Policlinico di Caserta, l’area didattica sarà pronta tra due anni

Dovrebbe mancare ormai molto poco al completamento dell’area del nuovo Policlinico di Caserta destinata alla didattica. “Nell’Assemblea di Scuola del mese di maggio il Rettore Giuseppe Paolisso ha annunciato che nell’arco di due anni ci sarà il completamento di questa area. A seguire, ma in un arco di tempo più lungo, dovranno poi essere attivate le altre due aree per la ricerca e l’assistenza”, spiega il prof. Silvestro Canonico, Presidente della Scuola di Medicina dell’Università Vanvitelli. Gli spazi destinati alla didattica, infatti, sono quelli in cui lo stato dei lavori è più avanzato e dove anche il completamento degli arredi è più semplice e meno costoso. Entro due anni, quindi, entrambi i Corsi di Laurea di Medicina verranno trasferiti a Caserta e probabilmente unificati. “È un po’ prematuro fare previsioni a tal proposito, anche se è la strada più probabile”, sottolinea il prof. Canonico.
Laboratori attrezzati per gli studenti
“Avere entrambi i Corsi a Caserta sarà sicuramente un vantaggio perché tutto il corpo docente sarà a regime e si lavorerà sotto un’unica direzione. In vista di ciò, si è provveduto ad un adeguamento dei piani di studi dei due Corsi, per dare la stessa programmazione didattica ad entrambi”, commenta il prof. Elio Adinolfi, Presidente del Corso di Laurea in Medicina di Caserta. Nel frattempo, si attende il decreto attuativo delle legge 68/2015 di riordino delle Scuole di Specializzazione di area sanitaria che dovrebbe prevedere modifiche sia nei concorsi di ammissione che nel funzionamento
delle stesse Scuole. “Per ora sembra certo che il concorso slitterà ad ottobre già da quest’anno – spiega Canonico – Inoltre, ci sarà una lista unica nazionale, non suddivisa per Scuole, nella quale si potranno inserire un certo numero di opzioni, non si sa però ancora in che modo organizzate. È intenzione del Ministero concentrare il concorso in tre grandi sedi nazionali”. Nei programmi del prof. Adinolfi, attivare dei laboratori-studio per avvicinare gli studenti fin dai primi anni alle strumentazioni mediche.“ Abbiamo chiesto lo sgombero di due grandi stanze, che prima erano della segreteria, per allestire dei laboratori attrezzati con ecografo, spirometro ed elettrocardiografo per esercitazioni giornaliere di anatomia funzionale e semeiotica
funzionale su soggetti sani”, spiega. In questo modo “già dal secondo o terzo anno i ragazzi potranno eseguire spirometrie, ecografie, elettrocardiogrammi, sempre su soggetti sani. Questo li potrà aiutare, ad esempio, a vedere un fegato, un polmone o un cuore in tempo reale, e a scoprirne dal vivo il funzionamento. Inoltre, impareranno a posizionare le sonde e a prendere dimestichezza con attrezzature, come l’ecografo, che ormai fanno parte della strumentazione di base di un medico. È un passo in avanti nella qualità della nostra offerta didattica, anche perché iniziare presto a conoscere le apparecchiature significa avere in futuro maggiore familiarità con tutte le strumentazioni che si incontreranno da medici”.
Aumentano le richieste per le slow lauree
Il progetto, che dovrebbe prendere vita già dal prossimo anno accademico, è solo una delle novità e delle eccellenze che interessano il Corso di Laurea di Caserta. Sempre sul piano delle strutture nell’ultimo anno, “sono state recuperate quattro aule studio per un totale di 130 posti dai 30 prima disponibili. Si è anche prolungato l’orario di apertura di queste aule fino alle 18.30, grazie alla collaborazione e all’autogestione degli stessi studenti. Abbiamo, inoltre, predisposto un ufficio informazioni all’ingresso della nostra sede di via Arena in modo da ricevere ed assistere chi arriva per la prima volta o ha bisogno di delucidazioni. A pieno regime anche la segreteria”. Sul fronte della didattica, oltre al calendario esami pronto e pubblicato sul sito da inizio anno, per gli studenti di Caserta anche un appello in più: “Abbiamo aggiunto una seduta ordinaria ad ottobre, e attualmente si svolgono esami tutti i mesi, ad esclusione di aprile ed agosto, in modo da offrire ai ragazzi più possibilità per sostenere gli esami e trovarsi in regola con il piano di studi. Stiamo avendo, invece, sempre più richieste per le slow lauree, cioè la possibilità per chi non è in regola con gli esami di poter prolungare, entro il V anno, e fino a sei anni, il proprio curriculum senza andare fuori corso. Questo tipo di possibilità offre grandi vantaggi, anche dal punto di vista economico per quanto riguarda le tasse. Abbiamo, infatti, intenzione di proporre questa opzione ai ricorsisti, circa una ventina, che si stanno iscrivendo in questi giorni”. Convegni: un credito per la frequenza
Sul fronte della formazione l’invito agli studenti è, inoltre, seguire i numerosi convegni che vengono organizzati dai docenti. Per incentivarli si è pensato di istituzionalizzare la frequenza con l’assegnazione di 1 credito formativo: “I ragazzi seguono il congresso che viene segnalato dal docente, prendono la presenza e dopo discutono in aula con il professore il tema in oggetto, per un totale di 25 ore di lavoro equivalenti ad un credito. Vogliamo, in questo modo, stimolare il ragionamento critico dei ragazzi, l’approfondimento e l’idea fondamentale della necessità di un aggiornamento costante. In questo tipo di attività possono essere coinvolti già i ragazzi del triennio biologico, ma in prevalenza quelli del IV, V e VI anno di corso”. Al centro di tutte le attività ci sono gli studenti, tiene più volte a sottolineare il prof. Adinolfi, con i quali si punta a migliorare anche la comunicazione istituzionale: “Si può pensare di affiancare al nostro addetto informatico, che cura diligentemente il sito web del Corso, uno studente part-time per una comunicazione più veloce e più vicina ai giovani”.
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