Processo a Pinocchio, aperto il casting

Pinocchio sotto accusa. Sarà questo il tema della rassegna teatrale che si svolgerà presumibilmente tra giugno e luglio a Lettere. I casting per l’evento, che è promosso dal Dipartimento e dall’Unicef, saranno aperti fino al prossimo 18 marzo. Un vero e proprio processo simulato che vedrà contrapporsi il famosissimo burattino a una schiera di testimoni conosciutissimi (e tutti adulti!): Mangiafuoco, la Fata Turchina, il babbo Geppetto, la Maestra, il Gatto e la Volpe. È importante specificare che il dibattimento si avrà tra una fazione di adulti e un bambino, seppure di legno, questo perché “lo spettacolo ha lo scopo di instillare la riflessione sul ruolo degli adulti nel periodo delicato dell’infanzia e dell’adolescenza; è infatti importante riconoscere che qualsiasi cosa accada nella vita di un bambino, vi è sempre il contributo degli adulti”, racconta la prof.ssa Maria Luisa Chirico, Direttrice del Dipartimento e referente del progetto. “Lo spettacolo nasce sulla base del libro omonimo, pubblicato nel 2018 dall’avvocatessa, volontaria ed ex presidentessa della sezione Unicef di Caserta Emilia Narciso, in occasione del trentennale della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che ha conosciuto una grande diffusione. È stato anche presentato alla Camera dei Deputati”.
Regia e scenografia saranno curate da una personalità nota del mondo del teatro “di cui, tuttavia, non vogliamo ancora fare il nome per riservarci l’effetto sorpresa. I casting avranno luogo dopo il termine della presentazione delle domande, e verteranno probabilmente su una piccola interpretazione cui il regista sottoporrà i candidati. Si cercano indicativamente una ventina di persone alle quali, naturalmente, non sono richieste abilità professionali già acquisite. Il casting è aperto a tutti coloro che vogliono partecipare, purché iscritti a uno dei Corsi di Laurea del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali”. La rappresentazione simulerà un vero e proprio processo, con la presenza di tutti gli attori che normalmente orbitano intorno alle aule di giustizia: ci saranno infatti un Pubblico Ministero, un’accusa, una difesa, una giuria popolare, un cancelliere e un manipolo di testimoni. Il processo ruota intorno alla figura di Pinocchio a cui, sostanzialmente, viene imputato di aver venduto il proprio abbecedario per dedicarsi ai trastulli, mentre il babbo Geppetto aveva venduto la propria casacca per consentirgli di studiare. Si viene a creare dunque una situazione piacevolmente tragicomica, che ha l’obiettivo di far riflettere il fruitore dello spettacolo sul proprio ruolo di adulto. Ulteriore scopo, e non meno importante, è quello di coinvolgere gli studenti universitari, che si trovano nella fase di passaggio verso l’età adulta, dice la professoressa. Lo spettacolo avrà luogo, probabilmente, nell’androne del Dipartimento. “Oltre alle autorità accademiche, saranno invitate personalità importanti delle realtà istituzionali nazionali, come il Ministro Vincenzo Spadafora, che per molti anni è stato presidente di Unicef Italia, e Francesco Samingo, che ne ricopre oggi la carica. Sarà invitato anche il presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a leggere la sentenza nella rappresentazione, ruolo fino ad oggi ricoperto dall’attuale presidentessa del Tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo”. Una bella iniziativa che, oltre a porre di fronte a un argomento importante, qual è quello dei diritti dei bambini e degli adolescenti, “costituisce anche un’occasione dal punto di vista formativo; la rappresentazione fornisce un’ulteriore esperienza che va ad ampliare il curriculum dello studente e rilascia anche un credito formativo a coloro che partecipano. Auspichiamo a un cospicuo numero di persone interessate, data la complessità e l’attualità dell’argomento”. Ulteriori informazioni e riferimenti sono reperibili sul portale di Dipartimento.
Nicola Di Nardo
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