Prove “bollenti” a Lettere moderne

Giornate impegnative al Dipartimento di Studi Umanistici, dove sono in corso di svolgimento gli esami della sessione estiva. Il 6 giugno è stata la volta di Inglese I per gli studenti di Lettere Moderne. “Non so com’è andata e non so nemmeno adesso se iniziare a prepararmi o meno per l’orale, dato che i risultati usciranno senza dubbio il giorno prima”, è l’impressione a caldo di Giulia Porpora. Sembrano più tranquilli gli studenti del secondo anno. “C’erano sette esercizi: sei di grammatica e una composizione di 200-250 parole. Il problema sarà l’orale. Ormai anche la notte faccio incubi su Chomsky”, commenta Chiara Staiano. Sono parecchio scontenti, invece, coloro che hanno saputo all’ultimo momento degli esami anticipati di Storia contemporanea. “Ho scoperto per caso che l’esame che avrei dovuto sostenere a inizio giugno è stato spostato al giorno prima. Così, dal nulla. E che, inoltre, sarò valutata da un docente diverso”, parla Marianna Merola. Una novità subentrata all’ultimo minuto per facilitare la gestione del copioso numero di iscritti agli esami. “E non sono ammessi cambi di cattedra. Dopo il caso scoppiato ad aprile con oltre 100 studenti, che hanno dovuto prenotarsi su un foglio di carta per via del malfunzionamento di Segrepass, si è scelto di dividere i prenotati in tre gruppi”. Una decisione che ha seminato il panico tra gli esaminandi, “perché i programmi previsti per gli esami erano diversi a seconda dei docenti”. Imprevisti che riguardano la riassegnazione dei docenti capiteranno anche per gli esami di Letteratura Inglese II e III. “Dal momento che la prof.ssa Lamarra è andata in pensione, noi che avevamo seguito le sue lezioni sosterremo l’esame con altri docenti ma sullo stesso programma predisposto dalla docente che ha validità triennale”, continua Rosa Maiello. Visibilmente provati gli studenti che circolano nel Chiostro della sede in Via Porta di Massa, al termine di uno scritto. “Neanche tanto per la prova, ma per il caldo in aula. Sono giorni asfittici e non abbiamo né aria condizionata né un ventilatore. Una ragazza si è sentita male durante la prova di Lingua Spagnola, che durava soltanto 45 minuti. Non oso immaginare cosa accadrà a fine mese con gli scritti di due ore”, racconta Gianluca Esposito. Così come si rivelano difficili anche le lunghe attese per gli orali. “Quattro ore per sostenere l’esame di Letteratura Italiana. Non mi aspettavo lunghe code anche alla Magistrale. Per fortuna, è andata bene”, afferma Sara Imparato, di Filologia moderna. Meno felici gli studenti bocciati a Latino II. “È la terza volta che lo affronto, speriamo che l’11 settembre sia la volta buona, perché a causa di questo esame dovrò rimandare di nuovo la laurea. Speravo di passarlo per riuscire a consegnare la documentazione della tesi, già pronta, il giorno della scadenza, il 10 giugno. Passerò tutta l’estate, invece, in ottima compagnia con Svetonio e Apuleio”, la testimonianza di Annarita Setola. Tuttavia, “non bisogna demonizzare quest’esame né farsi terrorizzare da chi semina il terrore, perché una bocciatura significa semplicemente non aver studiato abbastanza. Se uno studente non è in grado di motivare le proprie scelte traduttive, vuol dire che ha delle lacune grammaticali e in un esame di Lingua la grammatica è al vertice della piramide – spiega Sara – Onestamente credo sia giusto che i docenti non facciano passare neanche una declinazione sbagliata, perché molti di coloro che sostengono l’esame di latino potrebbero ritrovarsi un domani a insegnarlo nelle scuole”. Ed è per questa ragione che l’esame dura quasi un’ora e gli orali sono distribuiti in più giorni. “È stato un parto, ma alla fine ce l’ho fatta. È durato in tutto 45 minuti, mi hanno chiesto Virgilio per la poesia e Cicerone per la prosa e fatto domande inerenti ai due autori e i costrutti grammaticali che incontravo nella traduzione dei testi”, chiarisce Alessandra Curcione. Ai bocciati di Latino, come per coloro di Filologia romanza, tra gli esami più complessi “soprattutto per la parte scritta”, non resta che aspettare luglio, mentre più lunga sarà l’attesa per gli studenti di Inglese che potranno riprovare direttamente a settembre. Gli esami di Lingua prevedono, infatti, un solo appello al mese per sessione, eccetto per i fuori corso. “Sono già capitate molte volte situazioni spiacevoli nel corso delle prove, perché per uno studente che non è in piena regola con gli esami saltare un appello è un dispiacere enorme”, aggiunge Giovanna. È anche vero, come dicono i docenti, che “in un mese non si recupera, ma l’intervallo tra la prima e la seconda data – dal 3 giugno al 10 luglio – mi sembra un tempo ragionevole per cavarsela almeno con il 18”.
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