Novità dal Centro Universitario Sportivo Riparte il 5 ottobre il corso di yoga ashtanga

Mens sana in corpore sano. È ripartito, all’insegna della sicurezza, anche il Centro Universitario Sportivo (Cus) di Napoli, presieduto dal prof. Elio Cosentino, l’impianto che ha sede nella zona flegrea (Via Campegna 267), dove gli studenti delle Università Federico II, Parthenope, L’Orientale e Suor Orsola Benincasa hanno l’opportunità di praticare tantissime attività sportive a livello amatoriale o agonistico. “Lo sport è lo strumento necessario per combattere quello stile di vita peggiorativo, improntato alla sedentarietà, che abbiamo acquisito durante la chiusura forzata”, dice Maurizio Pupo, Segretario Generale del CUS Napoli. “All’ingresso saranno obbligatorie misurazione della temperatura tramite il termoscanner, sanificazione delle mani agli appositi dispenser e registrazione. Per ogni sport c’è un regolamento e delle linee guida dettate dalla Federazione che i tecnici faranno rispettare”. Dai primi di settembre ad oggi sono ripartiti nuoto (libero e corsi) e acquagym, con numeri contingentati per corsia, tennis, i corsi agonistici di atletica leggera, pilates. Al via, dal 28 settembre, judo, karate, lotta, difesa personale, MMA, taekwondo, l’atletica, taichi, pallacanestro, pallavolo e i corsi agonistici di calcio a 5. Riparte il 5 ottobre il corso di yoga ashtanga che accoglie un gruppo molto variegato, composto da studenti universitari, ragazze non ancora diciottenni fi no ad adulti oltre la sessantina. “La novità di quest’anno sarà l’introduzione, non so ancora se in un corso parallelo, di lezioni dedicate alla filosofi a che c’è dietro lo yoga, inserendo anche piccoli consigli di benessere e tecniche di rilassamento che si possono eseguire anche a casa”, anticipa l’istruttrice Laura Giustino, psicologa e psicoterapeuta. A chiedere questa integrazione “sono stati proprio i ragazzi del corso. Lo yoga entusiasma molto gli allievi, ne riconoscono, oltre la parte dinamica e fisica, l’importanza anche per la propria interiorità. Ricordo ancora con piacere una ragazza, laureata in Ingegneria, che alla fine del corso mi disse che, grazie allo yoga, non soffriva più di pressione alta”. Molto saldo è anche lo spirito che si instaura all’interno del gruppo: “Tra gli allievi viene a crearsi un vero e proprio legame ed è bello vedere come si uniscono generazioni diverse e il clima di fiducia, condivisione e solidarietà che nasce tra loro”.

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