Perché Venezia si allaga?

Sempre più spesso si verificano fenomeni meteorologici estremi, che hanno un impatto pesante sul territorio. Piogge torrenziali, venti ad oltre cento chilometri orari, siccità prolungate. Episodi che da un lato pongono con forza il tema dei mutamenti climatici e dall’altro mettono a nudo la fragilità del territorio italiano. Dovuta, quest’ultima, a caratteristiche intrinseche ed alle manomissioni dell’uomo. Impermeabilizzazione dei suoli, cementificazione, scarsa manutenzione sono tra i fattori che concorrono a determinare catastrofi non di rado evitabili. Per prevenirle servirebbero politiche di pianificazione attente al benessere collettivo piuttosto che alle speculazioni individuali e che diano ascolto, tra gli altri, ai “medici del territorio”, ai geologi dei quali in Italia ci sarebbe un disperato bisogno ma che, troppo spesso, non sono tenuti nella giusta considerazione quando avvertono dei rischi e dei pericoli commessi a determinate situazioni. Sono temi dei quali si discuterà martedì 25 febbraio nel Centro Congressi dell’Ateneo Federico II, in via Partenope, in occasione del convegno: “La gestione dei fenomeni naturali. Visioni complementari per il territorio. Il contributo della geologia applicata ed idraulica”. Nutrito il programma. La giornata inizierà con i saluti di Marco D’Ischia, Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base; Maurizio Giugni, che dirige il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale; Domenico Calcaterra, al vertice del Dipartimento di Scienze della Terra; Daniela Ducci, che è la Presidente della Sezione italiana dell’Associazione internazionale idrogeologi; Edoardo Cosenza ed Egidio Grasso, Presidenti rispettivamente degli Ordini degli Ingegneri di Napoli e dei Geologi della Campania.
La prima sessione è dedicata ad una riflessione su come cambiano i fiumi e sulle alluvioni ed alla montagna. In particolare, all’innesco ed alla propagazione delle colate. La mattinata si conclude con la relazione di Piero Ruol (Università di Padova) e di Luigi Tosi (Cnr) su un tema di stringente attualità: perché Venezia si allaga? Nel pomeriggio il focus si sposta sulla sabbia – il fenomeno dell’erosione costiera è sempre più grave lungo i litorali italiani – sulla tutela dell’acqua, su dighe e bacini.
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