“Niente madrelingua di Spagnolo” per il Corso di Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Moderne Europee. A denunciare il problema la studentessa del secondo anno Anna Aracri. “Il corso di Spagnolo è annuale, con lezioni del titolare che si dovrebbero affiancare a quelle di un madrelingua, purtroppo la prof.ssa Brime ha dato le dimissioni e noi dai primi di ottobre non facciamo lezione di ascolto”. La ragazza teme che le ore di lezione perse nell’attesa non vengano recuperate. “A me non importa dei problemi burocratici tra Centro Linguistico di Ateneo ed il nostro Dipartimento, pago le tasse ed un insegnamento non mi è stato garantito, né mi hanno detto quando potrò fare lezione con il madrelingua”, fa presente la ragazza. Chiarisce la situazione il prof. Salvatore Musto, titolare della cattedra di Spagnolo: “il CLA si è messo in moto per garantire un lettore appena fosse andata via la Brime, ma la procedura burocratica è un po’ complessa. Non è necessario bandire un nuovo concorso, visto che c’è già un vincitore che potrebbe sostituire la Brime”. Al problema che riguarda la Magistrale si aggiunge quello della Triennale: “qui i lettori ci sono, ma manca il docente titolare per il secondo ed il terzo anno, visto che il concorso è stato bandito in ritardo”, spiega il professore.
I Coordinatori dei Corsi di Laurea in esame rassicurano: “la situazione per la Magistrale è in via di risoluzione, il Dipartimento se ne sta occupando. Il madrelingua spagnolo dovrà tenere un corso di 24 ore, che potrà essere posticipato al secondo semestre, visti i problemi organizzativi dovuti al momento di transizione”, spiega la prof.ssa Michela Cennamo. Tutte le lezioni perse verranno dunque recuperate: “gli studenti non devono preoccuparsi di eventuali accavallamenti al secondo semestre, perché non ci saranno, è nostro interesse che l’insegnamento venga impartito con logica. Spesso capita che moduli del primo passino al secondo, ma è ovvio che un corso così importante non può rimanere scoperto”. La docente invita al dialogo: “vorrei che gli studenti si rivolgessero a me o alla Segreteria del Dipartimento, ma spesso non lo fanno, per timori che devono superare”.
Anche il prof. Bernhard Arnold Kruse si rammarica perché gli studenti della Triennale non gli hanno segnalato il problema, che ha tempi di risoluzione molto brevi. “La difficoltà di avere il docente titolare per secondo e terzo anno dipende da norme di turnover, per cui il contratto per l’insegnamento, bandito tardi, verrà firmato in settimana”, assicura. Il docente Ignacio Arroyo Hernandez, pertanto, dovrebbe subito prendere servizio: “per recuperare il tempo perso terrà sei ore di lezione a settimana, anziché cinque, fino al termine del trimestre. Nel caso non riuscisse a coprire tutte le ore perse entro dicembre, l’insegnamento verrebbe spostato al secondo. In ogni caso gli studenti non perderanno neanche un’ora di lezione”.
I Coordinatori dei Corsi di Laurea in esame rassicurano: “la situazione per la Magistrale è in via di risoluzione, il Dipartimento se ne sta occupando. Il madrelingua spagnolo dovrà tenere un corso di 24 ore, che potrà essere posticipato al secondo semestre, visti i problemi organizzativi dovuti al momento di transizione”, spiega la prof.ssa Michela Cennamo. Tutte le lezioni perse verranno dunque recuperate: “gli studenti non devono preoccuparsi di eventuali accavallamenti al secondo semestre, perché non ci saranno, è nostro interesse che l’insegnamento venga impartito con logica. Spesso capita che moduli del primo passino al secondo, ma è ovvio che un corso così importante non può rimanere scoperto”. La docente invita al dialogo: “vorrei che gli studenti si rivolgessero a me o alla Segreteria del Dipartimento, ma spesso non lo fanno, per timori che devono superare”.
Anche il prof. Bernhard Arnold Kruse si rammarica perché gli studenti della Triennale non gli hanno segnalato il problema, che ha tempi di risoluzione molto brevi. “La difficoltà di avere il docente titolare per secondo e terzo anno dipende da norme di turnover, per cui il contratto per l’insegnamento, bandito tardi, verrà firmato in settimana”, assicura. Il docente Ignacio Arroyo Hernandez, pertanto, dovrebbe subito prendere servizio: “per recuperare il tempo perso terrà sei ore di lezione a settimana, anziché cinque, fino al termine del trimestre. Nel caso non riuscisse a coprire tutte le ore perse entro dicembre, l’insegnamento verrebbe spostato al secondo. In ogni caso gli studenti non perderanno neanche un’ora di lezione”.