Studenti alle urne il 28 febbraio e 1. marzo

Elezioni studentesche nell’occhio del ciclone al Parthenope. Gli studenti sono stati ufficialmente chiamati alle urne per rinnovare le loro rappresentanze negli organi ed organismi universitari per il biennio 2004/06, ma il Consiglio degli Studenti ha approvato all’unanimità un documento con cui si richiede la proroga delle attuali cariche fino al mese di maggio. Stando ai bandi già pubblicati si dovrebbe votare il 28 febbraio e il primo marzo per integrare le rappresentanze studentesche nei Consigli dei Dipartimenti rimasti scoperti, per rinnovarle nel Consiglio di Amministrazione, nel Senato Accademico, nei Consigli di Facoltà e Corso di Laurea, nel Comitato per il potenziamento dell’attività sportiva universitaria. Sono state inoltre indette per il primo marzo le elezioni dei tre rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Adisu, per le quali l’elettorato attivo è riconosciuto esclusivamente ai 15 componenti del Consiglio degli Studenti dell’Università. Le liste vanno presentate in ogni caso all’Ufficio protocollo entro il 10 febbraio. Tutto questo è attualmente scritto nero su bianco. Sarà possibile fare un passo indietro? E perché il Consiglio degli Studenti ritiene sia giusto farlo? Proviamo a fare un po’ di chiarezza parlando con Marco Iannaccone, esponente di Sui Generis. “Il mandato degli attuali rappresentanti scade a maggio – spiega – Le elezioni sono state un po’ anticipate, vorremmo invece che si seguisse l’iter regolare. Gli attuali consiglieri si sono infatti insediati nel maggio 2003. Inoltre è stato anche diminuito il numero dei rappresentanti in Senato da tre a due, nonostante sia aumentato il numero degli iscritti”. Dunque, dopo l’emanazione dei bandi cosa è accaduto? “Abbiamo chiesto al Rettore una proroga delle cariche attuali – dice- C’è stata prima una consultazione che ha portato a una decisione unanime, poi ci siamo recati a parlare con il Rettore Ferrara il quale si è impegnato a darci una risposta l’8 febbraio, dopo che si sarà riunito il Senato Accademico”. 8 e 10 febbraio: un intervallo di due giorni tra la risposta su un eventuale slittamento delle elezioni e il termine finale per la consegna delle liste dei candidati. Non è troppo breve? “Abbiamo chiesto al Rettore anche una sospensiva del termine – dice Iannaccone- il quale ci ha risposto che ne avrebbe parlato con il Direttore Amministrativo e ci avrebbe fatto sapere al più presto”. La volontà di portare il mandato degli attuali rappresentanti a perfetto compimento non è però l’unica ragione alla base della richiesta di proroga. Si è voluto anche lanciare un preciso segnale politico, come spiega Rosario Visone, leader dell’Unicentro e rappresentante nel Consiglio Universitario Nazionale: “abbiamo espresso 47 rappresentanti tra consiglieri dei Corsi di Laurea e quelli dei Dipartimenti, ma non sono mai stati convocati. E’ un assurdo indire le elezioni in questa situazione. Era doveroso lanciare un messaggio: non ha senso parlare di rappresentanza studentesca se poi i rappresentanti non vengono mai interpellati”. Inutile dirlo, che le elezioni slittino o no, Visone e i suoi non temono nessuno: “sia chiaro che per noi di Facciamo Università si potrebbe andare a votare anche domattina, ci candidiamo ad essere di nuovo prima lista. Siamo sereni perché abbiamo lavorato”. E’ dello stesso avviso Eugenio Tatarelli, presidente del Consiglio degli Studenti di Ateneo, che ribadisce: “l’altra volta siamo stati la prima lista, nell’attuale legislatura abbiamo 5 rappresentanti eletti su 15, poi il CNSU, i Consigli di Corso di Laurea…”. Dunque