Rossella, dottoranda a Miami, con l’obiettivo di rientrare in Italia

“Tutto è cominciato un anno fa quando con una mia amica abbiamo preso contatti con il prof. Nanni e lui ci ha proposto quest’avventura in America. Siamo stati selezionati direttamente dai responsabili della MAPEI in base al nostro curriculum universitario ed alle risposte al colloquio motivazionale” dice Rossella Ferraro, 25 anni, di Torre del Greco che si è laureata a dicembre in Ingegneria dei Materiali, con 110. “Quando ho saputo di essere stata selezionata sono stata felice ed orgogliosa”. Negli Stati Uniti, Rossella ha lavorato ad un progetto preesistente: “delle prove su materiali cementizi con all’interno fibre di vetro. L’obiettivo era la valutazione delle proprietà di queste fibre per poi verificarne la competitività con quelle già in commercio. Dovevo eseguire piccole prove di spettroscopia per apportare delle correzioni di tipo meccanico. Poiché a Rolla non avevamo macchine adeguate, ho svolto una parte delle misure in Iowa”. L’esperienza è stata ottima. “È un sistema che consente di fare la ricerca pura che in Italia è così difficile. Andare in Iowa, per esempio, non ha creato alcun problema perché c’erano i fondi”. Sin dal primo giorno “mi sono sentita responsabile. Ero io a gestire il mio lavoro. In questo modo ho imparato come si organizza un lavoro di ricerca”. Dopo il rientro, la presentazione della tesi alla Mapei di Milano al cospetto dell’amministratore delegato e dei responsabili del personale. “Ci hanno osservati in vista di una possibile assunzione, ma per ora non sappiamo nulla”. 
A gennaio, Rossella è tornata negli Stati Uniti, questa volta a Miami, dove ha iniziato il dottorato di ricerca. “Mi occuperò di nuovi materiali, ma non ho ancora un progetto. Lì l’organizzazione del dottorato è diversa. Per avviare un progetto, devi reperire i finanziamenti. Un lavoro che inizialmente aveva un termine stabilito, può crescere e diventare qualcosa di più grande. Ci potranno essere moltissimi differenti lavori sui quali lavorare nei tre anni, questo è uno degli aspetti che mi piace di più”. Rossella è molto impegnata: “seguo dei corsi e lavoro come assistente all’insegnamento di tre professori. È un lavoro diverso da come lo intendiamo noi. Ogni settimana ci sono compiti da verificare e correggendo impari cose nuove. Per ora, l’esperienza, è proprio come me l’aspettavo”. La sua passione sono i nuovi materiali. “Mi interessa studiarne l’impatto ambientale”. In futuro spera di ritornare in Italia: “gli Stati Uniti sono solo una parentesi. Voglio fare ricerca e qui ho a disposizione gli strumenti migliori ma non ho intenzione di lavorare in America perché non è il mio paese. Voglio utilizzare tutto quello che avrò imparato in Italia magari facendo ricerca all’interno di un’industria. Se ce ne andiamo tutti, non migliorerà mai nulla”. 
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