Nuovi insegnamenti e un percorso in inglese a Scienze Politiche

Un percorso in inglese andrà ad affiancare l’omonima Magistrale in italiano. Partirà dal prossimo anno accademico Relazioni Internazionali con la didattica erogata interamente in lingua inglese. “Si tratta di un percorso completamente nuovo, soprattutto in area umanistica, e rappresenta una sfida per tutti noi. Ci auguriamo che gli studenti sappiano cogliere questa opportunità che spiana la strada verso sbocchi lavorativi in enti ed associazioni sovrannazionali che rappresentano oggi una alternativa più che valida alla carriera nelle pubbliche amministrazioni”, spiega il prof. Pasquale Femia, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche Jean Monnet. La carriera del laureato in Relazioni Internazionali, infatti, “oltre che al classico sbocco nei ministeri o nelle ambasciate, è sempre più protesa verso le ONG o le fondazioni internazionali e un titolo in inglese rafforza ancora di più l’inserimento in questo ambito. Questo percorso, oltre che al laureato triennale in Scienze Politiche, è rivolto anche a chi ha svolto studi giuridici o linguistici. Bisogna oggi pensare che il futuro delle scienze politiche è la transdisciplinareità: sono proprio l’elasticità mentale e le competenze trasversali a rappresentare i punti di forza di questi studi che permettono l’inserimento in diversi ambiti”.
Anche per il Corso tradizionale in Relazioni Internazionali non mancano delle novità con l’introduzione da quest’anno di due nuovi insegnamenti che vogliono offrire competenze di tipo sociologico-filosofico: “Si tratta di Filosofia delle migrazioni e di Diritto delle Migrazioni, le cui lezioni saranno tenute dal Prefetto di Caserta. Lo studio delle migrazioni dal punto di vista filosofico, giuridico e sociologico offrirà agli studenti una visione ancora più ampia di quella che rappresenta, nel nostro territorio in particolare, una questione con cui confrontarsi quotidianamente come quella dei migranti”. Due nuovi insegnamenti, Psicologia del Lavoro e Sociologia delle organizzazioni, anche per la Magistrale in Scienze e Tecniche delle Amministrazioni Pubbliche, che vuole formare i dirigenti della pubblica amministrazione: “L’idea che sta dietro l’inserimento di queste due discipline sta nella necessità di formare dei dirigenti che abbiano anche capacità manageriali e di coordinamento del gruppo di lavoro, con competenze anche sociologiche. Ritorniamo quindi al tema della multidisciplinareità”.
Sul fronte della ricerca, approvati due progetti nell’ambito di Valereplus: “Sono progetti di durata biennale che abbiamo vinto come Dipartimento. Il primo è sulla ‘follia’: verranno analizzati aspetti filosofici, psicologici e medici, e partirà, poi, un laboratorio teatrale guidato dal prof. Antimo Cesaro e che vedrà il coinvolgimento dei nostri studenti. Ricordiamo che già in passato si sono tentati esperimenti di un uso terapeutico del teatro, ad esempio negli OPG. Il secondo progetto, diretto dalla prof.ssa Ida Caracciolo, sarà incentrato sul diritto alla salute e in particolare su quella dei migranti, con una forte ricaduta sul territorio. Un terzo progetto poi è stato vinto da me ed incardinato nel Dipartimento di Ingegneria e riguarda i problemi giuridici legati agli algoritmi automatici. Si stratta di un nuovo ambito di studio per noi fortemente interdisciplinare”.
Il Dipartimento è anche impegno in un progetto con l’Accademia Aeronautica, nell’ambito della terza missione, con attività di mediazione culturale e supporto all’integrazione di un gruppo di militari del Kuwait che stanno svolgendo un semestre di addestramento in Italia.
Valentina Orellana
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