Il prossimo 10 ed 11 maggio si svolgeranno le elezioni per i rappresentanti studenteschi in seno al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), al Consiglio di Amministrazione dell’Ente per il Diritto allo Studio Napoli 1 ed al Consiglio degli Studenti di Ateneo. I termini di presentazione delle liste dei candidati scadono il 5 aprile, per quanto concerne Edisu Napoli 1 e Consiglio degli Studenti di Ateneo; il 10 aprile per il Consiglio Nazionale degli Studenti. Complici vari fattori –la possibilità di autocertificare le firme di appoggio alle candidature, che snellisce i passaggi tecnici, la concomitante campagna elettorale per le regionali, che impegna in prima persona alcuni degli studenti papabili per gli organi collegiali, gli equilibri sono ancora in via di definizione– le liste saranno presentate all’ultimo momento. Dunque, considerando che sono possibili colpi di scena fino all’ultimo minuto, ecco alcune anticipazioni.
Al CNSU, Sinistra giovanile ed Unione degli Universitari correranno insieme, in una lista comune. Tra i più probabili candidati si fa il nome di Emanuele Lastaria, attuale rappresentante in Consiglio degli Studenti di Ateneo. Lastaria è iscritto a Scienze Politiche ed è cresciuto alla scuola di Antonio Damiano, esponente della Sinistra giovanile, laureatosi pochi giorni orsono con 108.
Confederazione, da parte sua, ha stretto accordi con la componente più rappresentativa dei Cattolici Popolari, a livello nazionale. A quindici giorni dalla scadenza dei termini di presentazione delle candidature, per Confederazione circola il nome di Francesco Borrelli. Studente di lungo corso a Lettere Moderne, politicamente molto vicino al deputato dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, Borrelli si è reimmatricolato al Corso di laurea in Storia. E’ dunque eleggibile, a dispetto della norma del regolamento che impone il limite del secondo fuoricorso per i candidati.
Forza Italia ed Alleanza nazionale sembrerebbero intenzionate ad unire le forze, rispettando anche per il Meridione l’accordo stipulato a livello nazionale al Nord ed al Centro. Uno dei probabili candidati di questa lista è Vittorio Acocella, iscritto ad Ingegneria e rappresentante in Consiglio degli Studenti di Ateneo. L’accordo potrebbe coinvolgere anche i Cattolici Popolari, i quali esprimeranno la candidatura di Adele Santoro. Studentessa ad Economia, già rappresentante in Consiglio degli Studenti di Ateneo, si laureerà entro pochi mesi.
Rifondazione Comunista non presenta candidati per il CNSU, poiché reputa che, a riforma universitaria ormai passata sulla testa degli studenti, l’organismo sia stato svuotato di qualsivoglia funzione.
Nel C. di A. dell’Edisu Napoli 1 tutto lascia credere che saranno eletti quattro rappresentanti degli studenti. Potrebbero essere cinque, qualora si registri un improbabile corsa alle urne da parte degli aventi diritto. A sinistra, in queste ore, prende corpo l’ipotesi di un cartello unitario che unisca Sinistra giovanile, UDU e Rifondazione. Un fronte per battere le destre che potrebbe candidare, tra gli altri: Paola Bruno, attuale rappresentante in Consiglio di facoltà ad Economia, ed Elvira Mangiapia, anche lei di Economia. Entrambe sono state candidate nella passata elezione nella lista L’Alternativa di Sinistra promossa da Felice Granisso. A destra non è escluso un accordo locale tra A.N e Confederazione. Di sicuro c’è che la lista di Borrelli candiderà all’Edisu Vincenzo Albano, al momento rappresentante in Consiglio di facoltà di Ingegneria, ed Antonio Maria Borrelli, già studente all’Accademia di Belle Arti, attualmente iscritto a Lettere, è il fratello minore del leader di Confederazione. Peraltro a livello di Consiglio degli Studenti di Ateneo e di Consiglio di amministrazione dell’Ente per il Diritto allo Studio Napoli 1 pare probabile la formazione di più liste, al di là dei grandi raggruppamenti che corrono per il CNSU. E’ il caso proprio di Ingegneria, dove attorno ad Acocella, per il Consiglio degli Studenti, si va coagulando una rosa di candidati che sarà definita nelle prossime ore.
All’indomani delle elezioni si vedrà se e come queste liste formalmente indipendenti si aggregheranno alle maggiori forze in campo, sulla base di accordi più o meno espliciti.
