Raccolta libri per i detenuti e iniziative contro la violenza sulle donne

“Insieme ai ragazzi del corso stiamo preparando un’altra giornata dedicata alla Raccolta dei Libri Giuridici. Prima di Natale, porteremo presso il Centro Penitenziario di Secondigliano altri testi messi insieme durante questo semestre per rafforzare lo scambio culturale fra detenuti e Dipartimento”, afferma la prof.ssa Francesca Galgano, docente di Storia del diritto romano. Lo scopo è quello di riuscire a strutturare una Biblioteca interna al carcere, dove i detenuti possano studiare il diritto. “Il Centro di Secondigliano, visto il successo che l’iniziativa riscuote, ha richiesto un maggior impegno da parte del Dipartimento. Vorrei riuscire a formulare una convenzione stabile per far svolgere attività culturali ai reclusi. Sarebbe proficuo organizzare anche dei cineforum o dei dibattiti”. Attualmente otto detenuti sono iscritti al Corso di Laurea in Giurisprudenza. A metà corso, un ospite: “inviterò a lezione il Direttore del Centro Penitenziario di Siena, primo in Italia ad aver istituito una Biblioteca del genere. Le matricole sono entusiaste. Spero di poter far conoscere loro una realtà diversa. Il carcere non è un luogo per reietti, ma un ambiente dove si può crescere acculturandosi e, quindi, dove si può cambiare”. La docente è in prima linea anche su un altro tema, quello della violenza sulle donne. Da Presidente del CUG (Comitato Unico di Garanzia), l’organo della Federico II che ha come obiettivo quello di assicurare, nell’ambito del lavoro pubblico, parità e pari opportunità di genere, età, orientamento sessuale, provenienza geografica, origine etnica, disabilità, religione e lingua, ha promosso la partecipazione “ad una serie di iniziative organizzate sul territorio dal Comune di Napoli.
Con l’hastag #svergognati, il 23, 24 e 25 novembre, parleremo di violenza sulle donne anche all’Università.
È importante sensibilizzare e formare su questo tema. Inviteremo la scrittrice Vera Ambra, artista poliedrica e versatile che si occupa di cultura e di violenza di genere. Questo è il mio impegno nei confronti degli studenti:
renderli partecipativi non solo a lezione, ma anche su argomenti attuali che impregnano il nostro vivere quotidiano”.
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