Manfredi punta all’integrazione con le Scuole ed a percorsi formativi più professionalizzanti

A quattro mesi dall’insediamento, emergono le strategie del Rettore dell’Università Federico II  Gaetano Manfredi. Gli interventi più importanti sembrano essere  indirizzati alle Scuole ed al rapporto con le aziende. Per combattere la dispersione, l’Ateneo Federiciano intende integrare la formazione degli studenti interessati al percorso universitario direttamente nelle aule degli Istituti scolastici. Le motivazioni le illustra proprio il Rettore: “dobbiamo guadagnare l’interesse dei giovani per questo stiamo portando avanti un complesso ragionamento con l’Ufficio Scolastico regionale che prevede una formazione integrata utilizzando i nostri docenti. Siamo sicuri che sarà una operazione che darà grande beneficio agli studenti”. Un intervento che mira ad incrementare anche le future immatricolazioni? “Siamo convinti che l’ultimo anno delle scuole superiori sia di preparazione all’Università, ma questa non è un’attività di ‘acquisizione’, è qualcosa che va oltre, che ha anche un valore culturale e sociale. Se non si realizza un programma di avvicinamento, una parte di giovani sarà tagliata fuori dal mondo universitario. È una iniziativa che va in parallelo e si integra con quello che già fanno il Softel ed il Salone dello Studente”. 
Ci dia qualche dettaglio in più: “In particolare, vorremmo intervenire con una attività specifica orientata agli Istituti tecnici e professionali perchè si è ridotta moltissimo la percentuale di ragazzi provenienti da queste scuole che si iscrive all’Università. È un dato preoccupante, perché le aree a loro tradizionalmente indirizzate (Ingegneria Elettrica, Edile, Informatica) in passato avevano una percentuale di iscritti superiore al 50%, ora siamo ai minimi storici, una grossa perdita che negli Atenei del nord non si è verificata. Con questi interventi ci piacerebbe far emergere i ragazzi che hanno talento. Questa è la nostra idea”.
Da alcuni anni le Università del Nord, con un marketing aggressivo, cercano di attrarre studenti dal nostro territorio. Come pensa di rispondere a queste “invasioni di campo”?
“L’Università Federico II è garanzia di qualità con strutture e docenti eccellenti, dobbiamo invertire la rotta e mostrare cosa facciamo. C’è un gran lavoro da fare sulla percezione che spesso non risponde alla realtà. Inoltre, abbiamo già deliberato la possibilità di offrire esenzioni e vantaggi a studenti meritevoli”.
Molta attenzione del rettorato Manfredi è rivolta anche alle aziende e ad una formazione più professionalizzante ed adeguata al mercato del lavoro: “Uno degli obiettivi da centrare entro il 2015 è la rivisitazione dell’offerta formativa sia per le Lauree Triennali che Magistrali. Per fare questo abbiamo creato un panel di aziende e le abbiamo interrogate per valutare l’efficacia della nostra offerta didattica rispetto a quello che si aspettano loro. In questo modo lavoreremo meglio sulle competenze che mancano. Un intervento successivo sarà, invece, focalizzato sull’esperienza formativa dei nostri studenti direttamente in azienda. Il mercato ci chiede tecnici più orientati e noi amplieremo il concetto di tirocinio con maggiore formazione in azienda”.
g.v.
- Advertisement -




Articoli Correlati