Anche su queste elezioni si farà probabilmente sentire la profondissima crisi in cui versa il concetto stesso di delega e di rappresentanza studentesca all’interno degli organi collegiali. Sarà per il disimpegno crescente, sarà perché la platea studentesca diffida di una rappresentanza che talvolta ritiene persegua i suoi fini privati piuttosto che gli interessi collettivi, resta il fatto che ancora una volta sarà un successo se andrà a votare almeno il 7-10% degli aventi diritto.
Fabrizio Geremicca
Al CNSU, Sinistra giovanile ed Unione degli Universitari correranno insieme, in una lista comune. Tra i più probabili candidati si fa il nome di Emanuele Lastaria, attuale rappresentante in Consiglio degli Studenti di Ateneo. Lastaria è iscritto a Scienze Politiche ed è cresciuto alla scuola di Antonio Damiano, esponente della Sinistra giovanile, laureatosi pochi giorni orsono con 108.
Confederazione, da parte sua, ha stretto accordi con la componente più rappresentativa dei Cattolici Popolari, a livello nazionale. A quindici giorni dalla scadenza dei termini di presentazione delle candidature, per Confederazione circola il nome di Francesco Borrelli. Studente di lungo corso a Lettere Moderne, politicamente molto vicino al deputato dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, Borrelli si è reimmatricolato al Corso di laurea in Storia. E’ dunque eleggibile, a dispetto della norma del regolamento che impone il limite del secondo fuoricorso per i candidati.
Forza Italia ed Alleanza nazionale sembrerebbero intenzionate ad unire le forze, rispettando anche per il Meridione l’accordo stipulato a livello nazionale al Nord ed al Centro. Uno dei probabili candidati di questa lista è Vittorio Acocella, iscritto ad Ingegneria e rappresentante in Consiglio degli Studenti di Ateneo. L’accordo potrebbe coinvolgere anche i Cattolici Popolari, i quali esprimeranno la candidatura di Adele Santoro. Studentessa ad Economia, già rappresentante in Consiglio degli Studenti di Ateneo, si laureerà entro pochi mesi.
Rifondazione Comunista non presenta candidati per il CNSU, poiché reputa che, a riforma universitaria ormai passata sulla testa degli studenti, l’organismo sia stato svuotato di qualsivoglia funzione.
Nel C. di A. dell’Edisu Napoli 1 tutto lascia credere che saranno eletti quattro rappresentanti degli studenti. Potrebbero essere cinque, qualora si registri un improbabile corsa alle urne da parte degli aventi diritto. A sinistra, in queste ore, prende corpo l’ipotesi di un cartello unitario che unisca Sinistra giovanile, UDU e Rifondazione. Un fronte per battere le destre che potrebbe candidare, tra gli altri: Paola Bruno, attuale rappresentante in Consiglio di facoltà ad Economia, ed Elvira Mangiapia, anche lei di Economia. Entrambe sono state candidate nella passata elezione nella lista L’Alternativa di Sinistra promossa da Felice Granisso. A destra non è escluso un accordo locale tra A.N e Confederazione. Di sicuro c’è che la lista di Borrelli candiderà all’Edisu Vincenzo Albano, al momento rappresentante in Consiglio di facoltà di Ingegneria, ed Antonio Maria Borrelli, già studente all’Accademia di Belle Arti, attualmente iscritto a Lettere, è il fratello minore del leader di Confederazione. Peraltro a livello di Consiglio degli Studenti di Ateneo e di Consiglio di amministrazione dell’Ente per il Diritto allo Studio Napoli 1 pare probabile la formazione di più liste, al di là dei grandi raggruppamenti che corrono per il CNSU. E’ il caso proprio di Ingegneria, dove attorno ad Acocella, per il Consiglio degli Studenti, si va coagulando una rosa di candidati che sarà definita nelle prossime ore.
All’indomani delle elezioni si vedrà se e come queste liste formalmente indipendenti si aggregheranno alle maggiori forze in campo, sulla base di accordi più o meno espliciti.
Anche su queste elezioni si farà probabilmente sentire la profondissima crisi in cui versa il concetto stesso di delega e di rappresentanza studentesca all’interno degli organi collegiali. Sarà per il disimpegno crescente, sarà perché la platea studentesca diffida di una rappresentanza che talvolta ritiene persegua i suoi fini privati piuttosto che gli interessi collettivi, resta il fatto che ancora una volta sarà un successo se andrà a votare almeno il 7-10% degli aventi diritto.
Fabrizio Geremicca