Si dimette Montella, eletto Giugni

Cambio al vertice del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale. Il prof. Bruno Montella lascia dopo due anni, per motivi personali. Gli subentra il prof. Maurizio Giugni, che è stato eletto il 23 febbraio (con 59 voti su 66 votanti, 5 bianche e 2 nulle; 80 gli aventi diritto). “È stata una esperienza molto intensa e significativa – racconta il prof. Montella – Sono soddisfatto, perché ho centrato l’obiettivo più importante che mi prefiggevo e che non era per niente scontato. Il Dipartimento è nato dalla confluenza di aree disciplinari diverse ed ha unito docenti, ricercatori ed amministratori provenienti da diversificate esperienze. Ebbene, lascio una struttura dove si è creata un’amalgama. Siamo diventati una squadra ed è veramente un bel risultato. Certo, non è stato tutto merito mio, ma mi sono adoperato sin dall’inizio affinché accadesse. I colleghi ed il personale tecnico amministrativo mi hanno seguito su questa strada”. Nel suo bilancio personale, il prof. Montella inserisce poi una seconda stella. “Si è messo in piedi in questi due anni – dice – un sistema che consente di seguire ogni fase della richiesta di materiale da parte del Dipartimento, da quando parte l’ordinativo fino a quando arriva quello che è stato richiesto. È un sistema al quale può accedere anche ciascun docente direttamente dal suo sito. Va migliorato e va perfezionato, ma è un bel risultato”. Sempre sul versante amministrativo, l’ex Direttore ricorda poi un altro importante traguardo che è stato conseguito: “Ho organizzato una segreteria di direzione che svolge un ruolo fondamentale di mediazione tra i non docenti ed i docenti”. La ristrutturazione degli uffici, realizzata con fondi del Dipartimento e costata circa 30 mila euro, è un altro obiettivo conseguito durante la presidenza Montella. “Naturalmente – aggiunge – vado via anche con il rammarico di non avere realizzato qualcosa. In particolare, avrei voluto organizzare spazi più adeguati e funzionali per gli studenti che frequentano il Dipartimento. Ad Ingegneria si rimane dalla mattina presto fino al pomeriggio inoltrato e servirebbero punti di incontro per rilassarsi, chiacchierare, sfogliare un giornale. Insomma, oasi dove riprendere fiato tra un corso, una esercitazione ed una sessione di studio. Spero vivamente che il mio successore riesca a realizzare questo obiettivo che mi ero prefissato di conseguire senza, però, averne avuto poi il tempo. Ci sono poi i problemi irrisolti, non pochi, che dipendono però dal Ministero o dall’Ateneo e rispetto ai quali, come Direttore di Dipartimento, non avevo strumenti per intervenire. Alcuni di essi rendono davvero difficile la vita di chi sceglie di dedicare una parte delle proprie energie al servizio dell’università. Complicazioni burocratiche, cataste di documenti, lungaggini, lentezze possono rendere il compito di un Direttore di Dipartimento, non solo del mio, sia chiaro, davvero pesante”. Il momento più bello di questi due anni? “Quando ho annunciato che avrei lasciato l’incarico ed ho percepito l’affetto che mi circondava non solo da parte dei docenti, ma da tutte le componenti del Dipartimento”. 
 
Ripensare la didattica, uno degli obiettivi di Giugni
 
Al professore Montella, che si è dimesso anche da Senatore Accademico, subentrerà alla guida del Dipartimento il professore Maurizio Giugni, che fa parte anche del Consiglio di Amministrazione di Acqua Bene Comune, l’azienda per le risorse idriche del Comune di Napoli. “Nel corso del mio mandato – dice – porrò subito al centro del programma alcuni necessari adeguamenti relativi alla didattica”. Spiega: “Credo che sia necessario un complessivo ripensamento delle ingegnerie civili ed ambientali. Dovremmo dedicare più attenzione alle tematiche della gestione e della manutenzione delle strutture e delle infrastrutture, piuttosto che alla progettazione. Quest’ultima, sia chiaro, resta fondamentale, ma un riequilibrio è necessario”. Per quanto concerne la ricerca, prosegue il prof. Giugni, “bisognerà incrementare le sinergie col mondo industriale e con gli attori dell’economia. Il tutto potrebbe sfociare poi nella nascita di promettenti spin off”. Sul versante della funzionalità del Dipartimento, Giugni si ripromette di “migliorare la pulizia e di individuare spazi di studio e di ricreazione per gli studenti”. Non meno importante, conclude, “sarà stringere ulteriormente i rapporti di collaborazione con le scuole per far conoscere l’offerta formativa e, magari, per ideare insieme occasioni di formazione che aiutino gli studenti ad arrivare senza grandi lacune di base alla conclusione del percorso scolastico ed all’ingresso in Ateneo”.
Fabrizio Geremicca
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