Organizzazioni studentesche, la replica di Scotto di Vetta

Alcune risposte di Giannantonio Scotto di Vetta, rappresentante dell’Unione degli Universitari nel Consiglio degli Studenti d’Ateneo del Federico II, alle dichiarazioni di consiglieri di altri gruppi sull’operato del Sindacato Studentesco. La prima stoccata va a Paolo De Martino, vicepresidente del Parlamentino degli studenti e leader della Sinistra Universitaria a Lettere: “la scelta dell’Udu di stare all’opposizione nasce dal non aver accettato un ipotetico accordo Sinistra Giovanile-Udu-Confederazione, già esistente nella passata consiliatura e rivelatosi, dal nostro punto di vista, fallimentare. I fatti ci hanno dato ragione: al momento della votazione dei Senatori e dei Consiglieri d’Amministrazione – dopo la richiesta di accordi con l’Udc – abbiamo avuto la conferma che l’intesa con noi era volta esclusivamente alla realizzazione di un gruppo di maggioranza, a prescindere da qualsiasi accordo programmatico”. In ogni caso, l’Udu ribadisce la sua volontà “ad ogni tipo di confronto su temi che interessano gli studenti, purché venga cercato costantemente e non solo quando SG e Confederazione non raggiungono accordi di maggioranza. Per questo motivo è fondamentale che De Martino svolga fino in fondo il suo ruolo di garante all’interno del Consiglio”.
A Michele Langella, rappresentante degli studenti in Consiglio d’Amministrazione per la SG, che accusava il Sindacato di difendere i diritti di una sola Facoltà, quella d’Ingegneria, Scotto di Vetta replica: “non è affatto vero quanto dice Langella. Il Consigliere dovrebbe andare a rileggere il nostro programma in cui si parla dei problemi di tutta la Federico II, non di un’unica Facoltà. Oppure, riguardando la storia del Sindacato nell’ultimo anno, potrebbe ritrovare la vertenza trasporti avviata con l’occupazione di pullman e del Consorzio Unico Campania contro l’aumento del costo dei biglietti; la campagna contro l’utilizzo delle impronte digitali a mensa; l’opposizione al progetto della legge regionale sull’Università; le firme raccolte contro il Dpcm del governo Berlusconi; la lotta contro la riforma ad Y, e tante altro ancora”. E aggiunge Scotto di Vetta: “Da militante dell’Udu mi meraviglio del ruolo assunto dalla SG, che sembra voler andare avanti a colpi di maggioranza – quando trova l’accordo – infischiandosene delle altre componenti. Proprio come l’attuale governo in carica”.
L’ultimo appunto di Giannantonio Scotto di Vetta è per Rosario Pugliese, senatore accademico di Confederazione, che rivendicava un ruolo attivo nella istituzione del Difensore civico: “un intervento puerile quello di Pugliese, che dovrebbe sapere che lo Statuto Nazionale dei Diritti dello Studente è una campagna nazionale dell’Unione degli Universitari avviata nel lontano 1994. Siamo contenti che, nella passata consiliatura, si sia lavorato in questa direzione, ma la vera sfida verrà dopo, quando sarà compito anche delle associazioni universitarie far rispettare il documento, momento in cui si andranno a contrastare i poteri baronali del nostro Ateneo”.
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