Stop ai tirocini presso il Comune di Napoli per gli studenti dei Corsi di Laurea Triennale in Servizio Sociale e Magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali, entrambi a numero programmato ed entrambi attivi presso il Dipartimento di Scienze Politiche. Il blocco decorre già da giugno, per gli allievi che avevano ottenuto di svolgere l’attività nell’amministrazione comunale e che ora restano in una situazione di incertezza, con il tirocinio già programmato che è stato congelato. Il motivo dello stop, secondo quanto è stato comunicato da Palazzo San Giacomo alla prof.ssa Maria Carmela Agodi, che coordina Sevizio Sociale, è che la presenza dei tirocinanti determina un aggravio di costi per le casse comunali. “Sia chiaro – precisa la docente – non è che i nostri allievi, i quali finora hanno svolto presso il Comune di Napoli il periodo di formazione previsto dal curriculum, abbiano mai percepito emolumenti. I costi che lamenta il Comune sarebbero ora legati alla circostanza che, secondo l’amministrazione comunale, bisognerebbe formare i tirocinanti al rispetto di norme di sicurezza particolarmente stringenti. Il che, mi hanno detto, determinerebbe una spesa. Personalmente trovo questa motivazione piuttosto speciosa
e reputo grave che il Comune precluda ai nostri ragazzi la possibilità di formarsi e di imparare attraverso il contatto con le assistenti sociali che lavorano ed operano come dipendenti comunali”. Il blocco deciso da Palazzo San Giacomo dimostra, sottolinea la prof.ssa Agodi, “quanto sia urgente un accordo tra istituzioni per rendere più agevoli i tirocini. I quali, giova ricordarlo, sono un momento essenziale nella formazione dei futuri assistenti sociali e dirigenti che opereranno nel settore delle politiche sociali”. È un tema, quello dei tirocini, riguardo al quale sono in cantiere alcune modifiche. “Non sempre, negli anni scorsi, enti ed istituzioni che hanno accolto i tirocinanti si sono rivelati all’altezza del compito formativo. Un po’ per responsabilità propria, un po’ perché non è infrequente che gli studenti si vadano a scegliere la soluzione più comoda, sotto casa, senza valutare se quella sia davvero la migliore opportunità che hanno di acquisire professionalità e competenze. Alla luce di questa esperienza, i Corsi di Laurea in Servizio Sociale si accingono a rivedere l’elenco degli enti e delle associazioni convenzionate e ad introdurre modalità nuove per l’attribuzione dei tirocini”. Nell’ambito di questo sforzo di miglioramento, anticipa, “ci saranno seminari di guida al tirocinio che aiuteranno studenti e tutor aziendali a mettere a frutto reciprocamente la presenza dei giovani presso enti ed associazioni. Il nuovo regolamento incardina la nostra procedura su quella on-line messa già da alcuni mesi in funzione dall’Ateneo, che rende disponibile l’Ufficio tirocini tutti i giorni. Insomma, ci muoviamo su più fronti per evitare che, come purtroppo è accaduto a volte in passato, i nostri studenti finiscano a fare le fotocopie in un qualche ufficio o, comunque, trascorrano il loro periodo di esperienza professionalizzante senza imparare nulla”.
Si attende ancora, intanto, che sia approvata in Giunta regionale la convenzione tra i Corsi di Laurea in Servizio Sociale della Federico II, l’Ordine degli assistenti sociali e la Regione Campania in base alla quale Palazzo Santa Lucia chiederà all’Ateneo la formazione degli assistenti sociali in servizio negli ambiti di zona e presso le aziende sanitarie locali. Novità in arrivo, infine, per il regolamento didattico. Scatteranno con il prossimo anno accademico. “Una
delle principali innovazioni – riferisce la prof.ssa Agodi – lo scorporo di alcune materie. Tra esse Metodologia e tecnica del servizio sociale, che diventa due distinti insegnamenti. Il primo: Metodi e tecniche del sociale. Il secondo: Metodologia della ricerca sociale. Altre modifiche sono relative alla denominazione di alcune discipline e sono finalizzate a rendere tali denominazioni più aderenti ai contenuti degli insegnamenti Insomma, cerchiamo di compiere
uno sforzo di chiarezza”.
e reputo grave che il Comune precluda ai nostri ragazzi la possibilità di formarsi e di imparare attraverso il contatto con le assistenti sociali che lavorano ed operano come dipendenti comunali”. Il blocco deciso da Palazzo San Giacomo dimostra, sottolinea la prof.ssa Agodi, “quanto sia urgente un accordo tra istituzioni per rendere più agevoli i tirocini. I quali, giova ricordarlo, sono un momento essenziale nella formazione dei futuri assistenti sociali e dirigenti che opereranno nel settore delle politiche sociali”. È un tema, quello dei tirocini, riguardo al quale sono in cantiere alcune modifiche. “Non sempre, negli anni scorsi, enti ed istituzioni che hanno accolto i tirocinanti si sono rivelati all’altezza del compito formativo. Un po’ per responsabilità propria, un po’ perché non è infrequente che gli studenti si vadano a scegliere la soluzione più comoda, sotto casa, senza valutare se quella sia davvero la migliore opportunità che hanno di acquisire professionalità e competenze. Alla luce di questa esperienza, i Corsi di Laurea in Servizio Sociale si accingono a rivedere l’elenco degli enti e delle associazioni convenzionate e ad introdurre modalità nuove per l’attribuzione dei tirocini”. Nell’ambito di questo sforzo di miglioramento, anticipa, “ci saranno seminari di guida al tirocinio che aiuteranno studenti e tutor aziendali a mettere a frutto reciprocamente la presenza dei giovani presso enti ed associazioni. Il nuovo regolamento incardina la nostra procedura su quella on-line messa già da alcuni mesi in funzione dall’Ateneo, che rende disponibile l’Ufficio tirocini tutti i giorni. Insomma, ci muoviamo su più fronti per evitare che, come purtroppo è accaduto a volte in passato, i nostri studenti finiscano a fare le fotocopie in un qualche ufficio o, comunque, trascorrano il loro periodo di esperienza professionalizzante senza imparare nulla”.
Si attende ancora, intanto, che sia approvata in Giunta regionale la convenzione tra i Corsi di Laurea in Servizio Sociale della Federico II, l’Ordine degli assistenti sociali e la Regione Campania in base alla quale Palazzo Santa Lucia chiederà all’Ateneo la formazione degli assistenti sociali in servizio negli ambiti di zona e presso le aziende sanitarie locali. Novità in arrivo, infine, per il regolamento didattico. Scatteranno con il prossimo anno accademico. “Una
delle principali innovazioni – riferisce la prof.ssa Agodi – lo scorporo di alcune materie. Tra esse Metodologia e tecnica del servizio sociale, che diventa due distinti insegnamenti. Il primo: Metodi e tecniche del sociale. Il secondo: Metodologia della ricerca sociale. Altre modifiche sono relative alla denominazione di alcune discipline e sono finalizzate a rendere tali denominazioni più aderenti ai contenuti degli insegnamenti Insomma, cerchiamo di compiere
uno sforzo di chiarezza”.