Soddisfatte le rappresentanze studentesche

“Èuna vittoria nostra in Consiglio di Dipartimento, quella degli appelli di aprile e novembre. Parallelamente alle petizioni portate avanti, da febbraio a maggio, sulla questione di incremento di appelli per gli esami scritti di lingue, abbiamo chiesto venissero aperte le due sessioni ulteriori a tutti. Per ora solo gli studenti del secondo anno (oltre
a quelli del terzo e ai fuori corso già previsti in precedenza) possono usufruirne, per gli esami che non sono riusciti a sostenere al primo anno”, spiega Mattia Papa, consigliere degli studenti per il Dipartimento di Studi Umanistici, soddisfatto per le conquiste ottenute quest’anno. La soddisfazione maggiore è stata: “l’apertura di un tavolo di discussione con i docenti di Lingue, che hanno riconosciuto il peso delle rappresentanze studentesche. Sul
piano politico siamo riusciti a ricomporre quella frammentazione docenti-studenti, permettendo a questi ultimi di coalizzarsi, sentirsi parte di un processo e imporsi in un dibattito a rivendicare i propri diritti”. Sul fronte tasse, Link Napoli Coordinamento Universitario, di cui Papa è portavoce, combatte per un’importante questione: “l’aumento delle tasse universitarie. Le fasce più toccate alla Federico II vanno dalla 15 alla 19, che hanno subìto un aumento dell’importo del 25%. Il Rettore Manfredi ha deciso l’aumento a metà luglio, con un giro di consultazioni breve. Se n’è discusso nel Consiglio di Ateneo, poi ha deliberato il Consiglio di Amministrazione e poi il Senato Accademico,
che il Rettore ha messo nelle condizioni di assumersi la responsabilità dei gravi problemi finanziari in Ateneo”. Link rivendica mancanza di democrazia riguardo la questione e carenza di attenzione alle problematiche studentesche: “infatti il Rettore conosce la situazione Borse di Studio, che non vengono corrisposte dal 2013 dall’A.Di.S.U. Nonostante ciò si colpiscono famiglie con reddito relativamente basso, delle fasce 15 e 16, e non vengono ascoltate altre Associazioni studentesche in Consiglio d’Ateneo, se non quelle elette. Al Prorettore De Vivo abbiamo chiesto un metodo riformulato di tassazione con coefficiente crescente”. Anche la questione nuovo ISEE fa discutere a livello nazionale: “ci esprimiamo contro, poiché l’Indicatore Specifico Patrimoniale del nuovo ISEE aumenta vertiginosamente i redditi delle famiglie, che anche con un minuscolo appezzamento di terreno risultano fuori dalla possibilità di percepire Borse di Studio. Per le due questioni abbiamo proposto una riapertura del tavolo di discussione con il Rettore sulla tassazione”.
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