Fervono i lavori della Commissione Statuto in vista dei termini fissati dal Ministero. Sembra che al Parthenope il grosso sia già stato fatto. “Abbiamo discusso a lungo per cercare di capire cosa sia meglio per il nostro Ateneo – afferma il prof. Stefano Aversa, docente ad Ingegneria – anche se, a volte, risulta difficile interpretare la legge, che non ha dato un indirizzo chiaro”. Si procede con incontri a cadenza settimanale per comprendere quale sarà la nuova struttura universitaria. Di certo il numero dei Dipartimenti sarà limitato di qualche unità (allo stato attuale sono nove). “Stiamo pensando ai Dipartimenti come strutture ampie che comprendano una quarantina di docenti, con la possibilità di creare sezioni interne che abbiano una certa autonomia”. Se, quindi, è già definita l’ossatura, si procede per la seconda lettura, con un dibattito aperto sul ruolo dei ricercatori nelle elezioni del Rettore. “Non abbiamo alcun dubbio sull’importanza del lavoro svolto dai ricercatori a tempo indeterminato, i quali fanno parte dell’elettorato attivo – spiega la prof.ssa Maria Ferrara, docente di Economia – Dobbiamo, però, prevedere la partecipazione di una componente che attualmente non c’è: i ricercatori che, secondo quanto stabilito dalla legge, avranno contratti a tempo determinato. Stiamo discutendo, in un clima di grande serenità, la possibilità che questi ultimi partecipino o meno”. Anche riguardo la composizione degli organi, “non c’è nulla di definito”, afferma il prof. Marco Ariola, docente di Ingegneria. “Il nostro Consiglio di Amministrazione sarà composto da nove membri, di cui due esterni. La legge, però, non è molto chiara sulle modalità di reperimento”.
Maddalena Esposito
Maddalena Esposito