Più spazi studio e miglioramento delle condizioni igieniche: le priorità

Recupero e miglioramento delle strutture del Policlinico. Ripristino delle condizioni igieniche in molti edifici. Sono questi i principali obiettivi dei neoeletti rappresentanti studenteschi della Scuola di Medicina. È alla sua prima esperienza nel ruolo Giuseppe Corazzelli, iscritto al quarto anno: “mi sono sempre interessato alle necessità degli studenti, ma mai in veste ufficiale. Nei prossimi due anni vorrei restituire all’Università quello che di buono ha dato a me finora”. La base di partenza è “ottima. Chi mi ha preceduto ha fatto molto bene e adesso ho la fortuna di collaborare con ragazzi validi”. Cose da fare non mancano: “vanno rivisti molti aspetti, come il Wi-Fi, l’aria condizionata e le aule studio, dato che molti ragazzi ancora studiano stando seduti sulle scale”. Ragion per cui: “dobbiamo impegnarci per recuperare gli spazi studio che sono andati dispersi durante i lavori di ristrutturazione. Inoltre, vogliamo che vengano aperte quelle aule che di solito sono tenute chiuse, nonostante possano offrire posti
che potrebbero essere sfruttati dai ragazzi”. La priorità assoluta, però, va “alle condizioni igienico-sanitarie, che al momento sono molto scarse. Serve assolutamente che nei bagni ci siano carta e sapone. Questo è il primo punto da affrontare insieme all’Azienda Ospedaliera”. Sulla didattica: “abbiamo sempre contato su un corpo docente molto disponibile. C’è sempre stata unione d’intenti con i professori. Ci aspettiamo che questo confronto vada avanti”. Perché, come sottolinea un altro rappresentante, Pasquale Bufalino, “ci sono cose da migliorare. Nel lungo
periodo, attraverso la collaborazione con gli altri rappresentanti, vogliamo proporre modifiche che rendano il percorso didattico più fluido”. Modifiche che parlano di “programmi più precisi e dettagliati” e di possibilità che vengano “visionati gli scritti prima di sostenere l’orale”. Pasquale, 24 anni e una laurea in Infermieristica alle spalle, da studente iscritto al primo anno ha un occhio di riguardo per i colleghi che respirano da poco l’aria universitaria: “quello che manca alle matricole è un orientamento allo studio universitario. Si potrebbe strutturare un organo
specifico che aiuti a comprendere il metodo di studio più adatto per ogni esame”. Al momento si tratta solo di un’idea. Il progetto vedrebbe “studenti più anziani fare da chioccia a quelli più giovani. Sarebbe un bel confronto tra generazioni”. A favorire la preparazione: “l’apertura di ulteriori spazi studio che consentano agli studenti di Medicina e delle Professioni sanitarie di avere continuità tra i corsi e lo studio individuale”. È alla sua prima esperienza da rappresentante anche Clemente Nappi, iscritto al secondo anno: “nel recente passato sono arrivati risultati importanti. Mi riferisco alla riapertura della biblioteca, all’installazione di diversi gazebo nei giardini e all’apertura di aule studio. Tutte novità fondamentali soprattutto per i fuorisede”. Il futuro è tracciato in maniera chiara: “sarà importante continuare quanto fatto finora, ottimizzando sempre di più le strutture”. Attenzione focalizzata principalmente sull’aula informatica: “ha bisogno di essere revisionata, visto che al suo interno alcuni computer non funzionano bene”. C’è fiducia: “siamo una squadra affiatata. Speriamo che durante i prossimi due anni fili tutto liscio”.
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