vi sentite le spalle forti? “Più che sentirci le spalle forti, sappiamo che un lavoro pregresso c’è. L’unico cruccio è che forse ci sentiamo un po’ più stanchi, dato che stiamo uscendo da tornate elettorali continue”. Tatarelli aggiunge anche un altro motivo all’elenco che sorregge la richiesta di proroga: “non bisogna dimenticare che avevamo chiesto una modifica del regolamento di presentazione delle candidature elettorali. Avremmo voluto che si fosse provveduto in merito prima di andare a nuove consultazioni. Al Parthenope non c’è stata alcuna semplificazione della procedura, si devono ancora raccogliere tutte le firme e le fotocopie dei documenti di identità. Un meccanismo vecchio e dispendioso, per presentare le liste dovrebbe essere sufficiente raccogliere le autocertificazioni”. Difficoltà che non sembrano invece spaventare l’UdU, che ha già tutto pronto. Parla Antonio Prisco: “il nostro lavoro è partito un anno fa e abbiamo ottenuto delle belle soddisfazioni. L’ultima è stata la vittoria della battaglia sull’informatizzazione dei piani di studio di Economia, slittata a marzo grazie a un nostro intervento. Se il nuovo programma di prenotazione esami fosse entrato in vigore a febbraio, infatti, si sarebbero dovuti concludere con anticipo gli esami opzionali, mentre con lo slittamento gli studenti avranno più tempo a disposizione per completarli”. Ma non finisce qui. “Voglio precisare anche – prosegue Prisco- che alle elezioni dei rappresentanti nei dipartimenti, l’UdU è riuscita quasi a doppiare le altre liste. In pratica abbiamo ottenuto 5 posti, ma avevamo solo 3 candidati”. Se è già tutto pronto, si possono avere anticipazioni sui nomi in lizza? “Nessun problema. Io sono candidato al CdA, Alberto Corona al Senato Accademico, Lucio Pazzi al Comitato per il potenziamento dell’attività sportiva universitaria, Alfredo Del Vecchio e Andrea Bianco al Consiglio degli studenti, Mariano De Micco al Consiglio di Facoltà di Economia”. Resta solo il pomo della discordia, il CdA dell’Adisu, in cui i rappresentanti degli studenti vengono eletti secondo un regolamento giudicato irrazionale. “L’elezione dei consiglieri Adisu dovrebbe essere diretta – dice Prisco- ma se le cose devono proprio restare così, allora la si dovrebbe rinviare a dopo l’insediamento del nuovo Consiglio. Come ci si può far rappresentare all’Adisu da persone elette da un Consiglio in scadenza di mandato?”. Secondo Visone si può eccome, e le affermazioni dell’UdU in proposito hanno solo il valore di una strumentalizzazione politica. “L’impulso alle elezioni dei consiglieri Adisu lo ha dato l’assessorato e il regolamento è lo stesso secondo cui le elezioni si sono svolte alla Federico II. Perché in quel caso l’UdU non aveva niente da ridire? Il fatto è che da noi al Parthenope loro non hanno consiglieri. Ma il CdA dell’Adisu ha bisogno di persone con una certa esperienza, e gli attuali consiglieri oltre ad essere competenti sono anche anime storiche dell’ateneo”.  
Il Rettore Ferrara e il Direttore Amministrativo De Simone dovranno pronunciarsi sulla richiesta di rinvio degli studenti. Quale l’impatto dell’istanza studentesca sui vertici istituzionali? Ad Ateneapoli sia entrambi hanno dichiarato di tenere nella debita considerazione la richiesta, che in ogni caso dovrà essere portata all’esame del Senato Accademico. Le perplessità in merito però non mancano. Entrambi sostengono di essere orientati ad evitare il prolungarsi di situazioni di prorogatio, essendo piuttosto auspicabile l’immediato rinnovo delle cariche istituzionali. 
Sara Pepe
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