Orari delle lezioni e sportelli della segreteria, le prime istanze delle rappresentanze studentesche

All’indomani delle consultazioni studentesche, i neo eletti, presentano i loro progetti e le istanze delle quali hanno promesso di farsi portatori per due anni. Alla Facoltà di Economia, i problemi sono noti a tutti. Accavallamento dei corsi, pochi appelli d’esame, orari e numero di sportelli aperti della segreteria studenti da rivedere. “Il prolungamento degli orari di segreteria e l’aumento del numero degli sportelli aperti, rappresentano il primo punto del nostro programma. In alternativa si può cercare di informatizzare quanto più possibile i servizi” dice Tommaso Votino, neo eletto in Consiglio d’Ateneo nella lista Unina che  si è presentata con Confederazione. Tommaso ha già esperienza come rappresentante degli studenti nel Corso di Laurea di Scienze del Turismo. “Il lavoro svolto in questi anni mi ha permesso di conoscere i problemi reali degli studenti, di tutte le età. Quelli del vecchio ordinamento, per esempio, non hanno più i corsi. Sarebbe importante istituire dei corsi di recupero e permettere loro di completare il ciclo di studi. Gli appelli d’esame, poi, sono insufficienti e l’organizzazione didattica, con le lezioni che si accavallano è da rivedere. Inoltre, non è possibile ripetere un esame nella stessa sessione e il numero delle riviste disponibili in Biblioteca si è fortemente assottigliato”. Accanto alle tematiche specifiche, ci sono poi gli argomenti di interesse generale. La carta dei diritti dello studente: uno dei progetti importanti sui quali lavorare. “Dovrà essere un documento che sancisca dei principi inviolabili che dovranno regolare la vita universitaria”. Sul modello di un’esperienza condotta con successo a Fisciano, Tommaso vorrebbe proporre l’istituzione di un centro di scambi linguistici e culturali a Monte Sant’Angelo. Per meglio monitorare le esigenze degli studenti, Tommaso pensa di redigere, in collaborazione con il Dipartimento di Statistica, dei questionari. “Mi piacerebbe portare avanti iniziative che avvicinino l’università al mondo del lavoro e al nostro territorio. Organizzare anche qui un Job Meeting, come quello che si svolge ogni anno ad Ingegneria e lavorare molto all’internazionalizzazione attraverso seminari, incontri e un blog”.
“I disagi maggiori li affrontano gli studenti del primo anno. Seguono alle aule T, distanti dal resto della struttura, e chi viene da lontano rischia di arrivare sempre in ritardo perché dall’ingresso alle aule occorre almeno un quarto d’ora di cammino.  Inoltre, l’ingresso anticipato alle 8:30 penalizza molto gli studenti. Ancora, nell’aulario T non ci sono servizi e mancano le aule studio ma lo spazio per ricavarne alcune c’è. Da quest’anno, alcuni corsi, come ad esempio Microeconomia, hanno fissato delle esercitazioni il sabato mattina e naturalmente gli studenti fuorisede devono aspettare il pomeriggio per tornare  a casa” afferma Giuseppe Di Benedetto, eletto al Consiglio di Ateneo, nelle liste del gruppo dei Giovani Economisti Federiciani. Tra gli obiettivi da perseguire: “la promozione eventi, mostre e concerti”. 
Per Dario Iannella, eletto in Consiglio di Facoltà nella coalizione di destra, i problemi sono facilmente individuabili, la questione è come risolverli. Occorre “trovare un accordo sull’allargamento delle finestre d’esame e l’accavallamento dei corsi. Sono i due problemi maggiormente sentiti dagli studenti”. La segreteria “la fila, nel periodo delle immatricolazioni, è impressionante ed è strano che ci sia sempre un solo sportello aperto. Dovremo portare queste cosa all’ordine del giorno in Facoltà” dice Dario. “Gli studenti chiedono novità a proposito dell’organizzazione dell’orario, ma questo non è l’unico problema. I buoni pasto alla mensa, per esempio, sono troppo pochi. I titolari ci hanno suggerito di affrontare questa situazione” sostiene Gennaro Costigliola eletto nello stesso schieramento. Accanto all’impossibilità di sostenere due volte una prova nella stessa sessione e all’accavallamento dei corsi, uno dei problemi con i quali gli studenti devono combattere è lo scarso numero di date d’esame. “Tra giugno e luglio è prevista una sola data per l’esame di Diritto Commerciale. Altri fissano le date d’esame i primi giorni di settembre” aggiunge Gennaro che fa anche una proposta ludica: “c’è troppa monotonia all’università, si segue, si studia e si fanno gli esami. Bisogna creare occasioni che permettano di vivere l’università. Penso a dei concerti per esempio”.
“Trascorro qui tutte le mie giornate e per questo constato i limiti della Facoltà. Ho scelto di impegnarmi in prima persona per fare qualcosa di utile” dichiara Andrea Carannante eletto in una lista indipendente, espressione di un associazione fondata insieme ad alcuni amici. Si chiama F2O (Federico II Organization) e in passato aveva già presentato dei progettini, portati avanti senza alcun tipo di finanziamento. “Il mio obiettivo è semplice: ho intenzione di impegnarmi affinché venga approvato, anche per la laurea specialistica, il sistema di valutazione previsto alla triennale per chi si laurea in tempo” dice. La prassi in vigore per la laurea triennale prevede che, coloro che conseguono il titolo entro la prima sessione successiva allo scadere del terzo anno, hanno diritto ad un 3% in più da aggiungere al voto di partenza. Inoltre, alla tesi di laurea specialistica, si possono attribuire al massimo 6 punti. Qualora se ne vogliano attribuire 8, bisogna presentare una richiesta scritta. “Queste restrizioni obbligano gli studenti della magistrale a mantenere una media molto più alta di quanto non sia necessario fare alla triennale” aggiunge ancora Andrea, che si è affacciato per la prima volta ad una competizione elettorale. Andrea è ottimista: “credo che anche se ci vorrà del tempo, alcune piccole cose, relative agli orari di segreteria o all’organizzazione didattica si potranno portare a termine. Sono le cose davvero importanti per gli studenti e non comportano alcuna spesa aggiuntiva”. 
Simona Pasquale
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