Napoli-Salerno: 150 studenti al primo anno di Edile disegnano gli spazi della Mostra

Centocinquanta studenti del primo anno di Ingegneria Edile della Federico II e dell’Ateneo di Salerno si sono confrontati, in squadre da dieci, nel disegnare gli spazi della Mostra d’Oltremare. La competizione si è svolta in due tempi: il primo aprile a Napoli, con le attività sul campo, il 29 aprile a Fisciano. “L’evento – dice il Coordinatore del Corso di Laurea nonché docente di Disegno, la prof.ssa Lia Maria Papa, che lo ha organizzato anche quest’anno (dodici mesi fa la sfida coinvolse gli studenti federiciani e quelli dell’Università La Sapienza di Roma) – nasce con due obiettivi. Il primo: stimolare gli studenti a disegnare a mano. Il secondo: abituarli a lavorare in gruppo”. Il disegno, con la matematica, “è uno dei basilari strumenti di espressione degli ingegneri. Quello a mano resta un momento fondamentale ed aiuta ragazze e ragazzi a capire il mondo che li circonda. Gli studenti devono imparare a disegnare a mano, perché è una insostituibile forma di allenamento del pensiero. Le tecnologie sono utili e necessarie, ma svolgono un ruolo complementare, strumentale. Oggi, invece, si tende erroneamente a credere che un ingegnere possa prescindere dall’abilità e dalla capacità di disegnare a mano”. Errore clamoroso, come del resto aveva sottolineato già un anno fa, nel corso della precedente edizione del workshop di Disegno, il professore Cesare Cundari, docente a La Sapienza. “Gli avanzamenti sono inevitabili – aveva detto in quella occasione – ma l’uso inadeguato delle nuove tecnologie dà luogo ad un nuovo analfabetismo. Si è persa la disinvoltura ad elaborare il pensiero. Se un giorno la rete si spegnesse, noi non saremmo più autonomi. Bisogna considerare, però, che l’invenzione non avverrà mai attraverso un computer. Ecco perché bisogna impegnarsi nel leggere ciò che ci circonda”. Parole che la prof.ssa Papa condivide in pieno. “Prima di operare con l’ausilio degli strumenti e delle tecnologie più evolute – ribadisce – gli allievi esercitino il loro occhio, la mano e la mente per comprendere geometrie, proporzioni, caratteristiche delle materie”.
Sotto questo profilo, la scelta di svolgere quest’anno la competizione nella Mostra d’Oltremare è stata sicuramente opportuna. “È nata – spiega la docente – dalla volontà di valorizzare uno spazio di grande bellezza, ma sottoutilizzato”. Racconta: “tanti ragazzi non conoscevano la Mostra prima di visitarla per la gara di Disegno. È un posto di grande bellezza e fascino, che tuttavia è ancora una sorta di corpo estraneo nella città. È un luogo ideale per allenare gli studenti a mettere su carta linee, proporzioni, prospettive”. 
Relativamente al secondo obiettivo della competizione, quello di abituare gli studenti a lavorare insieme, sottolinea la prof.ssa Papa: “La capacità di fare squadra, e di mettere le proprie competenze in sinergia con quelle degli altri, con l’obiettivo di realizzare un progetto, sarà una caratteristica fondamentale dei futuri professionisti che andiamo a formare. È bene che si abituino sin da ora a muoversi ed a ragionare in una ottica di squadra”. Obiettivo raggiunto anche quest’anno perché, riferisce la docente, “gli studenti hanno creato gruppo, si sono confrontati, hanno parlato tra loro”.  Una delle caratteristiche della competizione che si è svolta ad aprile è stata la presenza, nel ruolo di tutor delle squadre in campo, di studenti più grandi, oltre che di dottori di ricerca, i quali hanno guidato con la propria esperienza i colleghi del primo anno. “Hanno raccontato – sottolinea la docente – dal proprio punto di vista aspetti positivi e negativi dell’esperienza. Hanno fornito consigli. Hanno stabilito una relazione con gli studenti del primo anno molto stretta ed efficace”. 
Archiviata l’edizione 2015, la docente è già impegnata a riflettere su tempi e modalità dell’appuntamento che si rinnoverà nel 2016. “L’elaborazione della iniziativa – sottolinea – è sempre piuttosto complessa. In genere, ci si comincia a lavorare con un anticipo di almeno quattro mesi, rispetto alla data prevista”. 
Fabrizio Geremicca
- Advertisement -




Articoli Correlati