Razzano eletto Presidente del Consiglio degli Studenti

Il nuovo Presidente del Consiglio degli Studenti (Cds) è Giuseppe Razzano, venticinquenne, di Maddaloni, studente al terzo anno del Corso di Laurea in Tecniche di laboratorio biomedico alla Facoltà di Medicina. Giuseppe, giornalista-pubblicista, da sempre appassionato alle vicende politiche e se ne occupa partecipando alla vita politica del suo paese, succede al suo collega dimissionario Giuseppe Siciliano. Prossimo alla laurea, pensa di dedicarsi, per il lavoro di tesi, al delicato argomento dell’organizzazione delle A.S.L. e delle strutture sanitarie, anche se, per il momento, si concentra sui compiti che gli riserva la nuova carica di Presidente del CdS. Eletto con una schiacciante maggioranza dei voti – l’hanno votato 20 consiglieri su 22 presenti (di cui 2 astenuti) – ci parla di quelle che sono le priorità da affrontare durante il mandato. “In base ad accordi istituzionali e mettendo da parte i nostri vari ideali politici – dice – porteremo avanti l’interesse primario e comune: gli studenti al centro dell’ateneo”. Aggiunge: “c’è bisogno di partecipazione e sinergia tra il Consiglio e gli studenti stessi”. Sostanzialmente, i problemi da risolvere a breve sono: i trasporti, le mense, gli alloggi per gli studenti. “E’ necessario trovare un accordo con la Provincia per l’intensificazione della rete di trasporti, magari anche tramite l’attivazione di un servizio di autobus. Oggi è complicato soprattutto raggiungere le Facoltà di S. Maria Capua Vetere e Capua con i mezzi pubblici, per coloro che vivono a Napoli e provincia. Riguardo il problema dei punti di ristoro, vorremmo almeno che si allestissero buvette in ogni Facoltà. Anche se è l’Adisu a doversi occupare di ristorazione e posti alloggio, noi non tralasceremo queste tematiche, anzi analizzeremo i problemi in modo concreto sensibilizzando, dove è necessario, anche le autorità locali”. Razzano sottolinea, inoltre,  la necessità “di un potenziamento della rete informatica che metta la parola ‘fine’ alle lunghe file nelle segreterie-studenti e che consenta di usufruire di servizi quali la prenotazione di esami on line o la richiesta di certificati. Un passo avanti, in questo senso, è stato già fatto alla Facoltà di Psicologia, dove, nella segreteria amministrativa, sono stati aperti più sportelli specializzati nell’adempimento di specifiche mansioni”. Dunque, gli studenti della Sun chiedono più servizi, parte dei quali potranno essere finanziati da un fondo utilizzato a loro favore. “C’è un fondo di 150 mila euro che sarà destinato a borse di studio, corsi di recupero (che per ora sono nei nostri progetti) e altre priorità per gli studenti”. 
Una questione aperta: il numero chiuso presente in tre Facoltà della Sun: Medicina e Chirurgia, Psicologia e Architettura. “Il numero chiuso è, a mio avviso, solo un limite. Non si può impedire ad uno studente di scegliere la Facoltà che più preferisce ponendo il superamento di test che risultano abbastanza complicati (in particolare quelli per accedere a Medicina). Bisogna, invece, dare un’opportunità ai ragazzi lasciando che, alla fine del primo anno, si rendano conto loro stessi se hanno le carte giuste per proseguire”. 
Maddalena Esposito
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