Nuovo Statuto a L’Orientale, eletto il Senato Accademico

Prende forma il nuovo Senato Accademico dell’Orientale – riformulato in base al Nuovo Statuto – che, con il voto del 5 giugno, rinnova anche i rappresentanti del personale docente di I e II fascia e dei ricercatori.
Giorgio Banti (Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo), Giuseppe Civile (Dipartimento Scienze Umane e Sociali) e Rita Librandi (Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati): sono gli eletti fra i docenti di prima fascia. Per i docenti di II fascia entrano in Senato: Giacomella Orofino (Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo), Giuseppe Moricola (Dipartimento Scienze Umane e Sociali) e Maria Laudando (Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati). Andrea Manzo rappresenterà i ricercatori. 
“Questo Senato avrà un ruolo diverso, ma altrettanto rilevante, rispetto al vecchio organo – spiega la prof.ssa Librandi, già membro della Commissione Statuto – Lo Statuto di Ateneo ha cercato di interpretare in maniera meno rigida possibile la Riforma Gelmini (che in parte esautorava il Senato n.d.r.), per cui a quest’organo verranno richiesti molti pareri in merito a questioni importanti ed avrà un ruolo decisivo di raccordo tra le diverse strutture dell’Ateneo”. “I colleghi che hanno lavorato allo Statuto – commenta anche la prof.ssa Laudando – hanno cercato di lasciare al Senato più spazi possibile rispetto ai dettami imposti dalla Riforma. Sono riusciti, quindi, a far sì che quest’organo mantenga un’importante funzione di indirizzo e di parere, in alcuni casi vincolante, come ad esempio sulle questioni di bilancio. E’ chiaro che le strutture chiave saranno i Dipartimenti e il Consiglio di Amministrazione, ma nel Senato potremo confrontarci con i Direttori dei Dipartimenti in un’ottica di comune interesse per il benessere dell’Ateneo e degli studenti”.
Come già avevano annunciato le tante proteste di docenti e studenti degli scorsi mesi, sono diverse le perplessità nei confronti della Riforma universitaria, come tiene a sottolineare anche il prof. Banti: “Questo nuovo Senato ha, sì, molte attribuzioni ma i suoi poteri sono limitati rispetto a quello precedente. Inoltre, è così diverso nella forma che è ancora difficile capire come funzionerà. Le mie maggiori perplessità riguardano l’inserimento di esterni in Consiglio di Amministrazione. L’Università non è un’azienda e non può seguire le logiche degli interessi privati. Ancora, il CdA sarà composto esclusivamente da membri designati (eccezion fatta per gli studenti) e questo è un altro elemento negativo. All’Orientale, fortunatamente, la Riforma è stata letta e tradotta nella maniera più intelligente possibile, per cui anche i membri esterni del CdA devono essere scelti dal Senato Accademico in un elenco di sei nominativi definito dal Rettore”. Poi aggiunge: “sono stato eletto per svolgere un compito istituzionale e cercherò di compierlo nel pieno rispetto ed interesse dell’Istituzione”.
Questo è lo spirito che accompagna tutti i neo senatori: “in un momento di grande incertezza in cui si sta ricostruendo tutta la struttura accademica – sottolinea Laudando – è importante mettere al servizio dell’Ateneo le proprie competenze e le esperienze maturate negli anni, in un’ottica di grande collaborazione. Sarà con la stesura dei Regolamenti che entreremo nel vivo delle funzioni, per adesso si può dire che abbiamo solo una struttura generale”.
“I problemi più urgenti – tiene a ricordare la prof.ssa Librandi – sono quelli relativi alla carenza di fondi da parte del Ministero e alle nuove modalità concorsuali, ai pensionamenti, a volte anticipati, che non vedono ricambio generazionale, con il rischio di cattedre che restano vuote e competenze che rischiano di perdersi. Tutto questi attacchi all’Università ci preoccupano molto”.
Valentina Orellana
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