Accompagnati dal Rettore Gaetano Manfredi e dal prof. Umberto Ronga, docente di Diritto parlamentare, settanta studenti di Giurisprudenza hanno potuto visitare un luogo fino ad ora solo immaginato, incontrando in udienza privata il Presidente della Camera Roberto Fico. Si è svolta mercoledì 9 maggio la “Giornata di studio a Montecitorio” promossa dalla cattedra, in collaborazione con la Camera dei Deputati. “L’esperienza si è svolta in tre diverse fasi – racconta il prof. Ronga – In primis i ragazzi hanno incontrato il dott. Fico dando vita ad un’occasione di incontro e di confronto. Gli studenti hanno posto domande al Presidente su temi istituzionali, a partire da quelli affrontati a lezione e di maggiore collegamento con l’attualità”. Il Rettore, in rappresentanza dell’Ateneo, “si è soffermato sull’importanza di favorire occasioni di dialogo tra Università e Istituzioni e sulla sua personale disponibilità, anche come Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, nel supportare le attività della cattedra in questa direzione”. Lo spirito della giornata, le ragioni formative: “Sono dettate dal voler approfondire i temi di studio nella sede in cui essi trovano la principale ricaduta: il Parlamento. Inoltre vi è una prospettiva istituzionale: consolidare forme di partnership destinate ai corsisti anche in vista di eventuali periodi di studio o stage”. Il secondo appuntamento della giornata è avvenuto con la partecipazione al seminario tematico, condotto dal vice Segretario Generale della Camera dei Deputati e capo del servizio assemblea Giacomo Lasorella, sul tema ‘Programmazione dei lavori parlamentari’. Il terzo: la visita istituzionale guidata, con incontro di deputati e senatori, nei luoghi di Palazzo Montecitorio, comprensiva della visita all’Aula durante i lavori.
La Giornata è stata per l’Ateneo una significativa occasione per consolidare un progetto di dialogo tra Istituzioni e Ateneo anche sulla scorta di alcune esperienze virtuose da lungo tempo sperimentate in altre Università in Italia e all’estero “che offrono l’occasione di entrare in contatto con la dimensione professionale e istituzionale. Ciò diviene dirimente per affrontare lo studio del Diritto parlamentare – che vive nella dimensione politico-istituzionale – e per contribuire a costruire una maggiore coscienza civica nei nostri studenti”. L’entusiasmo dimostrato dai partecipanti “è la prova che queste occasioni sono preziose, e non scontate, anche per costruire comunità e cittadinanza; per coltivare il volto di una Università quale luogo di studio e formazione, ma anche quale palestra di democrazia. È stata una esperienza importante, dunque, sul piano dei contenuti, dei progetti futuri, ma anche sul piano simbolico, perché è caduta nel giorno dell’anniversario della morte di Aldo Moro, oltre che nel settantesimo anniversario della Costituzione”, sottolinea il prof. Ronga.
Il racconto dei ragazzi non lascia dubbi: la giornata resterà una delle migliori vissute da studente. “Abbiamo potuto relazionarci alle Istituzioni governative oggetto di studio, confrontando i dati teorici e quelli fattuali – commenta Domenico Bruno, studente al V anno – Il Presidente della Camera è stato uno dei primi argomenti del corso. Poter parlare con lui, farci raccontare la sua realtà, è stato stimolante”. Secondo lo studente: “Queste esperienze mancano nel Dipartimento, ho tantissimi amici che avvertono la necessità del confronto diretto con ciò che studiano. Poter seguire Diritto parlamentare e partecipare alla visita è stato illuminante, la materia è interessante e il docente che la propone ancora di più. Nel post laurea mi piacerebbe proseguire sulla scia istituzionale, ma il futuro non si può ipotecare. Occorre verificare se saranno banditi concorsi pubblici”. Per Giuliano Costa, studente all’ultimo anno: “La giornata non è stata una manifestazione a sé stante ma un punto di arrivo del corso. La materia mi ha appassionato e il docente, seppur esigente, è attento alla realtà esterna all’università, e quest’aspetto non è molto comune”. Seguendo il corso “ho appreso anche un metodo che mi ha permesso di affrontare l’iniziativa con una visione critica. Ho apprezzato il seminario di Lasorella, è stata una lezione tenuta da un esperto degna di nota. Ai miei colleghi voglio suggerire di scegliere l’esame complementare di Diritto parlamentare. È una disciplina che permette di capire la situazione politica e fa diventare cittadini più accorti”. Secondo Francesco Manco: “Se non vivi le Istituzioni in modo partecipato e attivo, non ti rendi conto di come vadano veramente le cose. Cambia l’immaginario di ciò che credevi di aver capito tramite la tv. Il collegamento tra teoria e prassi è sempre stimolante soprattutto per chi come me è appassionato di Costituzionale”. Tempo fa “ero indeciso sul tema della tesi di laurea, oggi sono proiettato sul Diritto parlamentare comparato. L’emozione della solennità del posto visitato, la percezione fisica di essere in un luogo dove vengono prese decisioni per la comunità, ha rimarcato in me il rispetto per le istituzioni. Un esercizio che servirebbe a tutti gli studenti del Dipartimento”. Anche per Antonia Acierno: “L’esperienza è stata formativa ed utile, al corso ci eravamo preparati all’incontro. Ricordo con piacere il colloquio con il Presidente Fico, il quale ci ha detto che per lui era tutto nuovo ed è stato molto cordiale. Gli ho chiesto quale indirizzo avrebbe impresso al suo mandato e mi ha risposto in modo chiaro e semplice”. Da tesista, Antonia ha apprezzato l’iniziativa: “che dovrebbe essere presa a modello dalle altre cattedre, per sviluppare il senso civico degli studenti. Mi sono iscritta al corso perché amo la politica e mi piacerebbe lavorare in quest’ambito, anche se i concorsi sono molto selettivi. Ho trovato durante il percorso molto di più di quello che immaginavo”.
