Il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali, nell’ottica della terza missione universitaria, ha abbracciato il territorio proponendo una manifestazione culturale e ricreativa che, partendo dal basso, dalle persone comuni e dagli abitanti di Santa Maria Capua Vetere, ha puntato alla valorizzazione del patrimonio storico e archeologico. L’Università, con alcuni dei propri iscritti, si è esibita il 28 maggio in un flashmob di rievocazione storica sul tema dell’antica Roma dal titolo “Capua antica, Casa Hirta e ritorno”. L’iniziativa – inserita nel più ampio evento del FestBook, che ha avuto luogo a Caserta, dal 25 al 28 maggio – è stata ideata come una passeggiata nei luoghi più significativi di Santa Maria Capua Vetere: si è partiti dal Museo dell’Antica Capua per raggiungere la piazza antistante il Teatro Garibaldi, sino ad arrivare all’Anfiteatro campano. Promosso dall’Università Vanvitelli con il supporto di diverse associazioni del territorio da tempo impegnate nella diffusione della cultura e nella promozione del patrimonio storico-artistico locale (tra queste Damusa Aps e Il Gladiatore), l’evento è stato coordinato dal prof. Luca Palermo: “Il flashmob è stato la parte conclusiva di questo festival ispirato alla creatività. Questi quattro giorni sono stati caratterizzati da poesie lette per strada, da parte di persone comuni, con il supporto delle scuole che si sono unite a noi. Inoltre, vi è stato un ciclo di conferenze sull’italianistica, su Dante, sulla Storia dell’Arte. In un incontro è stato presente Francesco Sabatini, Presidente Onorario dell’Accademia della Crusca. Il nostro obiettivo, che riteniamo pienamente raggiunto, è stato quello di sensibilizzare il territorio, ricco di beni storico-artistici”. Il flashmob si è poi diretto a Caserta, in Piazza Dante, dove è stato letto un preambolo sulla cultura, utile a far comprendere come vi sia la necessità di rilanciare Caserta e la sua provincia partendo proprio dall’aspetto culturale e dal territorio. “Con questa lettura abbiamo voluto sottolineare come lo sviluppo territoriale non debba essere solo una questione provinciale – continua Palermo – ma anche e soprattutto dei paesi che ruotano intorno. Il Dipartimento di Lettere ha voluto molto quest’iniziativa, che è stata entusiasmante per noi tutti che ne abbiamo preso parte”. La giornata si è poi conclusa con l’ultima esibizione delle pattuglie poetiche che hanno letto poesie, tra cui anche quelle d’amore, in quattro piazze di Caserta: Dante, Vanvitelli, Duomo e Pitesti. “È stato bellissimo vedere ragazzi, docenti, cittadini, che tutti insieme hanno preso parte alle varie giornate del Festbook, si contavano più di 4000 persone! Ma quella del flashmob è stata una giornata davvero emozionante per me – afferma Valeria, iscritta al quinto anno della Magistrale in Filologia Classica e Moderna – in quanto anche lo scenario dell’Anfiteatro ha reso tutto più realistico facendo da cornice ad un evento unico nel suo genere”. Dall’organizzazione sino al giorno tanto atteso i ragazzi si sono aiutati fra loro anche nella scelta dei capi da indossare. “Mentre organizzavamo il tutto eravamo felici di ogni elemento in più che andavamo ad aggiungere – afferma Valentina, studentessa al secondo anno del Corso di Laurea Triennale in Lettere – partendo dagli abiti sino agli accessori che ci sono stati gentilmente offerti”. Anche gli ex studenti si dicono soddisfatti: “Siamo stati contenti di incontrare il prof. Francesco Sabatini – afferma Maria Rosaria – in quanto nel corso di esami quali Linguistica Italiana e Generale, che si trovano nei piani di studi Triennale e Magistrale di Lettere, più volte ci è capitato di imbatterci in un suo scritto. Abbiamo potuto provare così l’emozione di vedere dal vivo e conoscere il pensiero di uno dei maggiori esponenti della lingua italiana nel mondo”. Un evento che è stato organizzato nei minimi dettagli, insomma, e con ampia soddisfazione di studenti e Università che hanno collaborato sinergicamente affinché ne rimanga un bel ricordo sul territorio e fra le persone.
Maria Teresa Perrotta
Maria Teresa Perrotta