Studente di Ottica e Optometria positivo al Covid, lezioni in presenza sospese per 14 giorni

Uno studente/studentessa del Dipartimento di Fisica è risultato positivo al Covid-19. Il prof. Leonardo Merola, Direttore del Dipartimento, precisa la situazione e rassicura gli studenti. “Si tratta di una persona, di cui non possiamo comunicare l’identità per motivi di privacy, che frequenta il Corso di Ottica e Optometria, primo anno, e che segue un solo insegnamento, nell’aula T7, nell’aulario comune che non gestisco io essendo il Direttore del mio Dipartimento, di Fisica”, spiega. Lo studente, accortosi di aver contratto il virus, “lo ha comunicato al docente titolare dell’insegnamento; il Coordinatore del Corso, il professor Rosario De Rosa, ha immediatamente, appena ricevuta la comunicazione venerdì 2 ottobre, contattato il referente Covid di Ateneo, l’ingegner Maurizio Pinto”. È stata disposta l’interdizione dell’aula, la sospensione delle lezioni in presenza per 14 giorni e l’erogazione solo online per questo periodo ed è stata effettuata la sanificazione dell’aula. “Lo studente in questione dovrebbe aver contattato l’Asl, comunicato quali siano stati i suoi contatti stretti e l’Asl dovrebbe aver raggiunto queste persone. Ma non siamo noi a tenere i contatti con l’Asl, bensì lo studente”. A guarigione avvenuta, poi, bisognerà presentare la certificazione che attesta l’esito negativo di due tamponi effettuati a distanza di 24 ore. “Tutta la procedura è stata seguita scrupolosamente – precisa il prof. Merola – Sottolineo due problemi. Non potendo comunicare il nome della persona, chiaramente diventa complesso capire chi sia stato in contatto con questa. Altro problema credo sia la non obbligatorietà nell’installazione dell’app Immuni che, invece, dovrebbe avere chiunque entri in Ateneo”. Su questo punto il docente esprime la sua forte convinzione: “L’app non rende noto il nome di chi ha contratto il virus, né dice dove. Avverte soltanto che si è stati in contatto con una persona positiva. Non è la soluzione al problema, ma consente il tracciamento sicuro e anonimo. Questo, naturalmente, se ce l’hanno tutti. Ripeto, non si può obbligare ad installare l’app Immuni, ma io la trovo una cosa sbagliata. Tutti quelli che entrano in Ateneo dovrebbero installarla”. Sulla ripartenza delle attività didattiche: “Sulla base delle linee guida date dall’Ateneo abbiamo privilegiato gli studenti al primo anno che sono in presenza, con una didattica chiaramente mista. Sono in presenza anche i corsi di laboratorio, che non si possono svolgere a distanza. I ragazzi si prenotano ogni settimana attraverso l’applicazione Go-In. Tutte le lezioni di un corso si tengono nella stessa aula in modo che non ci siano spostamenti. Le cose sono state fatte per bene”. Il Dipartimento “ha adottato un atteggiamento più restrittivo in merito ad esami e sedute di laurea che, fino a contrordine, si tengono a distanza. Per quanto riguarda gli accessi, docenti, dottorandi, borsisti, ricercatori non hanno bisogno di autorizzazione. Possono accedere al Dipartimento, poi, gli studenti che abbiano lezione o laureandi, tramite Go-In e chiedendo quindi l’autorizzazione. Tutti gli altri studenti non entrano e le aule studio sono chiuse”.

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