Appelli insufficienti e mal distribuiti: è la lamentela ricorrente degli studenti. “Chiediamo un quarto appello o un maggiore distanziamento tra quelli esistenti – riferisce il rappresentante degli studenti Salvatore Grimaldi – Per come sono sistemate le date ora, se non mi dovesse andare bene il primo esame, non riuscirei a rifarlo e prepararne contemporaneamente un secondo”. La distanza minima di 15 giorni tra una data e l’altra non è sufficiente a dare una svolta ad una preparazione carente. Per migliorare la situazione, secondo Grimaldi, si dovrebbero ottimizzare date ed orari: “Se uno scritto di due ore inizia alle 9, si potrebbe fissarne un secondo per le 11. La mia proposta consiste nel dedicare alcune giornate soltanto agli scritti ed altre agli orali. Ma è stata subito bocciata”. Lo studente ha anche avanzato l’idea di collocare un esame supplementare a settembre che non ha raccolto il parere favorevole dei colleghi: “Mi hanno detto che ad agosto non ce la farebbero a prepararsi. Un’altra possibilità sarebbe reintegrare il quarto appello e sancire che chi non sia passato ad un esame non possa riprovarlo nella data successiva”. Gli studenti premono con le loro richieste. “I fuoricorso vorrebbero l’appello straordinario di maggio senza rendersi conto che non si possono interrompere i corsi per loro; chi sta per laurearsi ha altre esigenze, chi è in corso altre ancora”. Non è facile trovare un equilibrio per conciliare le richieste. “La colpa è anche nostra, dobbiamo fare autocritica. Pretendiamo di studiare due-tre esami in un mese, invece di organizzarci in anticipo. I professori ci vengono incontro; siamo noi che dobbiamo diventare più responsabili”.
I rappresentanti hanno organizzato una raccolta di firme perché venga rivista la redistribuzione degli esami della sessione estiva. “Mi hanno chiesto di rivedere il calendario ma gli appelli difficilmente potranno slittare. Non c’è molto spazio per manovrare”, obietta il Preside. Le date che danno più problemi sono quelle di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche I e II, le due prove che la maggior parte degli studenti si lascia per ultime. Si tratta di un esame del IV anno ed uno del V ma i ragazzi preferiscono rinviare il primo in modo da studiarli uno dopo l’altro, a ridosso della laurea. “Ho invitato i rappresentanti a provare a risistemare le date. Con il prof. Senatore vogliamo cercare di accontentarli. Per i colleghi non cambia nulla se tengono un esame un giorno anziché un altro”, conclude il Preside.
I rappresentanti hanno organizzato una raccolta di firme perché venga rivista la redistribuzione degli esami della sessione estiva. “Mi hanno chiesto di rivedere il calendario ma gli appelli difficilmente potranno slittare. Non c’è molto spazio per manovrare”, obietta il Preside. Le date che danno più problemi sono quelle di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche I e II, le due prove che la maggior parte degli studenti si lascia per ultime. Si tratta di un esame del IV anno ed uno del V ma i ragazzi preferiscono rinviare il primo in modo da studiarli uno dopo l’altro, a ridosso della laurea. “Ho invitato i rappresentanti a provare a risistemare le date. Con il prof. Senatore vogliamo cercare di accontentarli. Per i colleghi non cambia nulla se tengono un esame un giorno anziché un altro”, conclude il Preside.