“Sono sempre stata interessata ai problemi dello squilibrio mondiale, per questo all’inizio avevo pensato di iscrivermi al Corso in Cooperazione e Sviluppo dell’Orientale. Poi ho scelto Economia perché mi sembrava avesse un più forte approccio metodologico”. Chiara Cariddi, 22 anni, napoletana laureata al CLIPA, Corso di Laurea in Economia delle Istituzioni, delle Amministrazioni Pubbliche e delle Organizzazioni Non Profit, è la vincitrice del Premio dedicato alla memoria della prof.ssa Lilli Basile, prematuramente scomparsa nel 2007. Studentessa della Specialistica – interamente in inglese – in Economics and Finance, il prossimo anno accademico frequenterà un Master a Tilburg, in Olanda. E’ molto soddisfatta del riconoscimento ricevuto “è un ottimo sostegno perché soggiornare un anno all’estero sarà dispendioso”.
Piercing al labbro e maglietta di Emergency, Chiara racconta l’impegno profuso nell’ultimo anno per seguire contemporaneamente un corso universitario avanzato e un Master in Microcredito, spinta dall’interesse per i paesi in via di sviluppo e le teorie del premio Nobel Indiano Muhammad Yunus. “È stato impegnativo, i tempi erano molto serrati”. Sogna di dedicarsi alla ricerca, in ambito accademico o presso un centro di ricerca, anche all’estero se necessario. “Mi interessano molto la Microeconomia e l’Economia dello Sviluppo, ambiti con un approccio molto diverso tra loro. Il Master in Olanda mi darà la possibilità di avvicinare questi due settori”. Ama il teatro e andare in barca a vela, ma per studiare ha dovuto abbandonare molti dei suoi interessi perché: “bisogna saper fare qualche rinuncia”. Quali consigli per chi si appresta ad iscriversi all’università? “Bisogna essere convinti della scelta e fare una cosa che piace. Il primo anno è molto difficile; si è in aula con 200-300 persone, non si viene assolutamente considerati come individui. Abituarsi è dura. Capita di seguire sulle scale, o in piedi. Per resistere e andare avanti servono forti motivazioni”. Più avanti le cose cambiano, “ho scelto un settore che suscita scarso interesse in Facoltà, quindi mi sono ritrovata a frequentare corsi poco affollati”. Comunque sia, il suggerimento per riuscire bene negli studi è “seguire sempre le lezioni”.
(Si.Pa.)
Piercing al labbro e maglietta di Emergency, Chiara racconta l’impegno profuso nell’ultimo anno per seguire contemporaneamente un corso universitario avanzato e un Master in Microcredito, spinta dall’interesse per i paesi in via di sviluppo e le teorie del premio Nobel Indiano Muhammad Yunus. “È stato impegnativo, i tempi erano molto serrati”. Sogna di dedicarsi alla ricerca, in ambito accademico o presso un centro di ricerca, anche all’estero se necessario. “Mi interessano molto la Microeconomia e l’Economia dello Sviluppo, ambiti con un approccio molto diverso tra loro. Il Master in Olanda mi darà la possibilità di avvicinare questi due settori”. Ama il teatro e andare in barca a vela, ma per studiare ha dovuto abbandonare molti dei suoi interessi perché: “bisogna saper fare qualche rinuncia”. Quali consigli per chi si appresta ad iscriversi all’università? “Bisogna essere convinti della scelta e fare una cosa che piace. Il primo anno è molto difficile; si è in aula con 200-300 persone, non si viene assolutamente considerati come individui. Abituarsi è dura. Capita di seguire sulle scale, o in piedi. Per resistere e andare avanti servono forti motivazioni”. Più avanti le cose cambiano, “ho scelto un settore che suscita scarso interesse in Facoltà, quindi mi sono ritrovata a frequentare corsi poco affollati”. Comunque sia, il suggerimento per riuscire bene negli studi è “seguire sempre le lezioni”.
(Si.Pa.)