Rinaldi presidente degli studenti

Caos, gente in piedi, le impiegate verbalizzanti dell’ateneo che ad un certo punto, paventando rischi per la loro stessa incolumità, hanno abbandonato l’aula Pessina, dove si svolgeva la seduta. E’ accaduto durante la prima riunione del Consiglio degli Studenti di Ateneo, svoltasi mercoledì 15 novembre. Alla fine è stato eletto Antonio Rinaldi, 25 anni, con i voti di Confederazione (15), dei Cattolici Popolari (4) e di metà di South Park, la lista del Polo delle Libertà che raggruppa i giovani vicini ad Alleanza Nazionale ed a Forza Italia. L’altra metà di South Park non ha espresso un suo candidato. Idem per il gruppo di sinistra, costituito dai 12 eletti con la Sinistra giovanile più tre indipendenti. Uno di loro, Peppe Mele, conosciutissimo ad Agraria, lamenta addirittura di essere stato aggredito da un confederato, che lo avrebbe schiaffeggiato. Confederazione accusa a sua volta la sinistra di aver tentato di occupare l’aula. Si è passati così da un ipotetico mega accordo allo scontro più duro. 
Nelle settimane che hanno preceduto la riunione di metà novembre, infatti, su iniziativa del leader Francesco Borrelli, il quale ad aprile intende candidarsi alle comunali con i Verdi, Confederazione aveva lavorato a quella che i cultori del genere definirebbero “strategia trasversale”, i detrattori, invece “strategia del megainciucio”. Impugnato il telefono, aveva contattato alcuni dei leader della Sinistra universitaria napoletana, per sondare l’ipotesi di un accordo. Si era presentato in via dei Fiorentini in compagnia di Rinaldi, ed altri esponenti di Confederazione, Fiorella Zabatta (studentessa in Giurisprudenza), Tommaso Pellegrino (già candidato e non eletto con il gruppo Bonino) e Alessia Guarnaccia (milita con i Verdi). I giovani diessini li hanno condotti in quelle che, scherzosamente, definiscono le  “catacombe”, al di sotto del livello stradale. Confederazione nell’occasione ha sostenuto l’opportunità di un accordo diretto con la Sinistra giovanile e non più con alcuni singoli esponenti, come avvenuto in passato (Norberto Gallo, Lello Stingone, Giulia Velotti). I giovani diessini napoletani hanno dato una risposta interlocutoria ed hanno lasciato Borrelli and company in attesa. L’ipotesi Rinaldi non era delle più gradite per loro, anche alla luce degli ottimi rapporti che il neopresidente ha, a Caserta, con esponenti di rilievo di Alleanza Nazionale. Teoricamente meno sgradita sarebbe stata una candidatura Guarnaccia. Borrelli, a questo punto, si è rivolto direttamente a Federica Mogherini, responsabile della Sinistra Giovanile a livello nazionale, senza che però questo abbia modificato granché la situazione. Lunedì 13 novembre, in tarda serata, Rinaldi ha comunicato a Massimo Napolitano, responsabile regionale dell’Università per la Sinistra giovanile, di essere il candidato ufficiale di Confederazione. Definitivamente accantonata l’ipotesi Guarnaccia. L’accordo è diventato impossibile anche se, sostiene Rinaldi, la Sinistra Giovanile, in extremis, avrebbe tentato di ricucire nella tarda mattinata di mercoledì. Sarebbe stata contattata telefonicamente Alessia Guarnaccia. Massimo Napolitano nega, invece, che l’organizzazione della quale fa parte abbia sondato questa ipotesi, a poche ore dal voto.
In Consiglio, il Rettore Fulvio Tessitore ha parlato per tre quarti d’ora. “Il Consiglio può funzionare -ha detto-, se lo volete”. E’ andato via e si è scatenata la bagarre. Presiedeva Antonio Arcuri, studente di Scienze eletto con Confederazione, in qualità di membro più anziano. La sinistra avrebbe voluto che si discutesse il regolamento e lo si modificasse, prima di passare alla elezione del presidente. Confederazione la pensava diversamente: subito la nomina del presidente. E così è stato.   (F.G.)
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