Trecento persone circa hanno partecipato al test di valutazione obbligatorio ma non selettivo per l’immatricolazione al Corso di Laurea in Scienze Politiche che si è svolto nella prima metà di settembre. La prova puntava a verificare se ragazze e ragazzi avessero lacune tali da consigliare la frequenza dei corsi zero, quelli proposti prima dell’avvio delle lezioni e finalizzati appunto a consentire, nei limiti del possibile, di colmare i deficit. “Su trecento – dice il prof. Vittorio Amato, Direttore del Dipartimento – venticinque hanno conseguito un risultato negativo ed hanno seguito i precorsi nelle aree storica, matematico-statistica e giuridica. Ci sono stati, per esempio, Introduzione alla storia, Introduzione all’economia, Introduzione al diritto, lingua inglese. Spero che gli studenti ne abbiano tratto profitto per presentarsi ai nastri di partenza dell’anno accademico alla pari con tutti gli altri loro colleghi, quelli che al test hanno ottenuto risultati sufficienti o buoni”. Il 23 settembre si svolgerà poi un secondo test di valutazione, analogo al primo e come quello obbligatorio ma non selettivo.
Le lezioni del primo semestre cominciano il 23 settembre. Ci si prepara, intanto, all’inaugurazione dell’anno accademico in programma il 30 ottobre. “È la prima volta – dice Amato – che a Scienze Politiche si svolge una iniziativa di questo tipo. Mi piacerebbe che diventasse una consuetudine, una occasione per rendere in qualche modo solenne l’avvio della stagione dei corsi e per presentare ai ragazzi, attraverso testimonianze e racconti, quali possono essere gli sbocchi lavorativi dei laureati in uno dei Corsi di Laurea del nostro Dipartimento”. Protagonista della giornata del 30 ottobre sarà Staffan de Mistura, un diplomatico ed alto ufficiale delle Nazioni Unite italiano e svedese. È stato, tra i numerosi incarichi, rappresentante speciale delle Nazioni Unite per l’Iraq dal 2007 al 2009, rappresentante speciale per l’Afghanistan nel 2010 e inviato speciale per la Siria dal 2014 al 2018. Oltre a italiano e svedese, parla correntemente inglese, francese, tedesco, spagnolo ed arabo. “Lo abbiamo invitato perché indubbiamente l’ambizione della carriera diplomatica ed in organismi internazionali o, comunque, in associazioni e realtà che operano a livello globale è una di quelle che caratterizzano una parte non trascurabile dei nostri immatricolati. Nei prossimi anni, per l’inaugurazione, cercheremo poi di avere come ospiti protagonisti di altri settori che pure fanno parte dei possibili sbocchi dei nostri laureati. Per esempio dell’Istat, poiché offriamo un percorso in Statistica, o della Pubblica Amministrazione”. Staffan de Mistura racconterà il suo percorso di vita e la sua esperienza professionale dopo i saluti di Amato e del Rettore Gaetano Manfredi, il quale ha assicurato che parteciperà alla manifestazione. Si svolgerà nella chiesa dei Santi Marcellino e Festo.
Con il nuovo anno accademico, riparte anche la stagione dei convegni promossi da Scienze Politiche o, comunque, ai quali partecipa il Dipartimento. Il 26 e 27 settembre si tiene un convegno internazionale che raccoglie studi degli Atenei del bacino del Mediterraneo e che è dedicato al tema della coesione e convergenza nello spazio europeo. A fine ottobre Scienze Politiche sarà poi la sede della giornata del turismo, una manifestazione che coinvolge operatori del settore ed accademici provenienti da numerosi Atenei italiani.
Lavori in corso anche per quanto concerne il dottorato “Politiche pubbliche per la coesione e di convergenza nello scenario europeo”. A metà settembre sono cominciate le prove selettive per decidere quanti tra i 48 candidati potranno accedere ai sei posti disponibili, dei quali quattro con borsa, quindi con una remunerazione, e due senza borsa. “Il fatto che siano arrivate 48 candidature è la testimonianza che c’è interesse per il dottorato e che risponde ad esigenze reali e concrete del territorio”, commenta Amato.
