Studente picchiato da un parcheggiatore abusivo per essersi rifiutato di pagare un euro per la sosta dell’auto all’esterno del complesso di Monte S. Angelo. Il parcheggiatore, Giovanni Andreone, di quarantadue anni, lo ha malmenato con violenza e lo ha costretto a rinchiudersi in macchina per evitare i colpi. Lì il ragazzo ha chiamato la polizia che è intervenuta tempestivamente, arrestando l’uomo (descritto nei particolari) con precedenti penali per reato di estorsione.
“Probabilmente si tratta di uno studente di Economia, che non ha voluto consegnare la tariffa fissa di un euro al parcheggiatore di turno. Qui in due hanno il monopolio della zona e li conosciamo tutti”, commenta Andrea Serrigno, al terzo anno di Economia. Il problema è diffuso, non è un dato isolato, anche se questo fa scalpore. Ne parla Giovanni Cigliano, rappresentante degli studenti al Polo delle Scienze Umane e Sociali. Descrive il percorso tipo di uno studente, che deve seguire i corsi ad Economia e utilizza l’auto. “Alle 9.00 arriva all’Università e non trova parcheggio, poiché non ha un pass che gli permetta di entrare, che è riservato solo ai docenti e al personale tecnico-amministrativo. Cosa fa? Ovviamente deve parcheggiare da qualche parte nei pressi del complesso. Trovato posto, ed essendo probabilmente in ritardo ai corsi, un uomo gli estorce denaro abusivamente e, se non glielo consegna, viene anche picchiato”. La situazione non è normale e gli studenti vanno incontro a queste difficoltà quotidianamente. “Il problema è che i custodi si vestono di autorità soltanto quando intimano agli studenti di non entrare con l’automobile, ma non controllano sufficientemente i veicoli all’entrata e all’uscita”. Infatti non è soltanto il problema del parcheggio ad affliggere i ragazzi, ma anche i furti di motorini all’interno del complesso sono all’ordine del giorno. “Ci possiamo ritenere fortunati perché siamo passati dal furto di cinque motorini al giorno a due, con relativo cavallo di ritorno”, ironizza Giovanni. Il consigliere ha proposto delle soluzioni al problema. “Ho scritto al Rettore per proporgli innanzitutto di istallare dei nuovi impianti di videosorveglianza”. In merito a questa proposta racconta un episodio. “Mi sono recato con uno studente derubato del motorino dai carabinieri, che hanno chiesto di visionare il video nell’Ufficio Affari Generali dell’Ateneo. Purtroppo hanno rilevato che la registrazione non era abbastanza chiara da identificare il ladro”. La seconda proposta riguarda l’attivazione di controlli tramite schede magnetiche. La terza, ed ultima, caldeggiata dal rappresentante, riguarda un sistema di sorveglianza con maggiore attenzione ai veicoli in entrata e in uscita. “Qui controllano solo chi entra con le automobili, quelli che sono a piedi o con i motorini non vengono identificati. Io chiedo una verifica di tutte le persone all’entrata e all’uscita. Perché è strano che un ragazzo entrato a piedi esca con un motorino, a meno che non abbia preso un passaggio”.
Poi Giovanni fa presente che “anche la situazione bagni non è delle migliori. Sono stati stanziati 110 mila euro per il Polo delle Scienze e Tecnologie e altri 110 mila per il Polo delle Scienze Umane e Sociali, destinati alla ristrutturazione dei bagni dell’aulario A, che ora versano in condizioni pietose. Continuamente ricevo segnalazioni da studenti che non possono usare i servizi nelle aule A e nelle aule T. Entro un mese e mezzo al massimo la situazione deve cambiare, o fioccheranno provvedimenti”, conclude.
Allegra Taglialatela
“Probabilmente si tratta di uno studente di Economia, che non ha voluto consegnare la tariffa fissa di un euro al parcheggiatore di turno. Qui in due hanno il monopolio della zona e li conosciamo tutti”, commenta Andrea Serrigno, al terzo anno di Economia. Il problema è diffuso, non è un dato isolato, anche se questo fa scalpore. Ne parla Giovanni Cigliano, rappresentante degli studenti al Polo delle Scienze Umane e Sociali. Descrive il percorso tipo di uno studente, che deve seguire i corsi ad Economia e utilizza l’auto. “Alle 9.00 arriva all’Università e non trova parcheggio, poiché non ha un pass che gli permetta di entrare, che è riservato solo ai docenti e al personale tecnico-amministrativo. Cosa fa? Ovviamente deve parcheggiare da qualche parte nei pressi del complesso. Trovato posto, ed essendo probabilmente in ritardo ai corsi, un uomo gli estorce denaro abusivamente e, se non glielo consegna, viene anche picchiato”. La situazione non è normale e gli studenti vanno incontro a queste difficoltà quotidianamente. “Il problema è che i custodi si vestono di autorità soltanto quando intimano agli studenti di non entrare con l’automobile, ma non controllano sufficientemente i veicoli all’entrata e all’uscita”. Infatti non è soltanto il problema del parcheggio ad affliggere i ragazzi, ma anche i furti di motorini all’interno del complesso sono all’ordine del giorno. “Ci possiamo ritenere fortunati perché siamo passati dal furto di cinque motorini al giorno a due, con relativo cavallo di ritorno”, ironizza Giovanni. Il consigliere ha proposto delle soluzioni al problema. “Ho scritto al Rettore per proporgli innanzitutto di istallare dei nuovi impianti di videosorveglianza”. In merito a questa proposta racconta un episodio. “Mi sono recato con uno studente derubato del motorino dai carabinieri, che hanno chiesto di visionare il video nell’Ufficio Affari Generali dell’Ateneo. Purtroppo hanno rilevato che la registrazione non era abbastanza chiara da identificare il ladro”. La seconda proposta riguarda l’attivazione di controlli tramite schede magnetiche. La terza, ed ultima, caldeggiata dal rappresentante, riguarda un sistema di sorveglianza con maggiore attenzione ai veicoli in entrata e in uscita. “Qui controllano solo chi entra con le automobili, quelli che sono a piedi o con i motorini non vengono identificati. Io chiedo una verifica di tutte le persone all’entrata e all’uscita. Perché è strano che un ragazzo entrato a piedi esca con un motorino, a meno che non abbia preso un passaggio”.
Poi Giovanni fa presente che “anche la situazione bagni non è delle migliori. Sono stati stanziati 110 mila euro per il Polo delle Scienze e Tecnologie e altri 110 mila per il Polo delle Scienze Umane e Sociali, destinati alla ristrutturazione dei bagni dell’aulario A, che ora versano in condizioni pietose. Continuamente ricevo segnalazioni da studenti che non possono usare i servizi nelle aule A e nelle aule T. Entro un mese e mezzo al massimo la situazione deve cambiare, o fioccheranno provvedimenti”, conclude.
Allegra Taglialatela