Prove molto selettive e discipline specifiche

Tre importanti esami saranno affrontati dagli studenti del II anno alla fine del semestre: Microbiologia e Immunologia, Genetica Umana e Medica, e Fisiologia Umana I. Occorrono applicazione e costanza nello studio per superare le tre discipline. “Quello che temo di più è Microbiologia – afferma Paco, uno studente – Anche Fisiologia è altrettanto lungo ma è più interessante, più attinente alla professione”. I ragazzi concordano sulla considerazione che il II anno di studio sia più impegnativo del primo. “E’ particolarmente tosto per la mole di studio ma anche perché le prove sono molto selettive e le discipline più specifiche – sostiene Roberto – Il secondo semestre è una passeggiata rispetto al primo. I programmi sono più estesi ma niente a che vedere con Anatomia”. La maggior parte degli studenti ha superato uno solo dei due esami del precedente semestre: Anatomia Umana II e Biochimica Umana. Solo Pietro, tra gli intervistati, è stato promosso in entrambi i casi con un 26 e un 28. “Io sono andato bene allo scritto ma poi non mi sono presentato all’orale perché lo stesso giorno avevo l’esame di Biochimica che è propedeutico al II semestre. Se non l’avessi fatto, sarei rimasto bloccato”, racconta Roberto.
Alcuni sono rimasti indietro con un esame del primo semestre del I anno per essersi immatricolati in ritardo. “Sono stato ammesso grazie allo scorrimento della graduatoria – racconta Pietro – Ho cominciato a seguire a gennaio e non sono riuscito a dare Fisica”. Anche Roberto ha incontrato una difficoltà simile: “Iniziando in ritardo mi sono trovato sballottato e non sono riuscito ancora a recuperare l’esame di Statistica”. 
Oltre a seguire le lezioni, gli studenti devono dedicare del tempo al tirocinio e alle attività integrative. “Anche gli argomenti delle ADI vanno studiati, non è vero che basta frequentarle”, precisa Nello. Nessuno si lamenta degli orari dei corsi: “Sono compatti, per lo più concentrati nella mattinata. Abbiamo al massimo 10 minuti di pausa tra una lezione e l’altra”. E, in quanto alle strutture, dicono: “L’edificio 2 in cui seguiamo ora è tutta un’altra storia rispetto al 20 e al 5 in cui abbiamo praticamente vissuto in autunno. Ora abbiamo aule come si deve e persino sedie fornite di tavolette su cui appoggiarsi per scrivere!”. Soddisfazione anche per la distribuzione degli appelli. “Con le date di esame mi trovo una bellezza – esclama Roberto – Le conosciamo con largo anticipo e non vengono spostate tranne che in casi eccezionali”.
Tra le criticità, gli studenti individuano la ripetizione di argomenti affini tra un esame e l’altro. “Capita di dover studiare da capo la stessa cosa in un altro corso. E’ seccante doverla riprendere – afferma Nello – Potrebbe sembrare vantaggioso ma non lo è. Ogni professore ha il suo punto di vista. Perciò devi studiare di nuovo lo stesso apparato ma essere capace di esporlo in un altro modo”. Tra le richieste per migliorare la didattica vi è quella rendere più frequenti le attività di laboratorio. “Capiamo che è difficile organizzarle perché siamo in tanti ma in questo semestre non siamo mai andati in laboratorio. Abbiamo utilizzato i microscopi solo per Istologia e Anatomia II, dove devi imparare ad individuare il tipo di tessuto del vetrino che ti verrà sottoposto all’esame”.
Imma e Nicola prendono in seria considerazione la possibilità di frequentare il IV anno in un’università straniera “sia per svolgere maggiore attività pratica, sia per superare più facilmente alcuni esami”. Maria, invece, è determinata a diventare ginecologa. La ragazza sta preparando una tesina sulla fase espulsiva del parto ed è entusiasta di doverla presentare con l’ausilio di un Power Point durante un’attività integrativa. “Il ginecologo è l’unico medico felice – afferma – E’ l’unico che dà la vita. Chi va da lui, nella maggior parte dei casi, non è malato ma incinta. Inoltre, è un medico che ha una maggiore responsabilità: di due vite anziché di una”. La ragazza, che lavora part-time come insegnante di danza, ha una richiesta originale per il corpo docente: “Ci piacerebbe avere uno spazio nel Policlinico per organizzare un corso di aerobica gratis per gli studenti. Stando sempre seduti andiamo incontro a problemi muscolari, articolari, visivi. La Facoltà di Medicina ci sembra il posto più adatto per promuovere, anche attraverso lo sport, la salute degli studenti”.
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