Parte Giurisprudenza a Nola

Parte il Corso di Laurea in Giurisprudenza a Nola. Ad inaugurarlo il 12 settembre, alla presenza di trecento persone, il Rettore Gennaro Ferrara, il sindaco Giuseppe Serpico, il Presidente del Tribunale, il Procuratore Capo di Nola, il delegato del Vescovo, l’intera Giunta comunale, forze politiche di governo e d’opposizione. A gran completo il Navale: Presidi, Direttore amministrativo (dott. Orefice), cerimoniale (Antonella Romanelli e Bruno Mirabile), docenti universitari. La sala Mozzillo del complesso Monastico di S. Chiara (edificio del XIII secolo) non riesce a contenere tutto il pubblico, provocando un effetto sauna anche a causa della calura settembrina.
Raggianti il Rettore, il sindaco, l’Assessore alle Finanze e Programmazione, dott. Esposito, al quale chiediamo quanto l’amministrazione ha previsto di spendere. Perentoria la risposta: “mettiamo a disposizione inizialmente 1.220 metri quadri. Soldi? Tutto quanto l’Università ci chiederà. Faremo del nostro meglio. Nola lo merita per la sua tradizione. Siamo grati al Rettore Ferrara di aver accettato la nostra richiesta”. Di soldi parla anche il direttore Orefice: “noi riusciamo a fare tutto con grandi economie”. Attivare facoltà, inaugurare edifici. Ma la star è Ferrara, accolto tra gli applausi, quasi un re Mida, tutto quanto tocca diventa oro, forte dei suoi contatti, della sua capacità di attrarre denaro e docenti (lo evidenziava sul numero scorso di Ateneapoli il Rettore Grella: “a Ferrara tutto è concesso”). 
E lui risponde a tutti. “Siamo consapevoli dell’importanza storica e culturale della zona di Nola. Sappiamo quanto questa città ed i comuni circostanti credano nell’Università sul loro territorio (Nola ha anche chiesto di diventare provincia autonoma). Ringrazio tutte le forze politiche locali, tutte, che hanno fortemente voluto la sede universitaria a Nola. Non vi deluderemo”. 
Ferrara continua: “chi mi conosce bene sa che sono molto modesto, ma anche testardo e molto furbo”. La sede: “mi fa piacere che la notizia definitiva di Giurisprudenza alla Reggia Orsini l’abbia data il Presidente Motti (Presidente del Tribunale). Le Università in Italia ed all’estero sono nei luoghi più belli. Non è così a Napoli. La Reggia degli Orsini a Nola è invece una sede bellissima, siamo lieti di andarci. Tribunale, pubblici ministeri, avvocatura, ci daranno una mano, attraverso stage e non solo”. Le motivazioni della scelta: “si possono fare tante considerazioni. La nostra Università, fino a 15 anni fa, aveva solo due Facoltà, uniche in Italia: -Economia Marittima e Scienze Nautiche-, che hanno adempiuto al loro compito: i nostri laureati sono in tutto il Mediterraneo. A me sembrava un paradosso l’esistenza di un ateneo, il Federico II, con 100.000 studenti ed una università specialistica la nostra, con 1.000 studenti. Perciò abbiamo attivato un grosso processo di adeguamento che ci ha portato ad una dimensione di 5 facoltà, 13.000 studenti iscritti, la prima facoltà di Economia in Italia per matricole. In più, Ingegneria delle Telecomunicazioni, Scienze Motorie e Giurisprudenza. Siamo oggi ad un riequilibrio dimensionale e territoriale: Nola, oggi è, a parte Portici, il primo Comune della provincia di Napoli con una sede universitaria”. “Potenzieremo le nostre risorse a partire da quelle che abbiamo (Sebastiano Mortati, Tesauro, etc, grandi studiosi)”. La presenza di docenti di altri atenei “non è stata foriera di buoni rapporti con il Federico II”. Ci sono dissidi, antipatie fra atenei, che dispiacciono a Ferrara. “Eppure, Paolo Tesauro ed Enzo Patalano del Federico II sono nel Comitato Ordinatore della Facoltà di Giurisprudenza”. Il futuro a Nola ed una promessa: “Noi vogliamo volare alto, con un ottimo rapporto docenti-studenti. Non vogliamo l’oceano di iscritti che potrebbe portare invece una sede a Napoli. Le cattedre che metteremo a concorso saranno aperte a studiosi di tutta Italia, perché perseguiamo la qualità e vogliamo creare una scuola giuridica a Nola”. “Partiamo a costo zero, ma in futuro avremo finanziamenti. Il prof. Salvatore Vinci, sarà il Presidente del Comitato Ordinatore: il meglio che noi potevamo mettere a disposizione. Vinci è stato ordinario di Economia al Federico II e poi alla Facoltà di Giurisprudenza di Napoli e di Roma ‘La Sapienza’”.
È “un momento storico, per questo comprensorio. E noi siamo pieni di fervore verso i giovani locali” aggiunge il Rettore. “Con l’Ing. Ucci della Circumvesuviana, abbiamo previsto un servizio di autobus con i Comuni della zona, per meglio rispondere alle esigenze della gente. Ma anche collegamenti con l’Ordine degli Avvocati, con il Tribunale”. Mensa e servizi. “Siamo contrari ad avere una mensa perché i pasti costano fino a 30-40.000 lire l’uno. Pensiamo perciò a convenzioni con ristoranti locali perché è più economico”. 
Solo Giurisprudenza a Nola? “Mi è stato chiesto: attiviamo solo Giurisprudenza a Nola e nel nolano? Io sono consapevole che le nuove tecnologie stanno ampliando gli orizzonti e riducendo gli spostamenti, ma con strutture agili e diffuse. Il Navale oggi ha 5 facoltà e fra queste Scienze Motorie è quella che ha maggiori possibilità di dislocarsi sul territorio. Già da quest’anno Scienze Motorie potrà optare tra via Petrarca, via Campegna e Ponticelli. Perché non anche Nola? L’economia nolana ha bisogno di giovani adeguati allo sviluppo di questa zona”. “Noi siamo in concorrenza ma in rintegrazione con le altre Università. Tutti i Rettori della Campania hanno approvato la nostra scelta su Nola”. 
Dal 13 settembre è operativa la segreteria delle Facoltà (per informazioni tel. 081.821.41.66). I corsi partono a novembre. Previste 2-300 matricole, 3-4 miliardi il costo annuale: “non di più. Noi avevamo un credito in base al numero di studenti che il Ministero ci doveva e ci ha di recente assegnato. Noi possiamo fare molto in termini di servizi e semplificazione delle procedure”.
Paolo Iannotti
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