Anche Scienze Politiche, infine, come gli altri Dipartimenti dell’Ateneo si appresta ad ospitare il dibattito che già è partito da tempo tra i candidati al rettorato. “Siamo curiosi ed interessati – dice il Direttore – di ascoltare le proposte dei diversi programmi che saranno presentati da ognuno dei papabili. Tengo a sottolineare che al momento non c’è alcuna scelta di campo del Dipartimento a favore di questi o di quello. Siamo in una fase di ascolto. Non c’è alcuna cordata con altri Dipartimenti e non ci interessa che ci sia. All’indomani della divulgazione dei programmi ciascuno degli oltre 110 colleghi che fanno parte di Scienze Politiche deciderà per chi votare, sulla base del convincimento personale e senza che da parte mia o del Dipartimento arriverà alcuna indicazione, pressione od altro. Nell’età della politica liquida, quando gli schieramenti cambiano da un giorno all’altro, immaginare che un Dipartimento possa esprimere un voto compatto per un candidato al rettorato è azzardato. In ogni caso, non corrisponde al vero per quanto ci riguarda”.
Fabrizio Geremicca
Le lezioni del primo semestre cominciano il 23 settembre. Ci si prepara, intanto, all’inaugurazione dell’anno accademico in programma il 30 ottobre. “È la prima volta – dice Amato – che a Scienze Politiche si svolge una iniziativa di questo tipo. Mi piacerebbe che diventasse una consuetudine, una occasione per rendere in qualche modo solenne l’avvio della stagione dei corsi e per presentare ai ragazzi, attraverso testimonianze e racconti, quali possono essere gli sbocchi lavorativi dei laureati in uno dei Corsi di Laurea del nostro Dipartimento”. Protagonista della giornata del 30 ottobre sarà Staffan de Mistura, un diplomatico ed alto ufficiale delle Nazioni Unite italiano e svedese. È stato, tra i numerosi incarichi, rappresentante speciale delle Nazioni Unite per l’Iraq dal 2007 al 2009, rappresentante speciale per l’Afghanistan nel 2010 e inviato speciale per la Siria dal 2014 al 2018. Oltre a italiano e svedese, parla correntemente inglese, francese, tedesco, spagnolo ed arabo. “Lo abbiamo invitato perché indubbiamente l’ambizione della carriera diplomatica ed in organismi internazionali o, comunque, in associazioni e realtà che operano a livello globale è una di quelle che caratterizzano una parte non trascurabile dei nostri immatricolati. Nei prossimi anni, per l’inaugurazione, cercheremo poi di avere come ospiti protagonisti di altri settori che pure fanno parte dei possibili sbocchi dei nostri laureati. Per esempio dell’Istat, poiché offriamo un percorso in Statistica, o della Pubblica Amministrazione”. Staffan de Mistura racconterà il suo percorso di vita e la sua esperienza professionale dopo i saluti di Amato e del Rettore Gaetano Manfredi, il quale ha assicurato che parteciperà alla manifestazione. Si svolgerà nella chiesa dei Santi Marcellino e Festo.
Con il nuovo anno accademico, riparte anche la stagione dei convegni promossi da Scienze Politiche o, comunque, ai quali partecipa il Dipartimento. Il 26 e 27 settembre si tiene un convegno internazionale che raccoglie studi degli Atenei del bacino del Mediterraneo e che è dedicato al tema della coesione e convergenza nello spazio europeo. A fine ottobre Scienze Politiche sarà poi la sede della giornata del turismo, una manifestazione che coinvolge operatori del settore ed accademici provenienti da numerosi Atenei italiani.
Lavori in corso anche per quanto concerne il dottorato “Politiche pubbliche per la coesione e di convergenza nello scenario europeo”. A metà settembre sono cominciate le prove selettive per decidere quanti tra i 48 candidati potranno accedere ai sei posti disponibili, dei quali quattro con borsa, quindi con una remunerazione, e due senza borsa. “Il fatto che siano arrivate 48 candidature è la testimonianza che c’è interesse per il dottorato e che risponde ad esigenze reali e concrete del territorio”, commenta Amato.
Anche Scienze Politiche, infine, come gli altri Dipartimenti dell’Ateneo si appresta ad ospitare il dibattito che già è partito da tempo tra i candidati al rettorato. “Siamo curiosi ed interessati – dice il Direttore – di ascoltare le proposte dei diversi programmi che saranno presentati da ognuno dei papabili. Tengo a sottolineare che al momento non c’è alcuna scelta di campo del Dipartimento a favore di questi o di quello. Siamo in una fase di ascolto. Non c’è alcuna cordata con altri Dipartimenti e non ci interessa che ci sia. All’indomani della divulgazione dei programmi ciascuno degli oltre 110 colleghi che fanno parte di Scienze Politiche deciderà per chi votare, sulla base del convincimento personale e senza che da parte mia o del Dipartimento arriverà alcuna indicazione, pressione od altro. Nell’età della politica liquida, quando gli schieramenti cambiano da un giorno all’altro, immaginare che un Dipartimento possa esprimere un voto compatto per un candidato al rettorato è azzardato. In ogni caso, non corrisponde al vero per quanto ci riguarda”.
Fabrizio Geremicca