Diciotto tra medici (di varie branche della medicina: dalla chirurgia generale adulta e pediatrica alla maxillofacciale, dall’oculistica alla chirurgia plastica all’anestesiologia e rianimazione) e infermieri, un veterinario e un operatore sociale: il team della nuova missione umanitaria – la diciassettesima – in Benin curata dall’Associazione Onlus ‘Sorridi Konou Konou Africa’. L’equipe, coordinata dal prof. Enrico Di Salvo, appena rientrata dall’Africa, è stata la più numerosa di sempre. In particolare, ha profuso il suo impegno in strutture ospedaliere ed assistenziali come l’Ospedale francescano di Zagnanado e l’Ospedale Camilliano di Zinviè. “Abbiamo lavorato nei due ospedali contemporaneamente fin dal primo giorno, dividendo i compiti dei membri dell’équipe – racconta il prof. Di Salvo – Sono stati operati più di 100 pazienti adulti e bambini (il più piccolo aveva un mese di vita), con interventi di alta e media chirurgia. Siamo intervenuti su 66 occhi ed è stato finalmente inaugurato il reparto di Chirurgia oculistica presso l’ospedale francescano di Zagnando, grazie all’acquisto di tutta la strumentazione medica necessaria”. Un altro progetto del quale si sono poste le basi è ‘Stop Cancro’, che prevede “l’attivazione presso l’Ospedale Camilliano di un reparto di Anatomia patologica e l’inizio di una campagna di screening gratuita per la prevenzione dei tumori alla mammella e al collo dell’utero, anche lì tra i più diffusi. Per questo programma abbiamo ricevuto anche il sostegno del Ministero della Sanità del Benin in un incontro avuto proprio con la Ministra”.
Oltre ai risultati in campo strettamente medico, si sono raggiunti altri importanti traguardi. “È stata finalmente inaugurata la scuola elementare del villaggio di Koné (Zinvié), che ospita circa 500 alunni, e il nuovo dormitorio dell’orfanotrofio ‘Exodous Hause’ di Pahou, per ospitare altri 105 bambini”. Nel campo della formazione medica, è stata confermata la convenzione con l’Università di Abomey-Calavì e la Scuola di Medicina della Federico II. Ancora, è stato perfezionato il sistema delle adozioni a distanza dei bambini e delle famiglie più povere, che oggi contano centinaia di adesioni. Sono state poste le basi “di un progetto di microcredito per consentire a chi ha una piccola idea imprenditoriale di partire grazie ad un modesto finanziamento da restituire in 2 anni senza interessi. Inoltre, con un progetto di commercio equo e solidale abbiamo acquistato 1500 euro di tessuti locali, che poi sono stati lavorati da sarte beniniane per farne piccoli gadget (bomboniere, portachiavi, borselli) che verranno venduti durante gli eventi organizzati dalla Onlus e il cui ricavato tornerà sempre in Benin”.
Insomma, crescono sempre i progetti e le iniziative intorno a ‘Sorridi Konou Konou Africa’, come sono sempre di più le adesioni. “Negli ultimi due anni è esploso l’entusiasmo e la partecipazione di colleghi, operatori in campo medico e giovani laureati attraverso un tam tam di esperienze positive. Così, anche la macchina organizzativa dell’Associazione dovrà presto adeguarsi alle nuove necessità”, conclude il prof. Di Salvo.
Valentina Orellana
Oltre ai risultati in campo strettamente medico, si sono raggiunti altri importanti traguardi. “È stata finalmente inaugurata la scuola elementare del villaggio di Koné (Zinvié), che ospita circa 500 alunni, e il nuovo dormitorio dell’orfanotrofio ‘Exodous Hause’ di Pahou, per ospitare altri 105 bambini”. Nel campo della formazione medica, è stata confermata la convenzione con l’Università di Abomey-Calavì e la Scuola di Medicina della Federico II. Ancora, è stato perfezionato il sistema delle adozioni a distanza dei bambini e delle famiglie più povere, che oggi contano centinaia di adesioni. Sono state poste le basi “di un progetto di microcredito per consentire a chi ha una piccola idea imprenditoriale di partire grazie ad un modesto finanziamento da restituire in 2 anni senza interessi. Inoltre, con un progetto di commercio equo e solidale abbiamo acquistato 1500 euro di tessuti locali, che poi sono stati lavorati da sarte beniniane per farne piccoli gadget (bomboniere, portachiavi, borselli) che verranno venduti durante gli eventi organizzati dalla Onlus e il cui ricavato tornerà sempre in Benin”.
Insomma, crescono sempre i progetti e le iniziative intorno a ‘Sorridi Konou Konou Africa’, come sono sempre di più le adesioni. “Negli ultimi due anni è esploso l’entusiasmo e la partecipazione di colleghi, operatori in campo medico e giovani laureati attraverso un tam tam di esperienze positive. Così, anche la macchina organizzativa dell’Associazione dovrà presto adeguarsi alle nuove necessità”, conclude il prof. Di Salvo.
Valentina Orellana