Scienze e Ingegneria dei Materiali premia studenti e docenti

Si è svolta il 15 settembre la giornata di orientamento per gli iscritti e gli immatricolandi alla Laurea Triennale in Scienze e Ingegneria dei Materiali e alla Magistrale in Ingegneria dei Materiali. Una tradizione instaurata da alcuni anni, alla quale si associa anche un momento comunitario durante il quale si premiano imigliori laureati di ciascun ciclo, selezionati con una procedura automatica in base al merito, e i migliori docenti dell’anno accademico
precedente, scelti tenendo conto delle opinioni emerse dalle schede di valutazione studentesche. I premiati di quest’anno sono Iacopo Ruolo, migliore laureato Triennale 2015-16, e Marco Zippa, migliore laureato Magistrale dello stesso anno,assente alla cerimonia per ragioni lavorative. A consegnare gli attestati ci sono il prof. Roberto Centore, docente di Laboratorio di Chimica dei Materiali, e la prof.ssa Barbara Liguori, docente di Materiali e Tecniche per la Tutela dei Beni Culturali. “Siamo piccoli, ma attiriamo studenti molto motivati”, dice in apertura il Coordinatore del Corso Giovanni Filippone. Da una ricerca Alma- Laurea emerge che le iscrizioni in questo settore sono influenzate non solo dalle opportunità occupazionali, ma anche da ragioni di interesse culturale. Un dato che si conferma nel tempo dal momento che il 90% dei laureati si dichiara soddisfatto del proprio cammino formativo e l’83% si iscriverebbe di nuovo al Corso federiciano (dato superiore alla media nazionale del 77%). Gli sbocchi sono molteplici perchè nell’industria moderna non esistono ambiti nei quali non siano richieste queste competenze. “Non è necessario essere geniali per iscriversi a Ingegneria, bisogna avere metodo e costanza. Quel filo di passione in più che ci caratterizza consente di avere un tasso di abbandono inferiore alla media nazionale”, prosegue il prof. Filippone. Le novità Dopo una presentazione generale, rivolta alle matricole, con tutte le indicazioni sull’organizzazione, la logistica e il reperimento di informazioni in rete, curata con il contributo del prof. Paolo Aprea, si procede con l’illustrazione delle novità del prossimo anno accademico che riguardano principalmente la Magistrale: da quest’anno, infatti, sarà possibile sostenere già al primo anno, diversamente da quanto accadeva in passato, degli esami a scelta autonoma, raggruppati in aree tematiche. Materiali e Ambiente, Simulazioni, Materiali Funzionali, Superfici e Interfacce, Meccanica dei Materiali; queste le aree, sulle quali si soffermano i professori Veronica Ambrogi, Gaetano D’Avino, Annalisa Acquesta, Gaetano Fiore, Maria Polese e Giovanna Tomaiuolo. Specializzazioni che abbracciano uno spettro molto ampio di funzioni e servizi: riciclo, trasformazione, resistenza agli agenti esterni, comportamento chimico-fisico in diverse condizioni. La scelta può tuttavia spaziare in altri campi, anche lontani dalla Scuola. Ulteriori interventi riguardano l’introduzione dell’obbligatorietà di Corrosione e Protezione dei Materiali, caratterizzato dalla ricerca di soluzioni pratiche per le industrie e da molte ore di laboratorio, come spiega la dott.ssa Anna Carangelo, e l’inserimento di un blocco di insegnamenti dedicati alle nanotecnologie come Materiali Nanostrutturati e Nanotecnologie per l’Elettronica e l’Energetica, illustrati dal prof. Domenico Ninno. Inoltre, dal prossimo anno, l’assegnazione del voto di Laurea Magistrale terrà conto del voto di laurea di primo livello e del tempo complessivamente impiegato, i criteri per l’attribuzione della lode diventeranno più severi.
Simona Pasquale 
Iacopo, il più bravo
Iscritto alla Laurea Magistrale in Industrial Bio-Engineering, indirizzo innovativo interamente in lingua inglese, Iacopo Ruolo è il miglior laureato Triennale dell’anno accademico 2015-16. Un risultato ottenuto, secondo lui, grazie alla passione, alla perseveranza e alla dedizione che ha profuso negli studi. Interessato alla Fisica, alla Meccanica Quantistica e alla Chimica, ha seguito il consiglio di alcuni insegnanti del liceo: “All’inizio l’ambiente ingegneristico può sembrare pesante e ci si può non sentire all’altezza, ma le prime impressioni non sono sempre le migliori, bisogna seguire i propri obiettivi formativi e superare lo stress provocato dal cambiamento – commenta ricordando i suoi primi tempi da matricola – La cosa che fa faticare di più è il cambiamento del metodo di studio: non devi più portare all’interrogazione alcuni argomenti, adesso devi conferire all’esame su un intero programma; è come fare ogni volta un esame di maturità”. Parla del suo cammino Magistrale come di una sfida: “è molto specifico, costituisce una novità, ma si approfondiscono anche argomenti di ambito biologico che un po’ mi sono mancati durante i primi tre anni”.
 
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