dagli store della rete, “raccoglie le tesi dei partecipanti al Master. Ogni anno viene individuato un tema, nel quale si inseriranno i progetti di tesi. Quello che ne esce fuori è un vero e proprio manuale di management sanitario”, spiega la prof.ssa Triassi. Nel corso dell’incontro si terranno cinque tavole rotonde, corrispondenti agli altrettanti capitoli tematici del volume. “Ogni tavola rotonda, così come ogni capitolo del libro, focalizza l’interesse sui contrasti e le contrapposizioni ma anche sulle convergenze e le aree comuni delle grandi issues socio-sanitarie, creando un luogo di incontro scientifico e umano in cui i saperi possano confrontarsi ed esprimersi con trasparenza e autenticità. Emergerà, quindi, la contrapposizione tra la lucidità statistica della medicina basata sulle evidenze e la più umana e duttile medicina personalizzata, risulterà evidente la spinosa querelle tra medicina sicura e medicina difensiva, saranno poi riesaminati in chiave critica i miti del self care e dell’alfabetizzazione sanitaria attraverso la prospettiva della comunicazione e della rappresentazione mediatica della sanità, antinomie che si coglieranno anche nella valutazione del cambiamento e della transizione demografica, epidemiologica e sanitaria, anche in rapporto all’innovazione, vista in tutti i suoi paradigmi: tecnologie, sperimentazioni e modelli di cura”.
Durante l’incontro non mancheranno momenti ludico-sperimentali attraverso performance artistico-teatrali che avranno lo scopo di trasportare relatori e pubblico in una dimensione di sperimentazione e confronto.
Nella seconda parte della giornata, invece, si avrà una carrellata di alcune delle tesi progetto che rappresentano appunto una declinazione operativa dei temi affrontati nella prima parte del convegno.
La particolarità del lavoro svolto durante il Master, e che rappresenta l’utilità di questo volume, sta proprio nella stretta relazione tra temi affrontati in aula e le esigenze del mondo dalla sanità.
“Il nostro Master è particolarmente innovativo, anche perché prevede diverse ore di laboratorio e simulazioni. Inoltre, le tesi progetto sono tutte applicative e potranno essere utilizzate nelle strutture sanitarie. Così come già accade, ad esempio, per un percorso diagnostico-terapeutico che è stato messo in pratica al Santobono e che ha consentito di implementare l’assistenza pediatrica”. Il rapporto con la Regione Campania – continua quindi la docente – è molto stretto “e si concretizza nel mettere insieme il Governo della sanità con l’Università. I temi individuati di anno in anno per il Master nascono dalle necessità che ogni volta vengono evidenziate in accordo con la Regione. Ad esempio, per il prossimo anno punteremo l’attenzione sui percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali, che rappresentano un vero punto dolente”.
Così, quella che emerge dal Master è una nuova figura di dirigente del sistema sanitario, al quale vengono richieste sempre più competenze: “anche secondo l’ultimo Ddl si è ribadito come i corsi manageriali siano prerequisito essenziale per dirigere strutture complesse”, spiega la prof.ssa Triassi.
Per questo l’obiettivo della Giornata di studi multidisciplinare può essere individuato proprio nell’analisi “dell’apparente contrasto tra le molteplici prospettive che concorrono a definire l’agorà della medicina e della salute, favorendo lo sviluppo di una nuova cultura manageriale che sappia accogliere e sinergizzare le diverse dimensioni della cura e le professionalità che vi partecipano”.
Valentina Orellana
Durante l’incontro non mancheranno momenti ludico-sperimentali attraverso performance artistico-teatrali che avranno lo scopo di trasportare relatori e pubblico in una dimensione di sperimentazione e confronto.
Nella seconda parte della giornata, invece, si avrà una carrellata di alcune delle tesi progetto che rappresentano appunto una declinazione operativa dei temi affrontati nella prima parte del convegno.
La particolarità del lavoro svolto durante il Master, e che rappresenta l’utilità di questo volume, sta proprio nella stretta relazione tra temi affrontati in aula e le esigenze del mondo dalla sanità.
“Il nostro Master è particolarmente innovativo, anche perché prevede diverse ore di laboratorio e simulazioni. Inoltre, le tesi progetto sono tutte applicative e potranno essere utilizzate nelle strutture sanitarie. Così come già accade, ad esempio, per un percorso diagnostico-terapeutico che è stato messo in pratica al Santobono e che ha consentito di implementare l’assistenza pediatrica”. Il rapporto con la Regione Campania – continua quindi la docente – è molto stretto “e si concretizza nel mettere insieme il Governo della sanità con l’Università. I temi individuati di anno in anno per il Master nascono dalle necessità che ogni volta vengono evidenziate in accordo con la Regione. Ad esempio, per il prossimo anno punteremo l’attenzione sui percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali, che rappresentano un vero punto dolente”.
Così, quella che emerge dal Master è una nuova figura di dirigente del sistema sanitario, al quale vengono richieste sempre più competenze: “anche secondo l’ultimo Ddl si è ribadito come i corsi manageriali siano prerequisito essenziale per dirigere strutture complesse”, spiega la prof.ssa Triassi.
Per questo l’obiettivo della Giornata di studi multidisciplinare può essere individuato proprio nell’analisi “dell’apparente contrasto tra le molteplici prospettive che concorrono a definire l’agorà della medicina e della salute, favorendo lo sviluppo di una nuova cultura manageriale che sappia accogliere e sinergizzare le diverse dimensioni della cura e le professionalità che vi partecipano”.
Valentina Orellana