Nuovo Presidente a Lettere Classiche, è la prof.ssa Matino

Insieme a Lingue, cambio alla Presidenza anche per il corso triennale di Lettere Classiche: al prof. Ugo Criscuolo subentra, ufficialmente a partire dal primo novembre, la prof.ssa Giuseppina Matino. Quando le si chiede da quanto tempo insegni al Dipartimento di Filologia Classica della Federico II, la professoressa risponde: “praticamente da sempre. Mi sono laureata qui, e qui ho cominciato a fare l’assistente. Ho vinto l’insegnamento in un liceo e poi sono diventata professore associato di Storia della lingua greca prima e di Letteratura greca poi”. L’inizio del suo mandato coincide, in effetti, con una fase che definisce di vera e propria “rivoluzione, che porterà vantaggi notevoli per gli studenti”, in cui si cercherà, spiega la docente, di “ridurre al minimo gli esami senza creare però un danno alla formazione di base e a quella caratterizzante”. In particolare per Lettere Classiche, chiarisce la professoressa Matino, l’obiettivo è quello di “creare le condizioni per l’accesso ad una formazione professionalizzante soprattutto per il campo dell’insegnamento, che anche se non è l’unico sbocco lavorativo resta, soprattutto al Sud comunque quello principale”. Oltre agli insegnamenti caratterizzanti però, continua la prof.ssa Matino, “è importante anche l’approfondimento dell’area dell’Archeologia Classica e delle sue applicazioni, sempre in ambito curricolare, e la possibilità offerta dalla cosiddetta area D degli esami a scelta che permettono di approfondire anche ad altri settori, scegliendo un esame qualsiasi tra i corsi di tutto l’Ateneo. Poi c’è il laboratorio di Informatica Umanistica, che gli studenti continuano a frequentare. E non abbiamo voluto diminuire l’importanza dell’elaborato finale: è fondamentale che alla fine del loro percorso gli studenti abbiano la possibilità di cimentarsi con l’elaborazione di un lavoro in prima persona”. 
Il corso di laurea di Lettere Classiche con la neo Presidente è quindi tutto proteso verso la professionalizzazione e gli sbocchi occupazionali: “se lo sbocco quasi esclusivo è l’insegnamento”, spiega la docente, “il laureato di Lettere Classiche ottiene con il suo titolo tutti i crediti necessari per poter, dopo la Specialistica, accedere alla Sicsi, senza debiti per la classe di insegnamento specifica di greco e latino, e con poche integrazioni necessarie per le altre classi umanistiche”. Un obiettivo più ampio, continua la professoressa, sarebbe quello di rendere lo studente ricco di crediti nel più ampio raggio di settori possibile, per dare la possibilità di poter scegliere poi tra una vasta gamma di specialistiche. Anche se, di fatto, la stragrande maggioranza dei laureati in Lettere Classiche continua invece con la corrispondente specialistica di Filologia Classica. 
Un quadro in cui la linea personale della docente è “puntare ad essere pratici e concreti, aiutando i giovani ad inserirsi. Ho sempre cercato di essere vicina agli studenti, guardare le cose dalla loro parte, cercare di capire cosa si aspettano dal corso di laurea e di cosa hanno bisogno per andare avanti”, spiega. “Compito principale di un insegnante credo sia proprio essere pronto ad accogliere le esigenze dei ragazzi, per aiutarli ad inserirsi in qualsiasi cosa desiderino fare”. Cosa aspettarsi quindi per il futuro del Corso di Laurea? “Mi aspetto che sia una laurea fruttuosa in tutti i sensi”, afferma la professoressa, “che dia stimoli per approfondire le proprie conoscenze e che fornisca gli studenti di una certa vivacità con cui porsi nel mondo e nella società, con ottica critica e consapevolezza delle nozioni acquisite”. 
Viola Sarnelli
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