Susy Lubrano
La Giornata è stata per l’Ateneo una significativa occasione per consolidare un progetto di dialogo tra Istituzioni e Ateneo anche sulla scorta di alcune esperienze virtuose da lungo tempo sperimentate in altre Università in Italia e all’estero “che offrono l’occasione di entrare in contatto con la dimensione professionale e istituzionale. Ciò diviene dirimente per affrontare lo studio del Diritto parlamentare – che vive nella dimensione politico-istituzionale – e per contribuire a costruire una maggiore coscienza civica nei nostri studenti”. L’entusiasmo dimostrato dai partecipanti “è la prova che queste occasioni sono preziose, e non scontate, anche per costruire comunità e cittadinanza; per coltivare il volto di una Università quale luogo di studio e formazione, ma anche quale palestra di democrazia. È stata una esperienza importante, dunque, sul piano dei contenuti, dei progetti futuri, ma anche sul piano simbolico, perché è caduta nel giorno dell’anniversario della morte di Aldo Moro, oltre che nel settantesimo anniversario della Costituzione”, sottolinea il prof. Ronga.
Il racconto dei ragazzi non lascia dubbi: la giornata resterà una delle migliori vissute da studente. “Abbiamo potuto relazionarci alle Istituzioni governative oggetto di studio, confrontando i dati teorici e quelli fattuali – commenta Domenico Bruno, studente al V anno – Il Presidente della Camera è stato uno dei primi argomenti del corso. Poter parlare con lui, farci raccontare la sua realtà, è stato stimolante”. Secondo lo studente: “Queste esperienze mancano nel Dipartimento, ho tantissimi amici che avvertono la necessità del confronto diretto con ciò che studiano. Poter seguire Diritto parlamentare e partecipare alla visita è stato illuminante, la materia è interessante e il docente che la propone ancora di più. Nel post laurea mi piacerebbe proseguire sulla scia istituzionale, ma il futuro non si può ipotecare. Occorre verificare se saranno banditi concorsi pubblici”. Per Giuliano Costa, studente all’ultimo anno: “La giornata non è stata una manifestazione a sé stante ma un punto di arrivo del corso. La materia mi ha appassionato e il docente, seppur esigente, è attento alla realtà esterna all’università, e quest’aspetto non è molto comune”. Seguendo il corso “ho appreso anche un metodo che mi ha permesso di affrontare l’iniziativa con una visione critica. Ho apprezzato il seminario di Lasorella, è stata una lezione tenuta da un esperto degna di nota. Ai miei colleghi voglio suggerire di scegliere l’esame complementare di Diritto parlamentare. È una disciplina che permette di capire la situazione politica e fa diventare cittadini più accorti”. Secondo Francesco Manco: “Se non vivi le Istituzioni in modo partecipato e attivo, non ti rendi conto di come vadano veramente le cose. Cambia l’immaginario di ciò che credevi di aver capito tramite la tv. Il collegamento tra teoria e prassi è sempre stimolante soprattutto per chi come me è appassionato di Costituzionale”. Tempo fa “ero indeciso sul tema della tesi di laurea, oggi sono proiettato sul Diritto parlamentare comparato. L’emozione della solennità del posto visitato, la percezione fisica di essere in un luogo dove vengono prese decisioni per la comunità, ha rimarcato in me il rispetto per le istituzioni. Un esercizio che servirebbe a tutti gli studenti del Dipartimento”. Anche per Antonia Acierno: “L’esperienza è stata formativa ed utile, al corso ci eravamo preparati all’incontro. Ricordo con piacere il colloquio con il Presidente Fico, il quale ci ha detto che per lui era tutto nuovo ed è stato molto cordiale. Gli ho chiesto quale indirizzo avrebbe impresso al suo mandato e mi ha risposto in modo chiaro e semplice”. Da tesista, Antonia ha apprezzato l’iniziativa: “che dovrebbe essere presa a modello dalle altre cattedre, per sviluppare il senso civico degli studenti. Mi sono iscritta al corso perché amo la politica e mi piacerebbe lavorare in quest’ambito, anche se i concorsi sono molto selettivi. Ho trovato durante il percorso molto di più di quello che immaginavo”.
Susy Lubrano