Non abbiate paura della matematica

Il primo consiglio? “Evitare ogni sforzo mnemonico; è un esame diverso dagli altri:  richiede poco impegno di memoria e molto sforzo per capire gli argomenti”. L’Economia Politica per gli studenti di Giurisprudenza –afferma il prof. Bruno Jossa nell’intervista di Radio Kiss Kiss Napoli – è  “un esame culturale,  la sua funzione principale è quella di fornire gli strumenti per leggere i giornali. Nel corso tendo non a farli diventare economisti ma  cerco di aiutarli a capire i fatti dell’economia italiana”.  
Gli argomenti fondamentali: “il punto centrale dell’intera scienza economica: i principi della teoria keynesiana. L’importante è apprendere il metodo, che è quello deduttivo. La materia è tutta centrata sul principio minimo mezzo- massimo utile, e lo studente deve imparare a ragionare da economista”. 
L’esame è doppio, prima il colloquio con un assistente sulla micro e macro economia e poi si completa la prova con il professore “spesso aggiungo una domanda finale sulla parte speciale che mi sta a cuore e che gli studenti studiano con grande interesse; il  tema è di grande respiro: ci sono alternative al capitalismo?”.
Sono molte le difficoltà incontrate dagli studenti nell’affrontare questa disciplina. Ma bisogna sfatare una convinzione: “gli studenti temono la matematica. Io consiglio tranquillità al riguardo: la matematica contenuta nel programma è da scuola media, è elementarissima. Chi ha frequentato il liceo classico, ad esempio, ed ha trascurato del tutto lo studio  della matematica può affrontare tranquillamente l’esame”.
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